martedì 31 luglio 2012

Basketball Arena di Londra 2012

5007488f28ba0d33bf000029_london-2012-basketball-arena-wilkinson-eyre-architects_439p175_h-528x229.jpgL'arena per il basket è però un volume semplice e leggero, interamente rivestito con membrane tese di PVC che formano una superficie tridimensionale bombata. La Basketball Arena è la struttura temporanea più grande mai realizzata nella storia dei Giochi Olimpici, nonché una delle più veloci da costruire: solo 15 mesi per un edificio che è il terzo, per dimensione, di tutta Londra 2012 (114x96 m per un'altezza di 35 m).


L'Arena, che ospiterà le gare di pallacanestro, le finali di pallamano e le gare del rugby in carrozzina, essendo situata su un'altura a nord del sito, adiacente al Velodromo, è chiaramente visibile da punti di vista diversi all'interno del Parco Olimpico.


Si tratta di un'architettura che ha trasformato i suoi vincoli in punti di forza. In primo luogo: la flessibilità. Dovendo realizzare un edificio che fosse rapido da montare e completamente smontabile, Wilkinson Eyre Architects optano per soluzioni costruttive leggere che celebrano la temporaneità e si distinguono chiaramente dalle strutture permanenti circostanti. Flessibilità anche nell'allestimento: sono necessarie solo 22 ore per passare dalla configurazione per il basket a quella per la pallamano.


In secondo luogo: il budget limitato. Questo ha portato, da un lato, a soluzioni economiche a forte visibilità, come l'iconico rivestimento tessile che avvolge completamente l'edificio, esaltandone il carattere effimero, dall'altro, a soluzioni gestionali "insolite", l'edificio è in affitto. Così facendo, il sistema pubblico ha risparmiato e si è favorito il rispetto dei tempi e dei costi previsti. Inoltre, il proprietario è l'impresa scozzese che l'ha costruito e che si occuperà dello smontaggio per poi riutilizzarlo probabilmente nel 2014 per i Giochi del Commonwealth; per il futuro c'è già stata una manifestazione di interesse anche da parte del Comitato per le Olimpiadi di Rio de Janeiro.


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lunedì 30 luglio 2012

Il Velodromo olimpico di Londra

Velodromo-londra-2012-b.jpgIl Velodromo olimpico di Londra è lo stadio dedicato alle corse ciclistiche su pista. Questo edificio sarà la sede per 6.000 spettatori, gli atleti che si sfideranno a colpi di pedali, costruito con materiali pregiati e forme seducenti. Orgogliosamente presentato da Hopkins Architects, questo edificio enorme è pronto per un’inaugurazione in grande stile.


Con i dettagli della facciata in legno di cedro e i vetri presenti in tutta la struttura è adatto per consentire una vista ottimale su tutti i lati dell’edificio, il Velodromo è anche stato oggetto di studio per tecniche più ecologiche come ad esempio i lucernari che sono costruiti nel soffitto della struttura per l’utilizzo migliore della luce diurna durante le manifestazioni sportive . Ci sono anche altre tecniche verdi utilizzati in questo edificio, tra cui l’utilizzo dell’acqua piovana per i servizi igienici, ed è stato progettato anche per tenere conto della massimizzazione nell’utilizzo dei materiali per ottenere il minore scarto di lavorazione possibile. Un vero capolavoro architettonico che lascerà un ricordo indelebile su spettatori, atleti e giornalisti.


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domenica 29 luglio 2012

London 2012: l'Olympic Stadium mira all'essenziale

00stadioolimpicolondra.jpgLo stadio olimpico che ospiterà le cerimonie di apertura e chiusura dei giochi di London 2012 si trova al centro del parco olimpico, circondato da corsi d'acqua su tre lati come fosse su un'isola, ed è raggiungibile attraverso cinque ponti che lo connettono al resto del parco. 


Progettato dallo studio Populous, già autore a Londra del Wembley Stadium e del più recente Emirates Stadium, è al centro delle polemiche a causa del design troppo essenziale, quasi povero.


