giovedì 23 giugno 2016

Fibra ottica comunale

Sembra una rivoluzione, soprattutto se si considera la condizione di alcuni paesi come l'Italia. Da noi bisogna affidarsi alla buona volontà delle società di telecomunicazioni e nella migliore delle ipotesi dello Stato, ad Ammon ci ha pensato il consiglio comunale.
Bisogna precisare che negli Stati Uniti e in molti altri paesi la diffusa presenza della TV via cavo agevola la posa delle reti in fibra. Non c'è bisogno di grandissimi investimenti, spaccare strade o domandare decine di permessi. Basta impiegare i cavidotti esistenti. 
Ad Ammon è stata realizzata una rete di 30 km di fibra che collega le strutture pubbliche più importanti e copre l'area cittadina che è di circa 7,6 km quadrati. Insomma, la città è piccolina e non supera le 14mila unità.
Prima di procedere gli amministratori si sono assicurati di poter contare sul sostegno di almeno il 50% della popolazione; con una soglia inferiore il piano finanziario sarebbe stato insostenibile. Fortunatamente in alcune aree hanno rilevato una potenzialità del 70%.
La prospettiva è che i cittadini interessati paghino una tassa di circa 10/15 dollari al mese per ripagare la rete e l'abbonamento degli operatori che saranno di 15 dollari al mese per una 20 Mbps e 25/30 dollari al mese per una 100 Mbps. Complessivamente si parla di una cifra compresa tra 41 dollari (36 euro) e 61 dollari (54 euro) al mese, che considerata l'efficienza e la qualità del servizio è più economica rispetto agli standard di mercato.
Il valore aggiunto ulteriore è che dal portale del comune nel caso si voglia cambiare operatore si può procedere con un click ed effettuare la transizione immediatamente. Sul sito sono presenti tutte le offerte disponibili.

martedì 21 giugno 2016

Solar Impulse 2, l'aereo a energia solare atterrato in California

La traversata del Pacifico è riuscita. La nuova tappa dell'aereo a energia solare Solar impulse 2, che ha realizzato l'impresa dopo tre giorni di volo, è in California. Partito il 21 aprile dall'arcipelago americano delle Hawaii, dove aveva dovuto fare un lungo scalo tecnico per la riparazione delle batterie, il Solar ha finalmente sorvolato l'oceano, parte molto delicata e rischiosa del viaggio vista l'assenza di luoghi dove atterrare in caso di emergenza.
Bertrand Piccard, uno dei due piloti svizzeri che con André Borschberg sta portando avanti l'impresa, è atterrato a Mountain View a sud di San Francisco, dopo un volo di 62 ore non-stop senza carburante. Il velivolo monoposto è partito il 9 marzo del 2015 da Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) e dopo tappe in Oman, Birmania, Cina e Giappone è arrivato nelle Hawaii il 3 luglio dell'anno scorso. Lì è stato costretto a una lunga sosta per gravi danni alle batterie solari. L'aereo, che di giorno sfrutta l'energia solare per ''ricaricarsi'', di notte scende a quote più basse per sfruttare l'elettricità accumulata. La traversata del Pacifico era la parte più rischiosa del giro del mondo.
Il Solar Impulse 2, aereo più grande e leggero del mondo, è costruito in fibra di carbonio, ha un’apertura alare di 72 metri (molto più ampia di quella del Boeing 747) e pesa 2300 kg. Frutto di un progetto dell'Università di Losanna (Svizzera) costato cento milioni di euro, il velivolo - che ha una velocità di crociera di 90-100 km/h - è dotato di quattro motori elettrici con potenza media di otto cavalli, alimentati da 17mila celle fotovoltaiche in silicio.
Il Solar, proseguendo il suo viaggio attorno al mondo, farà una sosta a New York prima di tentare il volo transatlantico verso l'Europa, per tornare infine negli Emirati Arabi. Una sfida che proietta verso l'uso delle energie rinnovabili su scala mondiale, a cominciare dal trasporto aereo.

lunedì 13 giugno 2016

Sandford Fleming, l'inventore del fuso orario

Nel 1876 l'ingegnere Sandford Fleming, canadese ma nato in Scozia, era in viaggio in Irlanda. In tasca aveva il suo biglietto, che recava ovviamente l'orario in cui il treno sarebbe dovuto passare; per un errore, però, il biglietto era stato stampato con la scritta "p.m" anziché "a.m. ". Fleming aspettò invano il treno, ma mentre era fermo in stazione cominciò a ragionare sulla necessità di sincronizzare l'ora in tutto il mondo. All'epoca, infatti, non era possibile sapere che ora fosse in quel preciso momento in un'altra parte del mondo.
La nascita dei trasporti ferroviari (Fleming era l'ingegnere capo delle ferrovie canadesi) e delle prime telecomunicazioni rendeva però importante avere un metodo per sapere l'ora delle diverse città, soprattutto quelle più lontane. Nella pace della stazione vuota cominciò a pensare al fuso orario: se la Terra compie un giro intorno a se stessa in 24 ore, pensò Fleming, si può immaginare l'intero pianeta come un orologio e dividerla in 24 spicchi, considerando come "zero" l'antimeridiano di Greenwich e scomponendo il resto del globo in zone non dipendenti dai meridiani.
Tornato in Canada, 18 febbraio 1879 presentò la sua idea al Royal Canadian Institute, da lui fondato esattamente trent'anni prima e nel tempo diventato una voce potente nel campo della ricerca scientifica; fu la cassa di risonanza ideale per dare credito alla sua trovata.
Fleming lavorò al progetto per altri cinque anni, promuovendo il sistema di fusi orari nelle principali sedi del dibattito scientifico mondiale, e finalmente nel 1884 riuscì nel suo intento. Quello stesso anno si tenne a Washington l'International Prime Meridian Conference, al termine della quale venne finalmente approvato l'Universal Standard Time da lui inventato, anche se con fusi orari diversi da quelli che aveva proposto.
Ci volle un po' di tempo perché il sistema venisse accettato, ma a partire dal 1930 praticamente tutti gli Stati si adeguarono al fuso orario di Fleming; oggi non possiamo nemmeno immaginare come sarebbe il mondo senza la divisione in zone e orari. Fleming fu riconosciuto universalmente come un grande uomo, e non solo di scienza; nel 1897 fu nominato cavaliere dalla regina Vittoria, mentre nel 1901 venne inaugurata la Fleming Hall alla Queen's University di Kingston, nell'Ontario, dove fu rettore dal 1880 fino alla morte.