Il 17 settembre 1871 venne inaugurato il Tunnel ferroviario del Frejus. L'idea di realizzare un traforo ferroviario venne lanciata da un doganiere di Bardonecchia già nel 1832. Nel 1840 presentò l’idea al re Carlo Alberto ma probabilmente i tempi non erano maturi per un’opera del genere.
Solo il 31 agosto 1857, il re Vittorio Emanuele II ordinò l'inizio dei lavori di scavo del tunnel con un finanziamento di 42 milioni di lire su progetto degli ingegneri Sommeiller, Grandis e Grattoni.
La cessione della Savoia alla Francia da parte del Piemonte nell’anno successivo mise in forse il proseguimento dell'opera ma fu Cavour a ordinarne la prosecuzione. I francesi accettarono che i lavori venissero continuati dagli Italiani e si impegnarono a contribuire alla spesa: il costo totale fu di circa 70 milioni di lire, di cui 26 milioni versati dai francesi e il resto dall’Italia.
L'opera era tecnicamente molto complessa, ed il lavoro nel cantiere rischioso tanto che alla fine dei lavori si contarono 48 morti fra i circa 4.000 operai che prestarono il loro lavoro: 18 dei caduti però non furono vittime di incidenti ma di una epidemia di colera scoppiata nel 1864. Il numero dei decessi, per quanto significativo, è contenuto se confrontato ad altre imprese simili compiute negli anni successivi.
Oltre a essere il primo tunnel sotto le Alpi, escludendo il buco di Viso, fu anche il primo al mondo dove vennero utilizzati in modo significativo strumenti meccanici di scavo: gli ingegneri Sommeiller, Grandis e Grattoni idearono e brevettarono nel 1854, per quest'opera, la perforatrice automatica pneumatica, funzionante ad aria compressa. La perforatrice in realtà non veniva utilizzata direttamente per lo scavo, bensì per realizzare i fori di mina dove collocare le cariche esplosive.
Lo scavo della galleria venne completato il 25 dicembre 1870 ed il traforo fu inaugurato il 17 settembre 1871.
Lungo poco meno di 13 chilometri, al momento dell'apertura era il più lungo tunnel ferroviario del mondo e rimase tale fino al giugno 1882, quando fu aperto al traffico quello del San Gottardo che arriva a 15 chilometri.
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