mercoledì 26 gennaio 2022

Che cos'è il Metaverso?

Il metaverso è la prossima grande scommessa a cavallo tra tecnologia e social media. L’idea di costruire un nuovo mondo virtuale come diretta evoluzione di Internet è un occasione per tantissime aziende che stanno già pensando ai soldi (anche quelli virtuali) che riscuoteranno dagli utenti per vendere loro l’accesso a un nuovo universo fatto di esperienze, film, concerti, incontri, giochi e tutto ciò che riesci ad immaginare in forma digitale. È la vita di ogni giorno in virtuale: riunioni, incontri, pranzi, sport, film, videogiochi e acquisti saranno convertiti per essere disponibili nel nuovo ambiente 3D in via di costruzione. 

Serviranno anni per poter vedere il metaverso in azione alla massima potenza. Eppure, c’è chi ci crede a tal punto da dedicargli il nome dell’azienda, come ha fatto l’ex gruppo Facebook, ora Meta, che ha presentato di recente la propria ipotesi di mondo virtuale esteso, spiegando agli utenti come sarà possibile invitare amici a casa, giocare, fare surf, incontrare i colleghi o partecipare ad un concerto senza spostarsi dal salotto di casa.

Lo scrittore Neal Stephenson nel 1992 ha creato questa parola e da allora sono stati soprattutto i film di fantascienza a mettere in scena il metaverso. Tu indossi un visore o un paio di occhiali e ti ritrovi immerso in una gigantesca città virtuale in cui puoi decidere cosa fare: seguire una riunione con i colleghi dell’ufficio, fare shopping come se fossi al supermercato, provarti capi di abbigliamento, giocare, disegnare, invitare amici nella tua casa «digitale» e così via. 

Oltre ai pericoli sociali derivanti dal rinchiudersi in un ambiente virtuale, il metaverso dovrà superare alcuni ostacoli: chi gestirà il metaverso?  Un’organizzazione come sta succedendo adesso con Internet? Basterà un solo metaverso o ne vedremo a decine? Se le aziende si metteranno d’accordo, costruire un solo mondo virtuale sarebbe sicuramente meglio. E poi occorrerà pensare alla sicurezza degli utenti, alla gestione della privacy.


lunedì 17 gennaio 2022

La quarta rivoluzione industriale

Fino ad oggi le rivoluzioni industriali del mondo occidentale sono state tre.

  1. La prima rivoluzione Industriale è stata quella che nella seconda metà del ‘700 ha meccanizzato la produzione industriale grazie alla nascita della macchina a vapore e alla conseguente urbanizzazione delle persone.
  2. La seconda rivoluzione industriale parte dal 1870 con l'introduzione dell'elettricità, dei prodotti chimici, con l'avvento del motore a scoppio e il conseguente aumento dell’utilizzo del petrolio come nuova fonte energetica.
  3. La terza rivoluzione industriale infine ha preso piede nel 1970 con la nascita dell’informatica che ci ha portati nell'era digitale, aumentando l'automazione industriale, la robotizzazione.
  4. La data d’inizio della quarta rivoluzione industriale non è ancora stata stabilita,  ma è in corso, ci siamo dentro. La definizione è stata usata per la rima volta nel 2016 in un libro. E' l'era di internet e dei cloud, grandi quantità di dati memorizzati on line (Google Drive per esempio). E' l'era dell'intelligenza artificiale (IA), della stampa 3D, dell'ingegneria genetica, della realtà virtuale, dei computer quantistici e altre tecnologie per esempio i GPS (Google Maps) che suggeriscono il percorso più veloce per raggiungere una destinazione, gli assistenti vocali (Alexa di Amazon, Siri di Apple, Google Assistent), internet che invade le "cose" , orologi, TV, elettrodomestici, abitazioni, ecc.

Ancora una volta cambierà il mondo del lavoro, si apriranno nuove professioni nel digitale, e altre scompariranno. Si allargherà il divario tra chi ha competenze avanzate e chi no. Prepariamoci.

giovedì 13 gennaio 2022

Quanti tipi di auto elettriche esistono?

Spesso si tende a confondere auto elettriche con le auto elettrificate, cioè le ibride.Queste ultime sono auto che utilizzano l'energia elettrica solo parzialmente, in quanto hanno sia un motore elettrico che uno a combustione. Facciamo, quindi, un po’ di chiarezza sui vari modelli disponibili.

1. BEV - Battery Electric Vehicle

Eccola qui, l’unica vera vettura 100% elettrica. I veicoli BEV sono le auto elettriche pure, cioè quelle che montano esclusivamente un motore elettrico alimentato a batterie.La propulsione elettrica rappresenta il futuro della mobilità. Si stima che entro il 2032 la metà dei modelli venduti al mondo sfrutterà la corrente come carburante.

2. PHEV - Plug-in Hybrid Electric Vehicle

I Plug-In Hybrid Electric Vehicle o PHEV sono veicoli ibridi “alla spina”, dove il motore elettrico si ricarica anche con la presa di corrente e l'autonomia sale fino a circa 50 chilometri. In questo caso l'elettrificazione è decisamente maggiore rispetto alle precedenti tecnologie, come sono maggiori i costi di acquisto. E' il veicolo che più si avvicina alle elettriche pure, con autonomia ridotta ma senza il pricolo di rimanere a batterie scariche e non poter tornare a casa.

3. HEV - Hybrid Electric Vehicle

I modelli HEV sono quelli conosciuti maggiormente come “gli ibridi”: Hybrid Electric Vehicle. In questi casi il motore elettrico funziona insieme a quello a combustione interna, ma il conducente può scegliere di viaggiare in puro elettrico anche se per un chilometraggio limitato perchè la batteria è limitata. Le batterie dei modelli ibridi si ricarica con il recupero dell'energia della frenata e grazie alla presenza del motore termico: non è quindi necessario collegarli a una presa di corrente per la ricarica. 

4. MHEV - Mild Hybrid Electric Vehicle

I Mild Hybrid Electric Vehicle sono ibridi leggeri, la tecnologia MHEV è un sistema ibrido di dimensioni ridotte, complessità minore e costo inferiore rispetto ai tradizionali sistemi ibridi, motivo per cui contribuisce in modo importante alla domanda di ibridi sul mercato. Capace di recuperare energia durante le fasi di frenata, il sistema MHEV non è in grado di viagghiare in puro elettrico ma fornisce energia durante la ripartenza del veicolo, andando così a ridurre consumi ed emissioni inquinanti.