giovedì 26 dicembre 2013

Lavori difficili? L'interruzione fa sbagliare

È noto che interrompersi in un compito che richiede attenzione fa perdere la concentrazione.
Ma basta una piccola distrazione? Ora uno studio dell'Università del Michigan dimostra che basta pochissimo, per esempio il tempo di silenziare il cellulare Un'interruzione di soli
tre secondi ha infatti fatto raddoppiare il numero di errori a 300 volontari intenti a svolgere un compito al computer (dovevano capire se le lettere proposte si trovavano all'inizio o in fondo all'alfabeto: ogni tanto venivano interrotti chiedendo di digitare due lettere).In un compito difficile che richiede molta concentrazione anche piccole interruzioni disturbano.

martedì 5 novembre 2013

Fuga dalla cultura

bambini.jpgLa Stampa di oggi riporta l'ennesima classifica europea negativa per noi italiani.

Questa volta non in campo economico, ma nel campo della cultura. Quarantaquattro italiani su cento (44%) nell'ultimo anno non hanno letto nemmeno un libro. Il 70% non ha visitato un museo. Che sia colpa della crisi e del mondo che cambia ma per un paese che ha una straordinaria tradizione culturale, in tutti i campi, è davvero desolante.

In Europa fanno meglio di noi quasi tutti. Siamo messi male anche per la danza e la musica: solo sei italiani su centro suonano uno strumento (6%)e il 3% ha frequentato uno scuola di ballo. La classifica ci assegna un indice generale 8, contro il 19 della Spagna, il 25 della Francia, 26 del regno Unito, per non parlare del 43 degli svedesi.

Siamo scesi anche nell'uso della radio e della TV. A cosa ci dedichiamo dunque? Senz'altro al web. Il 25% di noi va su internet tutti i giorni o più volte al giorno (oltre la media europea). Sul web leggiamo notizie, ascoltiamo e scarichiamo musica, il 14% ha un blog (risultato sorprendente). Ma torniamo sotto la media europea per l'acquisto online di libri.  Siamo nella media europea per la frequentazione dei cinema, ma sotto per teatri (17%) e concerti (26%).

Le motivazioni? mancanza di interesse, di tempo, di soldi.

lunedì 28 ottobre 2013

Batterie addio. La carrozzeria dell'auto elettrica si trasforma in batteria

5-1.jpgLa Volvo sta testando un innovativo materiale composto di fibre di carbonio, batterie nano-strutturate e super-condensatori con cui realizzare la carrozzeria delle e-car.

L’auto elettrica di domani non dovrà più sacrificare spazio per ingombranti e pesanti sistemi d’accumulo. Come? Lo spiega Volvo Car Group, oggi al lavoro su un rivoluzionario progetto dedicato al settore dell’e-mobility. Gli ingegneri del Gruppo stanno infatti studiando componenti strutturali leggeri in grado di accumulare e rilasciare energia. 

“Le fibre di carbonio rinforzate schiacciano la nuova batteria come fosse un sandwich e vengono modellate e sagomate intorno alla carrozzeria della vettura. Il laminato di fibra di carbonio viene dapprima stratificato, sagomato e poi passato in forno affinché possa solidificarsi e indurirsi. 

Il materiale viene ricaricato ed energizzato utilizzando la rigenerazione dell’energia frenante dell’automobile oppure collegandosi all’impianto di corrente elettrica. L’energia viene poi trasferita al motore elettrico dell’automobile. Per testare la nuova tecnologia sono stati realizzati e collaudati su una Volvo S80, un portellone del bagagliaio e un cofano motore, elementi che insieme contribuirebbero a una riduzione di peso relativa superiore al 50%. 

mercoledì 23 ottobre 2013

Chi sono i nativi digitali?

nativi_digitali_2.jpgPrima di tutto: chi sono i “nativi digitali”? La definizione, coniata per la prima volta nel 2001 dallo scrittore Mark Prensky, indica la generazione di nati (negli Stati Uniti) dopo il 1985, anno di diffusione di massa del pc a interfaccia grafica e dei primi sistemi operativi Windows. In Italia, secondo Ferri, si parla di “nativi digitali” dalla fine degli anni novanta, quando i computer e internet sono entrati prepotentemente nella vita di tutti.

I bambini nati da questi anni in poi hanno perciò vissuto fin dalla nascita in simbiosi con le nuove tecnologie, che a partire dal semplice computer si sono via via moltiplicate: ipod, smartphone, tablet… La familiarità dei bambini con una tale varietà di “schermi interattivi” ha plasmato il loro modo di apprendere, di conoscere e di comunicare. E, contestualmente, il loro approccio alla realtà: per i nativi, il “virtuale” è realtà tanto quanto quella che si esperisce con i sensi, in presenza.

