I minori sono i protagonisti dimenticati del grande esodo che corre lungo le rotte insidiose del Mediterraneo. L'allarme è dell'organizzazione umanitaria Save the Children : la pressione di guerre e rivolte spinge alla traversata intere famiglie.
La maggioranza fugge dalla Libia, dal Mali, dal Ghana e dalla Costa d'Avorio. E un migrante su dieci non ce la fa: nel 2011 saranno quasi duemila le persone inghiottite dalle onde, mentre tentavano di raggiungere Lampedusa. Stragi senza precedenti, così frequenti che rischiano di diventare una cronaca consueta e quindi di non commuovere più.
L'amara osservazione è di Claudio Magris, uno dei nostri scrittori più sensibili e acuti. L'assuefazione alle sciagure dei profughi rischia di accrescere la distanza tra chi soffre e noi. «Forse - dice lo scrittore triestino - una delle più grandi miserie della condizione umana consiste nel fatto che perfino il cumulo di dolori e disgrazie, oltre una certa soglia, non sconvolge più».
Gli ha subito risposto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «Caro Magris, lei ha dolorosamente ragione. Ma se è istintiva l'assuefazione, è fatale che essa induca all'indifferenza?». Il capo dello Stato richiama tutti al dovere delle nazioni civili: «Occorre reagire con forza, moralmente e politicamente, per prevenire i viaggi della morte e aprirsi - regolandola - all'accoglienza».
Grazie Presidente.
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