sabato 26 giugno 2021

Hikikomori, chi sono?

Ma chi sono? Si tratta soprattutto di giovani uomini, di età compresa tra i 14 e i 30 anni. Gli hikikomori si isolano per i motivi più disparati: perché si sentono in conflitto con la società, per paura del giudizio altrui, per superiorità. ”‘Stanarli’ non è facile e ancora più difficile è farlo in periodo di pandemia. Il rischio è che il fenomeno ne esca camuffato e che questa emergenza passi inosservata.

Qual è stato l’impatto della pandemia su chi aveva scelto già da tempo l’isolamento volontario? C’è l’hikikomori che, prima del lockdown, stava cercando di uscirne ma con la pandemia, tutti a casa, la guarigione, è stata rinviata. 

Chi stava cercando di resistere alla tentazione di isolarsi che col lockdown potrebbe aver assaporato i ‘piaceri’ dell’isolamento e quindi potrebbe essersi convinto ancora di più della sua scelta. C’è poi chi non aveva alcuna intenzione di uscirne: in questo caso i genitori potrebbero aver sottovalutato il problema, distratti dal fatto che ‘siamo tutti in casa, è normale’.

Per capire meglio il fenomeno è necessario ricordare che non è vero che la pandemia ci ha resi tutti hikikomori solo perché siamo stati costretti a rimanere in casa per periodi più o meno lunghi di tempo: c’è molta differenza, infatti, tra un isolamento volontario e uno forzato. L’hikikomori vive spesso il proprio ritiro come una scelta, nel caso della pandemia invece è stato un obbligo imposto.

L’hikikomori prova una solitudine non fisica ma psicologica: una condizione dell’individuo che consiste nel non sentirsi riconosciuto dagli altri, apprezzato e benvoluto nella propria versione autentica, senza maschere o comportamenti dissimulati.

mercoledì 23 giugno 2021

La guerra dei microchip

La ripresa della manifattura europea si scontra, dopo la crisi Covid, con un’altra minaccia: la guerra dei microprocessori, la battaglia fra Cina e Occidente nell’acquisto di quelli che sono il vero cuore della produzione industriale. Non c’è automobile, persino lavatrice, che non ne sia dotato, per non parlare di pc, smartphone e tablet.

Vengono per la stragrande maggioranza prodotti in Oriente, ma utilizzati in prodotti industriali di tutto il mondo. E se non ci sono le fabbriche si fermano. E' proprio vero che un battito d'ali, in questo caso in Oriente, si trasforma in un uragano in tutto il mondo. E' la globalizzazione.

Con il covid la produzione dei chip ha rallentato ma la vendita di prodotti che li contengono no, anzi con didattica a distanza e smartworking alcuni prodotti come i pc e tablet hanno avuto una impennata nelle vendite: le scorte sono state esaurite e adesso non ce ne sono per tutti.

I prezzi salgono, e i grandi produttori di elettronica fanno incetta di componenti. I pregiati “wafer“ (così si chiamano) di silicio, sono per il 70% del mercato nelle mani di due aziende, la coreana Samsung e la taiwanese Tsmc. I microchip o restano in Corea o prendono la via della Cina. In Europa e USA mancano proprio, o sono insufficienti.

Gli esperti dicono che la crisi continuerà ancora fino ai primi mesi del 2022. Gli Usa, ad esempio, hanno proposto di investire 39 miliardi di dollari in cinque anni per sostenere le aziende di microchip nel paese e altre industrie che investono in suolo statunitense. L’Ue invece vorrebbe stanziare 117 miliardi di dollari nell’arco di due o tre anni per la transizione digitale europea, che includerà anche la produzione di semiconduttori.

Un alto funzionario del governo giapponese ha detto: “Oggi, i semiconduttori sono importanti tanto quanto il cibo e l’energia”.  Tokyo importa più del 60% dei semiconduttori utilizzati nel paese dalla Cina e da Taiwan, ma la pandemia da Covid-19 ha dimostrato quanto sia sempre più importante avere una produzione nazionale. 

