lunedì 28 settembre 2015

17° compleanno di Google

Ieri, 27 settembre, Google ha festeggiato con un doodle nella pagina iniziale, il suo 17° compleanno. Google fu fondato nel 1998: la data di fondazione viene festeggiata convenzionalmente il 27 settembre di ogni anno. In realtà non esiste una data precisa del compleanno di Google. I fondatori di Google sono Larry Page e Sergey Brin: studiavano entrambi informatica alla Stanford University quando si conobbero nel 1995.
All’epoca si inventarono BackRub, che può essere considerata una prima rudimentale versione del motore di ricerca usato oggi da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Per circa un anno, BackRub fu usato sui server dell’università, prima che si rendesse necessario un suo trasferimento perché occupava troppe risorse della rete universitaria. L’anno seguente, Page e Brin si inventarono un nome più creativo per il loro motore di ricerca: “Google” è un gioco di parole legato alla parola “googol”, termine matematico usato per indicare il numero con un 1 iniziale seguito da 100 zeri. Con quel nome, Page e Brin speravano di riuscire a comunicare l’intento di Google, appunto, e cioè catalogare una quantità potenzialmente infinita di informazioni su Internet.
La domanda di registrazione della società Google fu presentata in California il 4 settembre 1998. Nel conto in banca della società, Page e Brin depositarono un assegno da 100 mila dollari che avevano ricevuto da un primo finanziatore rimasto affascinato dagli obiettivi di Page e Brin e desideroso di dargli una mano a sviluppare al meglio la loro idea. Alla fine del 1998, Google ottenne una prima rilevante notorietà quando finì nella Top 100 dei siti web e motori di ricerca di PC Magazine. A giugno dell’anno seguente, Google ricevette un incredibile investimento da 25 milioni di dollari.
Oltre ad aver creato uno degli strumenti più semplici ed efficienti per trovare le cose su Internet, in più di 17 anni di esistenza quelli di Google si sono inventati diverse altre cose grandi e piccole, alcune quasi dimenticate, altre diventate pezzi importanti del nostro rapporto quotidiano con Internet: tanto da aver generato un esteso e intenso dibattito sul “monopolio” di Google nei confronti della vita digitale di tutti.
Nel 2004 lanciarono il servizio di posta Gmail, uno dei più diffusi e apprezzati – ancora oggi – tra tutti quelli presenti nella loro offerta: lo resero disponibile il primo di aprile e per alcune ore in molti pensarono che si trattasse di uno scherzo. In quello stesso anno la società si quotò in borsa a Wall Street.
Google Maps, oggi presente anche sui dispositivi mobili di mezzo mondo, fu lanciato nel 2005: Google investe ogni anno enormi quantità di denaro per organizzare e aggiornare le mappe con immagini satellitari e sempre più definite, a livello stradale. Google nel 2006 ha acquisito YouTube diventando negli anni il principale sistema per vedere e condividere video online: si stima ne siano caricate 60 nuove ore ogni minuto. Nel 2007 è stato il turno del sistema operativo Android per dispositivi mobili, ora il più diffuso grazie alle sue numerose versioni adatte per smartphone e tablet anche molto diversi tra loro.

Google nel 2008 ha lanciato Chrome, il suo browser che ha avuto molto successo e dal quale più di uno su tre, tra di voi, sta ora leggendo questo articolo. Infine, nel 2011 Google ha lanciato il suo social network Google+ per dare a ogni suo iscritto la possibilità di organizzare meglio i vari servizi offerti e per condividerne i loro contenuti. Google+ fatica ancora oggi ad affermarsi a causa della concorrenza molto forte di Facebook ma Google sta continuando a investire nel servizio per migliorarlo.

martedì 8 settembre 2015

I Carboidraiti

I carboidrati, chiamati anche glucidi (dal greco glucos, dolce), glicidi o zuccheri, hanno numerose funzioni tra cui fornire al corpo energia di pronto utilizzo. Sono, inoltre, una preziosa riserva energetica che viene immagazzinata nei muscoli e nel fegato. I glicidi hanno anche funzione strutturale, in quanto costituenti della struttura delle cellule, e sono indispensabili per le funzioni energetiche dei globuli rossi e per il tessuto nervoso.
Il loro componente principale è il glucosio, sintetizzato dall'organismo partendo dai carboidrati assunti con la dieta.
I carboidrati, in base alla loro struttura molecolare e alla loro velocità di assorbimento da parte dell'organismo, vengono suddivisi in zuccheri "semplici" e "complessi".
Gli zuccheri semplici vengono assorbiti velocemente dall'intestino senza necessità di lunghe digestioni e bruciati per fornire energia immediata. A loro volta si suddividono in monosaccaridi, costituiti da un'unica molecola, e in disaccaridi, composti da due molecole.
Fra i monosaccaridi troviamo il GLUCOSIO, il FRUTTOSIO (frutta), il GALATTOSIO (latte).
Fra i disaccaridi il SACCAROSIO (glucosio + fruttosio), lo troviamo nei dolci e nelle bibite
LATTOSIO (glucosio + galattosio), nel latte
MALTOSIO (glucosio + glucosio), nei cereali, birra, gelatine di frutta
Più molecole di zucchero formano i polisaccaridi, caratteristici degli zuccheri complessi, i quali hanno tempi di assorbimento più lunghi. Tra i polisaccaridi c'è anche l'amido, una molecola che prevede una lenta digestione prima di essere trasformata in glucosio. È presente soprattutto nei cereali, nei legumi secchi e nei tuberi.
Il nostro corpo è in grado di immagazzinare nei muscoli e nel fegato i carboidrati sotto forma di glicogeno, in modo da renderli, disponibili quando più necessari. Le riserve sono però limitate; infatti i 250-400 g di glicogeno immagazzinati vengono esauriti in 30-90 minuti di esercizio fisico intenso.
L'IG (indice glicemico) è la misura della velocità con la quale un alimento provoca l'aumento del glucosio nel sangue. Quando un alimento ha un IG basso, il livello di glucosio è più prolungato e costante nel tempo, mentre alimenti con un IG alto forniscono una disponibilità energetica più rapida ma meno persistente.
I carboidrati in natura si trovano soprattutto negli alimenti di origine vegetale.
Gli zuccheri semplici li troviamo prevalentemente nella frutta, nei dolci, nelle bibite, mentre quelli complessi nella pasta, nel riso, nelle patate, nel pane, nei cracker, nei grissini e in generale nei prodotti da forno.
Il nostro organismo dovrebbe assumere tutti i tipi di carboidrati, siano essi zuccheri semplici (in quantità minore) che complessi, così da avere un costante rifornimento di energia in base alle diverse necessità fisiche.