sabato 19 settembre 2020

Cos'è Studiare?


Cos'è “studiare”? Come si fa? Studiare significa leggere un certo contenuto, rileggerlo, chiudere il libro ed essere capaci di ripeterlo. A memoria? No, rielaborandolo con parole proprie. Lo studio è la capacità, che tutti possiedono, di mettere in ordine informazioni, ed essere in grado, successivamente, di esporre, di rispondere a domande specifiche, anche saltellando da un tema all'altro.
Ma se non si può imparare a memoria, come si può studiare per bene e per davvero? Veramente alcuni segreti ci sono. Appassionarsi alla materia: se studio qualcosa che mi interessa faccio molto prima, se niente mi interessa allora è una gran noia. Essere curiosi e fare domande all’insegnante è una buona strada per capire e andare a fondo.
Come ci si appropria di un vocabolario? Negli anni, con lo studio, la lettura, anche di libri divertenti, mica solo di scuola, e, ancora una volta, con la curiosità, la voglia di capire.
Un secondo segreto è senz’altro saper selezionare le informazioni davvero importanti: in questo i libri ci aiutano perché sono evidenziate, in grassetto, in colore. Infine è importante avere un buon vocabolario (non il libro di carta ma la quantità di parole che conosco): come posso esprimere ciò che ho studiato se non ho le parole giuste per esprimermi?.
Buon anno scolastico.


mercoledì 16 settembre 2020

Una foresta urbana nel cuore della città


La nuova torre di Brisbane (Australia) si sviluppa su 30 piani e comprende 382 appartamenti, un tetto giardino, servizi residenziali e un parco pubblico aperto al piano terra. L'edificio prende ispirazione dall'ultima tendenza dell'architettura dei giardini verticali e ricrea un ambiente naturale anche a livello del suolo dove sono state inserite delle colonne di forma organica che popolano il parco come tronchi d'albero.

Con oltre 1000 alberi e più di 20.000 piante selezionate tra 259 specie autoctone, la torre di Koichi Takada Architects mira a diventare l'edificio più verde del mondo e ad avere parte attiva nel luogo in cui sorge, aumentando la biodiversità e riducendo l'impronta ecologica della città.

L'edificio sfrutta la luce e la ventilazione naturale, le facciate sono schermate dalla vegetazione, isolano l'edificio fisicamente e visivamente dal sole, dal vento e dalla pioggia, e forniscono anche un isolamento termico e solare naturale. L'uso di pannelli solari, il riciclo dell'acqua piovana e l'utilizzo di materiali naturali ed organici rendono la torre autosufficiente e sostenibile, a bassa manutenzione per il futuro.

venerdì 11 settembre 2020

Ferrari vs Lamborghini


Un aneddoto racconta che Ferruccio Lamborghini decise di aprire la sua casa automobilistica in seguito a un diverbio con Enzo Ferrari. Del resto, i due sono noti per avere avuto, in vita, un carattere piuttosto forte.

Finché Ferruccio Lamborghini è imprenditore nel settore dei trattori, per lui le auto sportive non sono che una passione. Per esempio, possiede ben due Ferrari, ma con il marchio del Cavallino non si trova come vorrebbe. Così, nel 1962, si reca a Maranello per parlare direttamente con Enzo Ferrari. Il problema che Lamborghini fa notare al Drake è la frizione: secondo lui è troppo piccola per le supercar della casa di Maranello e gli suggerisce di studiare una soluzione. Ferrari, però, si infiamma subito. "Il problema non è la frizione - risponde – il problema è Lei che non sa guidare le Ferrari e rompe la frizione."

La risposta di Ferruccio arriva altrettanto veloce e schietta. E suona come una sfida. "Caro Ingegnere, non comprerò più le sue macchine. Da ora in poi le auto me le faccio io, così sono sicuro che andranno come piace a me." Detto fatto: un anno dopo Ferruccio fonda a Sant'Agata Bolognese la casa automobilistica Lamborghini. Lo scopo, mai nascosto, sarà proprio quello di costruire l' "auto perfetta".

lunedì 7 settembre 2020

A Milano l'insalata cresce in laboratorio


È in atto una rivoluzione alimentare. Riguarda i sistemi di coltivazione, complici l’innovazione tecnologica e un approccio progettuale che si confronta con il cambiamento climatico, la diminuzione delle risorse e la crescita vertiginosa della popolazione mondiale.

Sembra futuro, invece è già qui, alle porte di Milano, dove entro l'anno aprirà la fattoria verticale più grande d’Europa: Planet Farms. Parliamo, in particolare, di colture idroponiche – dette anche “fuori suolo” e con ridotto apporto d’acqua.