Inoltre nelle nuove auto elettriche i componenti "intelligenti" , il computer dell'auto, sono sempre più numerosi, molto più importanti del motore. Motivo in più perché ogni Paese si prepari per il futuro.


giovedì 10 giugno 2021

Torna il Concorde

E' atteso per il 2026 un aereo supersonico che pare la copia del famoso Concorde, da anni messo a riposo per alcuni incidenti e per il suo alto consumo di carburante e inquinamento. Le caratteristiche principali sono motori iper-efficienti, bassi consumi energetici, alimentazione al 100% con biocarburante. 

L’aereo attraverserà l’Atlantico in poco più di 3 ore: potremo fare andata e ritorno in giornata con New York, di certo a prezzo salato. Nonostante tutte le tecnologie amiche dell’ambiente oggi a disposizione, il nuovo supersonico non potrà evitare il “boom” quando sfonda il muro del suono.

L’aereo si chiama Overture e ha le stesse dimensioni dell’antenato Concorde, ma è previsto per un po’ meno passeggeri: potrà portarne, a seconda della configurazione commerciale prescelta, da 65 a 88 ,  la sua velocità sarà 1,7 volte la velocità del suono, uguale il raggio d’azione, oltre 7000 km,  che da Londra, Parigi o Roma permette di raggiungere senza scalo non solo New York ma anche Los Angeles.

Il Concorde fu precocemente pensionato anche a causa dei conti perennemente in rosso:  a causa del boom supersonico gli fu permesso sorvolare solamente gli oceani e ciò non potè essere sostenuto economicamente. Vedremo se questo nuovo aereo avrà reegole diverse, anche perchè volerà a 17 mila metri, altezza quasi doppia rispetto alle normali linee.

Fra le attrattive dell’Overture, come già del Concorde, ci sarà proprio la prospettiva sulla stratosfera: dagli oblò si potrà vedere, anche in pieno giorno, il cielo che dall’azzurro sfuma nel nero pieno di stelle, come se si viaggiasse in orbita, e apparirà evidente la curvatura del pianeta Terra. E ci si potrà sentire un po’ astronauti.

lunedì 7 giugno 2021

L’e-commerce… ma che cos’è?

Il progresso tecnologico e l’avvento di Internet hanno rivoluzionato, tra le altre cose, anche il commercio. Grazie alle sue caratteristiche, la rete si è dimostrata una piattaforma perfetta per vendere e promuovere prodotti di ogni tipo. L’e-commerce infatti, rispetto al classico concetto di commercio è disponibile 24 ore su 24. Si può infatti acquistare online praticamente ad ogni ora della giornata, senza limiti o problemi di orario.

Attraverso Internet si può commerciare in tutto il mondo: anche i più lontani e remoti paesi  possono essere raggiunti tramite Internet senza alcuna difficoltà. Questo permette così ai rivenditori di entrare in contatto con clienti che altrimenti non avrebbero raggiunto. 

Unica necessità primaria di un e-commerce è un sito web in cui esporre i prodotti. Il sito quindi mette a disposizione un catalogo e consente il pagamento e dunque l’acquisto online. Si può trattare sia di un punto vendita di un singolo produttore, oppure di una sorta di supermercato virtuale che offre prodotti di marchi diversi. In particolare le potenzialità dell'uso di Internet per il commercio elettronico sono state fondamentali per molte piccole e nuove imprese che hanno potuto così iniziare  un’attività con poca spesa.

 Il maggiore ostacolo allo sviluppo del commercio elettronico, quello che ne ha limitato – soprattutto all'inizio – un po’ l’utilizzo, è la diffidenza del pubblico verso la possibilità di effettuare transazioni sicure. Inserire il numero della propria carta di credito su Internet provoca a molti dubbi e insicurezze. Per questo hanno avuto successo le carte prepagate, che possono essere caricate con somme limitate, riducendo il rischio.

venerdì 4 giugno 2021

Che cos’è l’economia circolare?


L’economia circolare è un sistema di produzione e consumo che prevede riutilizzo, riparazione, e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si estende la vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono infatti riutilizzati per altri prodotti, così si possono continuamente riutilizzare senza diventare mai rifiuto.

