giovedì 29 maggio 2014

Bibliomotocarro

bibliomotocarro_1Riavvicinare i bambini e i loro genitori al piacere della lettura. Ecco l'obiettivo principale di Antonio La Cava, un ex maestro di scuola che da oltre dieci anni si muove tra le colline e le montagne della Basilicata a bordo del suo Bibliomotocarro. Così distribuisce libri gratis ai bambini, suscitando sempre grande entusiasmo.
Antonio presenta i libri come dei nuovi amici. Raggiunge i bambini nei luoghi più frequentati, come i campetti da gioco e le piazzette. Così Antonio è riuscito a prestare in media 450 libri alla settimana, un risultato davvero straordinario.
Dopo 42 anni di trascorsi ad insegnare e una volta arrivato alla pensione, Antonio ha capito che poteva fare ancora qualcosa di molto importante per avvicinare i bambini alla lettura. Così, nel 2003, ha acquistato un'Ape usata e l'ha trasformata in una biblioteca itinerante che può ospitare fino a 700 libri.
Antonio si trova tuttora in viaggio lungo le strade della Basilicata. Con il suo Bibliomotocarro è diventato una vera e propria icona. L'arrivo dell'Ape carica di libri per l'infanzia - e non solo - viene annunciato a suon di musica. L'ex maestro di scuola giunge a percorrere fino a 500 chilometri per ogni viaggio.
La sua lunga esperienza all'interno del sistema scolastico l'aveva lasciato con la sensazione che esistesse un modo migliore per avvicinare i bambini alla lettura e al mondo dei libri. A suo parere, il disinteresse per la lettura nasce proprio a scuola, quando ai bambini viene insegnato a leggere in modo meccanico, senza trasmettere nemmeno un pizzico d'amore.
La scuola spesso insegna che la lettura è un dovere, mentre i bambini dovrebbero scoprire fin da subito che leggere è un piacere, così come lo è ascoltare le storie raccontate dai grandi.

venerdì 9 maggio 2014

29009617_google-batte-facebook-sulla-sfida-dei-droni-titan-aerospace-0Google e Facebook hanno voglia di volare ed entrambe vogliono farlo con droni a energia solare. Così, a pochi giorni di distanza, hanno concluso due accordi per l’acquisizione di aziende dedicate alla produzione di aerei senza pilota, capaci di volare ad alta quota e con autonomia virtualmente illimitata, data l’alimentazione a pannelli fotovoltaici.

Il perché della mossa di Google sembra chiaro: portare la connettività a Internet in ogni parte del mondo. Un progetto ambizioso e un po’ folle, secondo quanto annunciato dalla stessa società di Mountain View. Lo chiamano Project Loon, e, nell’intento iniziale, è basato sull’uso di palloni aerostatici piuttosto che di droni.

Che anche Facebook voglia gettarsi nel business della infrastruttura di rete? Forse. Che l’azienda di Mark Zucherberg fosse pronta per “googleizzarsi” lo mostrano in effetti la trasformazione di certe politiche (come la selezione degli aggiornamenti degli amici, non più cronologica ma frutto di analisi comportamentale) e, soprattutto, l’acquisizione di WhatsApp.

E che in questo periodo siano tutti pazzi per i droni lo farebbe capire anche Jeff Bezos di Amazon, che afferma (mai smentito ufficialmente) di volerli usare anche per le consegne dei pacchi. A meno che il pacco non sia proprio la notizia...

martedì 6 maggio 2014

Quanto costa un iPhone 5S nel mondo?

costo_iphone_mappaL’iPhone è senza dubbio un telefono popolare in tutto il mondo, ma il suo prezzo varia di paese in paese e la differenza può anche rivelarsi molto grande. Quella che vedete qui sopra è la mappa dei prezzi dell’iPhone 5S in tutto il mondo.

La mappa è interattiva (potete vederla completa qui) e contiene una gran quantità di dati. Certo, potete vedere i prezzi paese per paese in dollari americani, ma si può anche passare alle sterline, scegliere la versione con o senza tasse e anche vedere il prezzo di un telefono come percentuale del PIL a persona.