Nessun effetto mozzafiato, un semplice ovale che ha deluso rispetto al suo predecessore olimpico di Beijng, il famoso stadio Bird's Nest di Herzog & de Meuron.


In piena crisi economica London 2012 per lo stadio sembra puntare sulla sobrietà, delegando all'Aquatics Centre di Zaha Hadid e al velodromo di Hopkins Architetcts la competizione per aggiudicarsi il ruolo di icone olimpiche. 


L'Olympic Stadium rimarrà alla memoria per alcuni accorgimenti che hanno permesso di risparmiare o di riutilizzare materiali, facendosi così apprezzare per la sua sostenibilità: la tribuna inferiore è stata direttamente scavata nel suolo e le 800.000 tonnellate di terreno di riporto sono state riutilizzate in altre aree all'interno del parco olimpico.


Lo stadio può ospitare 80.000 spettatori ma la sua capacità potrà essere ridotta a 25.000 persone dopo i giochi, eliminando l'ultimo anello di tribune che è stato costruito in parte con tubazioni del gas riciclate.


È la prima volta che uno stadio olimpico viene costruito progettando una parte temporanea e rimovibile così consistente, così come è la prima volta che tutti i servizi accessori come catering e bagni sono collocati all'esterno dello stadio in strutture provvisorie.


A giochi terminati lo stadio verrà preso in carico dalla Municipalità di Londra e ospiterà i campionati mondiali di Atletica nel 2015.


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sabato 28 luglio 2012

il Piemonte alle Olimpiadi di Londra 2012

Elisa-Rigaudo-segno-zodiacale-Gemelli_v_gdv.jpgIl Coni ha pubblicato l’elenco degli atleti che parteciperanno alle prossime Olimpiadi estive di Londra 2012. I Piemontesi a Londra saranno 11 su 292 totali. Ben cinque presenze arrivano dall’atletica leggera che sembra essere lo sport in migliore salute. Si tratta di  Davide Manenti, Fabio Cerutti, Elena Romagnolo, Elisa Rigaudo e  Valeria Straneo. Poi ci sono due pallavoliste:  Paola Cardullo e Eleonora Lo Bianco, la canoista Clara Giai Pron, il ginnasta Enrico Pozzo, la nuotatrice Chiara Boggiatto e il tiratore Giovanni Pellielo.


Anche se siamo la regione con più presenze in atletica leggera, tuttavia la situazione dello sport piemontese che esce dai dati dei convocati del CONI è preoccupante perchè siamo piuttosto indietro fra le regioni italiane. La Regione con più convocati è la Lombardia (49), poi  Lazio (37),  Toscana (28),  Campania (20), Veneto (19),  Liguria (19),  Emilia Romagna (18),  Sicilia (15),  Trentino Alto Adige (12). Poi arriva il  Piemonte (11) seguito da  Marche (11),  Puglia (10),  Friuli Venezia Giulia (9),  Umbria (3), Abruzzo (2),  Calabria (2),  Sardegna (2) e  Valle D Aosta (1)

mercoledì 25 luglio 2012

La magia dell'elettricità

elettricità.jpgL'esistenza di particelle elettriche positive e negative fu teorizzata da Benjamin Franklin nella seconda metà del 1700, ma è a partire da Alessandro Volta che l'uomo ha imparato a conoscere i fenomeni elettrici per sfruttarli a suo vantaggio. 


La corrente elettrica che serve a far funzionare una lampadina non è altro che un flusso di elettroni (cariche negative) che dalla centrale elettrica corrono lungo i fili fino a casa nostra. Premere l'interruttore è come aprire un rubinetto e far "scorrere" liberamente gli elettroni che andranno a mettere in funzione gli apparati interni di qualunque elettrodomestico. Ecco perché l'elettricità è così importante per la nostra vita: è una forma di energia molto versatile, si trasporta e si controlla con facilità (basta un filo isolato e un interruttore) e si converte all'istante in luce (lampadina, televisore...), calore (stufa, saldatore, forno a microonde...) o movimento (ventilatore, frullatore, ascensore, treno e auto elettriche...).