I principi dell’economia circolare contrastano con il tradizionale modello economico fondato invece sul tipico schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”. Il modello economico tradizionale dipende dalla disponibilità di grandi quantità di materiali e energia facilmente reperibili e a basso prezzo ma  stiamo prendendo coscienza che le materie prime sono "esauribili".

Ci troviamo di fronte a un aumento della domanda di materie prime e allo stesso tempo a una scarsità delle risorse: molte delle materie prime e delle risorse essenziali per l’economia sono limitate, ma la popolazione mondiale continua a crescere e di conseguenza aumenta anche la richiesta di tali risorse finite. Non dobbiamo poi dimenticare l’impatto sul clima: i processi di estrazione e utilizzo delle materie prime producono un grande impatto sull’ambiente e aumentano il consumo di energia e le emissioni di anidride carbonica (CO2).





mercoledì 2 giugno 2021

Tutti a scuola in bici: FIAB dedica la Giornata Mondiale della Bicicletta al Bike to School

L’iniziativa del 3 giugno - sostenuta dal Ministero della Transizione Ecologica e promossa in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria - rappresenta un invito a tutti gli studenti a percorrere in bicicletta il tragitto casa-scuola in questa particolare giornata, proprio in prossimità della fine dell’anno scolastico

Muoversi in bicicletta in ambito urbano è una buona e sana abitudine che va appresa fin da piccoli e che rende le città più vivibili e sicure: in un’epoca in cui si parla tanto di salute e prevenzione, pedalare rappresenta un’abitudine quotidiana fondamentale.  Purtroppo, c'è un enorme purtroppo: le nostre città, la nostra compresa, non sono sicure, per niente sicure, per chi le percorre in bicicletta.  Allora chiediamo ai nostri amministratori: cosa c'è in programma per chi vuole andare al lavoro e a scuola in bici? Cosa c'è in programma per rendere le città a misura di ciclista? 

In Italia alla gran parte dei bambini non è ancora concesso il diritto di andare a scuola con le proprie gambe, a differenza dei loro coetanei europei. Ci auguriamo che la nuova sensibilità sul tema salute imposta dalla pandemia porti grandi cambiamenti. La salute è un diritto fondamentale e si basa su scelte di vita sane, a partire dall’attività motoria quotidiana fortemente raccomandata dai pediatri e dall’OMS, che sostiene come uno stile di vita sano porti maggiori benefici proprio se adottato fin dall’infanzia”.

La scelta di dedicare la Giornata mondiale della Bicicletta al Bike to School conferma l’impegno di FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), da sempre a fianco di famiglie, bambini, scuole e territori nel promuovere e sostenere iniziative di mobilità ciclistica in età scolare.

martedì 1 giugno 2021

L'auto elettrica FAI DA TE

E' il curioso progetto di un designer americano e la'uto si chiama Höga, è l'auto elettrica fai da te. Prima o poi qualcuno ci avrebbe pensato: da Ikea oltre a mobili ti puoi comprare anche una mini auto elettrica, a patto di montarla nel box di casa.  E' il progetto oggetto di una tesina del designer americano Ryan Schlotthauser.

Per completare i suoi studi ha immaginato un veicolo elettrico compatto ma spazioso, e lo ha marchiato Renault, uno dei produttori che per primi ha reduto nell'auto elettrica.Höga ha la caratteristica tipica dei mobili Ikea, ovvero compri e assembli a casa,  esattamente come si potrebbe montare un modellino in scala.

Nel progetto di Schlotthauser, l'auto è lunga 2,3 metri, alta 1,8 metri, e composta da un kit di ben 374 pezzi. L'esperto non solo ha immaginato i singoli pezzi di cui è composta la piccola auto, ma anche un metodo di trasporto efficiente, in casse impilabili. E non poteva mancare anche il prezzo fittizio: 5.300 euro.

Le due aziende nominate ci tengono a precisare che in realtà l'auto non verrà prodotta, anche se l'hanno presa nel modo giusto e si sono dette contente che il loro brand sia stato associato a un'idea innovativa.