mercoledì 30 marzo 2022

Smart city: cos’è?

Il termine Smart City è ormai diventato di moda e si riferisce alla città del futuro, in cui, grazie all’utilizzo dell’innovazione tecnologica, è possibile ottimizzare e migliorare le infrastrutture e i servizi ai cittadini rendendoli più efficienti.

Coinvolge trasporti pubblici e mobilità, gestione e distribuzione dell’energia, illuminazione pubblica, sicurezza urbana,  gestione e monitoraggio ambientale,  gestione dei rifiuti, manutenzione degli edifici pubblici come scuole, ospedali, musei ecc.

Ma il significato di smart è più ampio, fa riferimento sì a una città intelligente, ma soprattutto a una città sostenibile, efficiente e innovativa, una città in grado di garantire un’elevata qualità di vita ai suoi cittadini grazie all’utilizzo di soluzioni e sistemi tecnologici.

Oggi il 75% della popolazione europea vive nelle città. Un dato destinato a crescere anche a livello mondiale. Stando ai rapporti delle Nazioni Unite, entro il 2050 il 70% della popolazione globale vivrà in città. Pur occupando uno spazio al 2-3% del totale terre emerse, per via di questa concentrazione di persone e attività, le città sono responsabili del 70% delle emissioni di anidride carbonica e sostanze inquinanti nonché di un’importante consumo energetico e hanno quindi un forte impatto sui cambiamenti climatici. La città del futuro invece deve avere un basso impatto ambientale ed una elevato benessere per i cittadini.

Nella smart city i cittadini partecipano allo sviluppo della città e alle decisioni dell’amministrazione locale: la rete ha un ruolo fondamentale per permettere la segnalazione di un problema o una richiesta. I cittadini sono una risorsa attiva per far funzionare la città, anche nell’ottica della sicurezza. Inoltre l’utilizzo di tecnologie di videosorveglianza e altre tecnologie innovative permette un maggiore controllo delle diverse aree urbane e una diminuzione della criminalità.

 Una città intelligente deve anche puntare sull’uso delle energie rinnovabili e su sistemi intelligenti di gestione dei rifiuti in un’ottica di economia circolare. Importante anche il ruolo delle aree verdi e dei parchi, perché anche il capitale ambientale va ottimizzato e reso efficiente.

Perché una città sia efficiente, più vivibile e intelligente, bisogna andare verso soluzioni che snelliscano il traffico e riducano l’inquinamento.

giovedì 17 marzo 2022

Greenpeace, Legambiente e WWF: 10 proposte al Governo su rinnovabili ed efficienza per eliminare la dipendenza dal gas

L’esplosione della drammatica guerra in Ucraina e la preoccupazione di molte persone per l’aumento delle bollette impone di accelerare la transizione energetica del nostro Paese dai combustibili fossili alle energie rinnovabili  come unica soluzione per uscire dalla dipendenza dal gas, a partire da quello della Russia. Per questo Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia avanzano 10 proposte al governo per affrontare in modo la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento del gas.

Si tratta di interventi da mettere in campo nei prossimi mesi e che permetterebbero di dimezzare il consumo di gas entro fine 2026, sviluppando l’eolico offshore e a terra, il fotovoltaico sui tetti, anche nei centri storici, e sulle aree compromesse (discariche, cave, etc), il moderno agrovoltaico che garantisce l’integrazione delle produzioni agricole con quella energetica, la produzione del biometano, gli accumuli, i pompaggi e l’ammodernamento delle reti.

Negli ultimi mesi il tema energia è molto dibattuto, con varie cause, ultima fra le quali la guerra in Ucraina. Le tre associazioni ritengono che le proposte avanzate dal governo non siano abbastanza audaci, per far transitare il Paese definitivamente verso le energie pulite: si parla infatti di costruire nuovi rigassificatori, di aumentare gli acquisti di gas da altri fornitori in alternativa al gas russo, di valutare con attenzione i più recenti sviluppi e studi sull’energia nucleare.

Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia ritengono che la soluzione sia la riduzione dei consumi di gas, con un forte sviluppo delle fonti rinnovabili, concrete politiche di risparmio energetico ed efficienza energetica in edilizia.

Ecco le principali proposte per liberare l’Italia dalla dipendenza dal gas:

  • Aggiornare il piano per l’energia e per il clima l’obiettivo della produzione del 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2035
  • Sbloccare le richieste di nuovi impianti di produzione da  fonti rinnovabili in attesa di autorizzazione
  • Sviluppare la produzione di biometano
  • Facilitare l’autorizzazione per il fotovoltaico sui tetti dei centri storici
  • Abbandonare progressivamente le caldaie a gas

mercoledì 9 marzo 2022

Computer, tablet e smartphone, effetti sugli occhi

La massiccia diffusione di smartphone e computer che ha caratterizzato gli ultimi anni ha generato tutta una seria di nuove problematiche visive legate alluso ed all’abuso di schermi luminosi.

Alle otto ore che molti passano davanti al PC al lavoro, se ne aggiungono almeno altre due o tre trascorse a guardare il cellulare per vedere gli ultimi aggiornamenti sui social degli amici, un video di YouTube e così via.

Tutto questo può portare alla “sindrome da visione al computer”: bruciore agli occhi, affaticamento della vista, mal di testa e dolori al collo dovuti alla posizione della testa per fissare il monitor. Oltretutto gli schermi di smartphone e tablet ad alta definizione, disponibili solo da qualche anno, invitano ad una visione ancora più ravvicinata, con la conseguenza potenziale di acuire il problema visivo.

La luce non ci aiuta solo a vedere, ma è anche un importante mezzo per regolare i ritmi biologici e influisce sul nostro benessere generale. Il sentirci o meno svegli, concentrati e produttivi e l’essere pieni di energia e in salute, dipende anche dalla luce. La luce ultravioletta ad esempio influisce sulla produzione di vitamine. L’esposizione alla luce intensa, e in particolare alla porzione di luce blu, influisce sul nostro equilibrio ormonale. In condizioni di forte illuminazione esterna, il corpo secerne serotonina – nota anche per essere uno degli “ormoni della felicità” – e cortisolo, un ormone dello stress. Entrambi ci fanno sentire svegli e attivi. La melatonina invece è considerata l’ormone del sonno e ci fa sentire stanchi e dormire profondamente quando è buio.

Recentemente è stato evidenziato che buona parte dei problemi a carico degli schermi digitali di computer e smartphone è dovuto alla luce blu che essi emettono. In pratica la luce blu porta a un più rapido invecchiamento della vista, e il suo eccesso può provocare disturbi del sonno e della concentrazione. La luce blu è fondamentale per facilitare il risveglio del nostro corpo la mattina ma causa difficoltà nel 

La luce blu è quindi anche in grado di influenzare i neurotrasmettitori di quello che viene chiamato il tratto retino ipotalamico responsabile della regolazione del nostro ritmo circadiano, che controlla tutti i nostri processi biologici – sonno-veglia, secrezione ormonale e così via – generando un’alterazione sia fisica che comportamentale.

Il nostro sistema visivo è stato concepito e si è evoluto nei millenni, ma è ancora quello che privilegia la visione da lontano: se abbiamo sempre uno schermo fisso davanti a noi ciò genera stanchezza.

Quando poi si osserva a lungo uno schermo si chiudono gli occhi con minore frequenza. In condizioni normali apriamo e chiudiamo gli occhi tra le 17 e le 20 volte al minuto, mentre quando lavoriamo al computer passiamo a 5-8 volte: una minore frequenza nella chiusura delle palpebre contribuisce al senso di secchezza e affaticamento.

Pc, tablet e smartphone possiedono ormai tutti il filtro luce blu. Su Windows si chiama luce notturna: occorre entrare nelle impostazioni di Windows, nella scheda Sistema e poi in Schermo. Cliccando su impostazione luce notturna è possibile attivarla ma soprattutto programmarla con l’orario voluto.

Ma ricordatevi che esistono anche buoni libri e giochi in scatola per passare le serate.