La strada aperta da Volta venne presto imboccata da molti altri. Nel 1820, il danese Hans Christian Oersted, scoprì l'elettromagnetismo, cioè il fenomeno per cui una pila di Volta è in grado di far deviare l'ago di una bussola. Un elemento cardine per il futuro delle telecomunicazioni (gli studi di Oersted stanno alla base dell'invenzione della radio) e dei trasporti. Infatti nel 1879, il tedesco Werner von Siemens presenterà al pubblico il primo treno elettrico e, il 18 marzo 1888, il fisico piemontese Galileo Ferraris annuncia la realizzazione del motore elettrico a corrente alternata, che sfrutta proprio i campi magnetici di Oersted. Ferraris non brevetterà mai la sua invenzione per metterla a disposizione di tutti e contribuire gratis al progresso dell'umanità.


Su un versante più casalingo lo sfruttamento dell'elettricità ha inizio con l'invenzione della lampadina elettrica. Già nel 1811 si era scoperto che' alcuni fili metallici, se riscaldati tramite il passaggio di elettroni, si illuminavano. Ma, illuminandosi, bruciavano in pochi attimi. Nel 1841 un inglese pensò di inserire tutto il meccanismo in un bulbo di vetro sottovuoto (senz'aria la combustione non è possibile) e l'idea fu raccolta da Thomas Alva Edison che per primo realizzò una lampadina a incandescenza efficiente, facile da installare ed economica. Le case cominciarono ad essere elettrificate (alcuni quartieri di Manhattan, a New York, servirono come "cavie") e da quel momento ha inizio una vera e propria rivoluzione delle abitudini e degli stili di vita. Secondo alcuni studiosi di storia è in questo periodo che inizia la modernità. Oggi l'energia elettrica è la linfa vitale della nostra esistenza: provate a contare in casa quanti sono gli apparecchi che hanno bisogno di elettricità per funzionare.


 

martedì 24 luglio 2012

Al luna park il primo treno elettrico

01.jpgSe la Gran Bretagna è la patria delle locomotive a vapore, il papà del treno elettrico è tedesco. Nel 1879, in occasione dell'Esposizione internazionale di Berlino, il tedesco Werner von Siemens costruì la prima ferrovia elettrica del mondo. Doveva essere solo la dimostrazione delle potenzialità del nuovo sistema (che alla gente incuteva timore perché temeva di rimanere folgorata in caso di guasto) e in quest'ottica Siemens costruì la sua locomotiva elettrica in scala ridotta, con il manovratore seduto a cavalcioni del motore elettrico.


Anche ivagoni non erano veri vagoni, ma panchette con le ruote. Il tutto assomigliava ad un'attrazione da luna-park. La gente, 30 passeggeri alla volta, si divertiva molto a farsi portare in giro per i padiglioni dell'Esposizione alla tranquilla velocità di 6,5 km/h, ma nessuno prese sul serio il silenzioso ed efficiente motore elettrico dell'inventore tedesco.


Infatti il primo treno passeggeri elettrico ad entrare regolarmente in servizio fu americano: nel 1895 su un tratto di 6 km della Baltimore and Ohio Railroad la locomotiva a vapore veniva sganciata e sostituita da una elettrica. Date le numerosi gallerie, i passeggeri erano esasperati dal fumo nero che faceva mancare il respiro e sporcava i vestiti.


L'elettrificazione delle strade ferrate era molto costosa, ma non troppo complicata. Man mano che si procedeva con la posa dei binari, a lato veniva costruita una linea del telegrafo. Dunque era sufficiente agganciare i cavi elettrici a dei pali già esistenti.

lunedì 23 luglio 2012

Che materia è?

stati.gifTutto ciò che nell’universo è fatto di atomi e occupa spazio è detto materia. Questa si trova ovunque: negli animali, negli oggetti, nelle sostanze che si possono vedere e toccare, ma anche nelle stelle e nei pianeti. La materia si trova anche nelle cose che non possiamo vedere: nei gas o nelle minuscole particelle che il naso percepisce come odori.