lunedì 5 maggio 2014

La diga che insidia la culla dell'umanità

0gibeLe dighe di solito migliorano la vita con l'energia elettrica e l'acqua per irrigare i campi. Ma in molti casi, se non vengono realizzate con il rispetto della natura e il consenso delle popolazioni interessate, portano devastazioni e povertà. Indios di mezzo mondo combattono da anni contro le multinazionali che stanno mutilando le loro terre. Ora una diga rischia di prosciugare il lago africano dove risalirebbero le origini dell'uomo.
Accade in Kenya, al confine tra Etiopia e Sudan, sul lago che una volta si chiamava Rodolfo e ora Turkana e si estende, lungo e stretto, per 8600 km quadrati.
Il nome del grande sbarramento (alto 243 metri) voluto dal governo di Addis Abeba è Gilgel Gibe III. Una volta completato, dovrebbe fornire 1860 megawatt di energia idroelettrica e l'acqua necessaria per irrigare 150 mila ettari di terreno. La diga dovrebbe essere inaugurata prima della fine dell'anno. Però, secondo gli ambientalisti, è a rischio il lago attorno al quale i primi umani si sarebbero eretti sulle due gambe, cominciando a camminare. Per questi motivi storici, è uno di quei luoghi che l'Unesco ha definito "patrimonio dell'umanità", e quindi da salvare.
«Il risultato del progetto sarebbe un altro disastro del tipo Arai», ha scritto l'esperto idrologo Sean Avery in un rapporto pubblicato dall'Università di Oxford, ricordando il più grande lago del mondo prosciugato dai sistemi di irrigazione dell'Urss. Il Turkana, secondo i suoi calcoli, passerebbe da 30 metri di profondità a meno di 10. E cioè si trasformerebbe in due grandi pozze alimentate dai fiumi Orno, Kerio e Turkwel, facendo emergere piccole isole vulcaniche. Il livello di salinità sarebbe tale da non permettere la vita ai pesci, ai coccodrilli e agli ippopotami.

sabato 3 maggio 2014

Google ti aiuta a ritrovare la macchina

0Immaginate questa scena: uscite da un concerto ancora pieni di adrenalina, raggiungete il parcheggio e... ma dove diamine è finita la macchina? Recuperate le chiavi, passate in rassegna ogni fila di auto premendo il tasto di apertura porte ma, al buio, ritrovare il vostro bolide è un'impresa impossibile.

Quante volte vi è successo? Fortunatamente, se possedete uno smartphone, parte del problema potrebbe essere risolto. Google Now, il software di assistenza intelligente per Android, ha appena inaugurato il servizio "Luogo parcheggio", attivo anche in Italia.

Sfruttando il sistema di sensori del vostro cellulare, Google identifica il luogo dove avete abbandonato un veicolo in movimento e lo segnala in Google Now con un'apposita scheda. La posizione dell'auto è evidenziata con un cerchietto blu: cliccando su di esso verrà visualizzata una mappa per raggiungere a piedi la vostra macchina.

venerdì 2 maggio 2014

In Italia ogni anno 6milioni di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura

In Italia ogni anno 6milioni di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura.

Google ti aiuta a ritrovare la macchina nel parcheggio

Google ti aiuta a ritrovare la macchina nel parcheggio.

Piccole alghe blu ci fanno respirare

Sul fondo degli abissi si svolge da sempre una guerra senza fine tra batterid e virus. I Batteri nascono e muoiono in continuazione con il risultato di immettere nelle acque tonnellate di detriti organici che vanno a nutrire tutte le specie marine e indirettamente anche parte di quelle terrestri.
Che la vita tragga sostentamento dagli oceani è noto da tempo: molto dell'ossigeno che respiriamo è prodotto da minuscole alghe blu-verdi che popolano le acque e compiono in continuazione la cosiddetta funzione clorofilliana. E cioè sequestrano anidride carbonica e producono ossigeno che riversano nell'acqua da dove poi evapora e va a costituire una parte sostanziale della nostra atmosfera.
Ma c'è di più. Ora i ricercatori del Mit, il Massachusetts Institute of Technology di Boston, hanno osservato che una di queste alghe (chiamata "Prochlorococcus") rilascia nell'acqua delle minuscole vescichette piene di materiale organico, inclusi gli acidi del Dna. Queste vescichette hanno il diametro di un centesimo di capello, ma sono tante (almeno centomila in un millilitro), così da riuscire a trasportare tonnellate di materiale ricco di carbonio. Oltre che nutrire i pesci, producono circa la metà dell'ossigeno presente nell'atmosfera.
I risultati della ricerca, pubblicati con grande risalto dalla rivista Science, introducono un elemento nuovo sugli studi dei cicli che regolano la vita nell'universo e fa degli oceani la riserva fondamentale di materiale organico di facile utilizzazione. È una scoperta che potrebbe avere un grande impatto, finora non stimato, sul bilanciamento globale del carbonio.