Ambienti di coltivazione simili a laboratori hi-tech, incontaminati – a cui si accede in camice e occhiali – e controllati, dove le condizioni ottimali per la crescita sono costanti, mentre tutto il processo è tracciato. Una produzione che accorcia le distanze con il tessuto urbano e vede serre verticali realizzate in ex edifici industriali e spazi architettonici dismessi.

Primi sono stati gli americani di Gotham Greens che, partiti con l’attività nel 2011, contano oggi nove serre urbane negli States, mentre a Shangai si pensa di dare vita ad un vero e proprio distretto di vertical farming dedicato ad innovazione ed attività educative.

L’eccellenza italiana nel settore non ha tardato a manifestarsi. Alle porte di Milano, a Cavenago, entro l’anno aprirà i battenti Planet Farms che con i 9.000 mq batterà il primato europeo del settore. È un progetto pilota per una rete di produzione da sviluppare in seguito tra Inghilterra, Svizzera e il resto d’Italia.

venerdì 4 settembre 2020

La Guerra dei Microchip


Sono piccoli, invisibili ai più, eppure senza di loro il nostro mondo interconnesso non potrebbe funzionare. Si tratta dei “chip”, mattoni fondamentali dei nostri dispositivi, che grazie a materiali semiconduttori permettono processare e elaborare segnali elettrici. Ora questi piccoli ma essenziali componenti sono al centro dell’ultima battaglia della guerra fredda tecnologica tra Cina e USA che sta già creando non pochi problemi per l’Europa.

Il presidente americano Donald Trump ha infatti deciso di bloccare le forniture di chip con tecnologia americana alla cinese Huawei. Siccome al momento qualsiasi chip di fascia alta nel mondo richiede almeno un po’ di tecnologia statunitense, Huawei potrebbe essere in difficoltà con le forniture già a inizio 2021. La mossa fa parte della strategia americana per impedire alla cinese Huawei di avere il predominio nello sviluppo del 5G.

L’Unione europea aveva accettato a gennaio di ridurre la sua dipendenza dalle apparecchiature cinesi per le future reti 5G, ma le capitali nazionali hanno interpretato in modo diverso l’urgenza. Polonia e Repubblica Ceca, stanno seguendo gli USA per impedire l’accesso di Huawei al loro mercato. Altri Paesi come Francia, Germania e Italia stanno ancora cercando un compromesso.

mercoledì 2 settembre 2020

Passaggio a Nord-Est


A causa del riscaldamento globale il passaggio a Nord-est che collega lungo il Polo Nord l'Oceano Pacifico con l'Atlantico è ormai diventato una rotta commerciale vantaggiosa. Dalla Cina al maggiore porto europeo di Rotterdam (passando a sud attraverso il Canale di Suez) occorrono 48 giorni di navigazione, in estate con il passaggio a nord-est libero solo 35 giorni, un risparmio del 30% (da 20 mila a 15 mila km). Un bel vantaggio ma che rivela il precario stato di salute del nostro pianeta. Tra il 2030 e il 2050, secondo gli esperti il passaggio, potrebbe essere libero tutto l'anno.

Il primo tentativo su questa rotta risale al XV secolo, ma fu l'esploratore svedese A. E. Nordenskiold a raggiungere il Pacifico nel luglio del 1789. Era partito nel luglio del 1788, ma restò bloccato dai ghiacci nello stretto di Bering per 10 mesi. Dai primi del 900 ci furono altri numerosi tentativi, finché nel 1932 il rompighiaccio Sibirjakov riuscì a percorrerla. L’apertura del passaggio alla navigazione internazionale è datata però 1967, grazie alla realizzazione di navi-rompighiaccio a propulsione nucleare. Oggi il periodo estivo in cui il passaggio è libero si allunga sempre di più.

La rotta Nord Ovest, quella che a Nord del Canada fa comunicare l’Oceano Atlantico con la zona dell’Oceano Artico adiacente allo Stretto di Bering, fu invece attraversata completamente per la prima volta in due anni tra il 1903 e il 1905, mentre fu una nave canadese a compiere la prima traversata in meno di quattro mesi nel 1944. Finalmente, nel 1969, la petroliera rompighiaccio statunitense Manhattan seguì la rotta del passaggio di Nord-Ovest aprendo una via commerciale per il trasporto del petrolio dell’Alaska fino alla costa atlantica degli USA e all'Europa occidentale.