Alcune cose come la luce, il calore e il suono non sono fatte di atomi e quindi non occupano spazio. Esse non sono materia, ma forme di energia. La materia si presenta in diversi stati, a seconda della quantità di energia che contiene. Gli stati della materia più comuni sono il solido, il liquido e il gassoso. Talvolta la materia si presenta in altri stati, come ad esempio il plasma.


Le molecole di un solido hanno meno energia di quelle di un liquido o di un gas. I solidi hanno un volume fisso e hanno una forma definita. Le molecole di un liquido hanno più energia, quindi si muovono più velocemente e si allontanano di più le une dalle altre. I liquidi hanno un volume fisso, ma non una forma definita. Le molecole dei gas sono le più ricche di energia, quindi si muovono più velocemente. Un gas non ha un volume o una forma definita. Si sparge per adattarsi allo spazio che lo contiene.

mercoledì 18 luglio 2012

La tavola periodica

tavola periodica.pngTutti gli elementi chimici dell'universo sono stati disposti ordinatamente per ordine di grandezza nella tavola periodica nel 1869 dal chimico russo Dmitri Mendeleev. Sono distribuiti in righe e colonne che raggruppano elementi simili per struttura e proprietà. La maggior parte degli elementi sono presenti in natura mentre altri sono stati creati artificialmente. Le righe soono dette periodi mentre le colonne gruppi


Ciascun elemento ha iin alto nella casella il numero atomico (il numero dei protoni del nucleo), il simbolo, e il numero di massa atomica (dato da protoni e neutroni). Partendo in alto a sinistra con l'idrogeno, gli elementi sono organizzati pper righe con numero atomico crescente. La massa atomica aumenta con il numero atomico, quindi in alto ci sono gli elementi leggeri, in basso i pesanti.


Ci sono 7 righe e il numero di riga rappresenta il numero di orbitali su cui sono disposti gli elettroni: l'drogeno in riga 1 ha un solo orbitale, l'oro, in riga 6 ha sei orbitali. Ogni gruppo (colonna) contiene elementi che hanno lo stesso numero di elettroni sulle orbite esterne. Procedendo da sinisttra a destra gli elementi si fanno via via meno reattivi. 


 

martedì 17 luglio 2012

L'atomo

atomo.jpgGli scienziati hanno creduto per secoli che l'atomo fosse la più piccola parte delal materia: indivisibile. Oggi sappiamo che gli atomi sono formati d particelle più piccole (sub-atomiche) e che a seconda del numero e della posizione di queste particelle sono atomi di carbonio o di ossigeno o di un altro dei circa 100 elementi naturali. Gli atomi sono così piccoli che il punto alla fine di questa frase ne potrebbe contenere circa 6 milioni. 


Le particelle sub-atomiche che hanno una carica elettrica sono il protone (+) e l'elettrone (-). Il neutrone non ha carica elettrica. Protone e neutrone rappresentano il nucleo e sono tenuti insieme da potenti forze nucleari. Gli elettroni sono fuori dal nucleo in regioni diverse dette orbitali (fino a 7). Nell'atomo è prevalente lo spazio vuoto rispetto al piano. Pensate che se il nucleo fosse un piccolo pisello messo al centro di uno stadio di calcio, gli elettroni orbiterebbero all'esterno dello stadio. 


La maggior parte degli elementi chimici su unisce a coppie o a gruppi formando le molecole. Le molecole costituite da atomi diversi sono dette composti. Un esempio èè l'acqua, formata da 2 atomi di idrogeno e 1 di ossigeno. Un atomo solitamente non ha carica elettrica perchè il numero di cariche positive (protoni) è uguale al numero di cariche negative (elettroni). ma se l'atomo acquista o perde elettroni può acquisire una carica elettrica positiva o negativa: in questo caso prende il nome di ione.


Due ioni di carica opposta si attraggono e possono formare un legame ionico dando origine ad un composto chimico. A volte invece gli atomi possono condividere gli elettroni: allora si forma un legame covalente. Nei metalli invece, gli atomi possoono perdere elettroni i quali fluiscono liberi da un nucleo ad un altro creando la corrente elettrica. I metalli sono appunto dei buoni conduttori di corrente elettrica (e di calore che è un'altra foorma di energia).

lunedì 16 luglio 2012

Cosa è la scienza?

galileo.jpgLa scienza si occupa dell'infinitamente piccolo (le particelle atomiche che costituiscono tutta la materia) e dell'infinitamente grande (pianeti, stelle, galassie). Studia e descrive la struttura, le proprietà e il comportamento di tutte le cose, viventi e non viventi. E' come un albero con tre grandi rami: la fisica, la chimica e la biologia. 


La fisica studia le forze e l'energia: include la meccanica, la gravità,, l'elettricità, il magnetismo. La chimica studia la composizione delle sostanze e il modo in cui reagiscono fra loro. La chimica organica studia le sostanze che contengono il carbonio, elemento essenziale per gli organismi viventi.  La chimica inorganica studia tutte le altre sostanze. La biologia studia la struttura e il comportamento delel piante e degli animali. La materia che si occupa delle piante prende il nome di botanica mentre la zoologia si occupa degli animali. La genetica invece si occupa delle caratteristiche ereditate dalle diverse generazioni di piante e animali.


Gli scienziati per procedere con il loro lavoro si sono dati un metodo, chiamato appunto metodo scientifico.   Provano a darsi una spiegazione su un fenomeno: e questa è l'ipotesi. Poi escogitano una procedura per verificare se l'ipotesi è corretta: e questo è l'esperimento. Lo scienziato descrive l'esperimento, possibilmente con misurazioni, registrando i dati e tutte le prove a conferma dell'ipotesi fatta: e questa è l'osservazione. Infine, se l'ipotesi è stata confermata, viene formulata una teoria, che basandosi sulle prove dell'esperimento, descrive il fenomeno.

martedì 3 luglio 2012

L'impronta ecologica del Piemonte

 


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"Il Piemonte ha performance ambientali migliori di quelle di altre regioni e nazioni avanzate, ma decisamente peggiori rispetto alla media mondiale e addirittura pessime se considerate rispetto al bilancio su scala planetaria, perché il Piemonte sta contribuendo a consumare lo stock non più rigenerabile di capitale naturale globale".Sono le parole dell'Ires, l'Istituto ricerche economico-sociali del Piemonte, che per primo ha applicato il calcolo dell'impronta ecologica a un ambito locale e, più precisamente, al Piemonte.


In termini di biocapacità, ovvero della capacità di un ecosistema di rigenerarsi, ogni piemontese ha a sua disposizione una quota pari a 1,18 ettari globali. In realtà un abitante medio della regione ne consuma 5,28, generando un decifit di circa 4 gha pro capite.


Inoltre è emerso dallo studio Ires che il 74% delle risurse naturali utilizzate in Piemonte è importato.


Come spiegato dai ricercatori dell'istituto, la regione "similmente agli altri Paesi e territori ricchi del globo, supplisce alla carenza di risorse ecologiche locali importandole da altre regioni italiane e da altre nazioni".


 


 


 

Cosa è il furto di identità?

furto_identita_come_prevenirlo.jpgConsiste nell’ottenere indebitamente le informazioni personali di un soggetto al fine di sostituirsi in tutto o in parte al soggetto stesso e compiere azioni illecite in suo nome  o ottenere credito tramite false credenziali. 


Il criminale, in genere, ha bisogno di questi dati per attuare la frode:


Nome, cognome, indirizzo



  • Il codice fiscale

  • Il numero di telefono di casa

  • Luogo e data di nascita

  • Numero della carta di credito

  • Gli estremi del conto corrente 

  • Nomi dei genitori, luogo di lavoro


E non è affatto difficile trovarli… 


Può colpirci come privati cittadini, ma anche le aziende e le altre organizzazioni possono facilmente diventarne vittima.