Internet è lo strumento di comunicazione principe tra i nativi, grazie al quale possono tenersi in continua connessione e condividere informazioni con il gruppo dei pari.

Il successo dei social network, infatti, conferma pienamente l’uso dominante delle nuove tecnologie come “estensione della sfera sociale”. Come dice Ferri, quello dei nativi è “un approccio ‘open-source’ e cooperativo che è ben rappresentato dal modo in cui i giovani condividono la musica, il sapere e le esperienze online attraverso i più diversi strumenti di comunicazione tecnologica”. Molti sono i detrattori di questo atteggiamento multitasking, ritenuto nemico dell’attenzione selettiva e della memoria associativa a lungo termine, ma Ferri è convinto nel dire che, se ben usate, le diverse modalità non sono affatto contrapposte, bensì complementari: l’uso consapevole del multitasking consente infatti un minor sovraccarico della memoria a favore di una maggiore attenzione verso ognuno dei task cognitivi (scrivere, parlare, guardare, ascoltare…) chiamati in causa di volta in volta. Uno zapping nel quale il cervello rileva e registra solo i cambiamenti rispetto alla precedente "sintonizzazione", procede per "aggiornamenti", demandando il lavoro massiccio di memoria all'immenso archivio della rete stessa

Altri esempio di NATIVI DIGITALI

sabato 19 ottobre 2013

Fotovoltaico in crescita esponenziale

Crescita-fotovoltaico-nel-mondo.jpg

Tra il 2006 e il 2013 la potenza installata è raddoppiata ogni 19 mesi e il trend dovrebbe continuare anche nel 2014, interessando soprattutto la zona dell'Asia Orientale. Il comparto fotovoltaico genererà nel 2013 un fatturato di 70 miliardi di $, con significative riduzioni nel prezzo dell'energia elettrica.

La crescita del fotovoltaico continua: SolarBuzz segnala che per la prima volta le installazioni del 2° e 3° trimestre hanno superato i 17 GW. Su base annua questo conduce ad una stima di 35 nuovi GW, con una crescita del 35% rispetto ai 100 GW del 2012 e con fatturato di circa 70 miliardi di dollari, in aumento rispetto al 2012 nonostante la diminuzione dle prezzo dei moduli.

La crescita mantiene il suo carattere esponenziale: tra il 2006 e il 2013 il tempo di raddoppio è stato pari a 1 anno e sette mesi. Il grafico in alto è abbastanza impressionante: insignificante fino al 2005 e trascurabile fino al 2009, il fotovoltaico è esploso negli ultimi 4 anni. Le previsioni per il 2014 rimangono positive con possibili nuove installazioni per 45-55 GW, con il 50% delle installazioni in Asia Orientale, soprattutto Cine e Giappone.

sabato 5 ottobre 2013

World Teachers' Day

scuola-insegnante.jpgOgni mattina passo dinanzi a un istituto magistrale. Osservo le aule del piano terra attraverso le finestre aperte. Sempre la stessa scena: ragazze docili che scrivono e professoresse sedute alla cattedra che dettano; o scrivono anch'esse. Lo so, mi baso su scene osservate in pochi secondi, la mattina, di passaggio. Ma non posso fare a meno i ricordare alcuni dei miei insegnanti che non solo scrivevano o dettavano, ma anche - e soprattutto - spiegavano, si alzavano, scrivevano alla lavagna, ripetevano quasi ossessivamente lo stesso concetto più volte e in più modi diversi. Alterati, arrabbiati quando la nostra zucca si rifiutava di accogliere nuovi, immateriali ospiti. Spesso avevano problemi di voce. Le professoresse di questo istituto invece sono sempre calme; forse pensano che non ne valga la pena?

Oggi 5 ottobre, sotto lo slogan "Ogni bambino ha bisogno di un insegnante", si celebra, proposta dall'UNESCO la Giornata Mondiale degli insegnanti. Si concentrerà sul ruolo cruciale degli insegnanti per il raggiungimento degli obiettivi dell’EFA (Educazione per tutti).

Istituita dall’UNESCO nel 1994 , la giornata, dedicata ad apprezzare, valutare e migliorare gli educatori di tutto il mondo, è stata istituita anche allo scopo di celebrare una professione nella quale le condizioni di lavoro sono in via di peggioramento.

Il rapporto dell'UNESCO mette in evidenza alcune preoccupanti carenze su scala globale: mancano all’appello almeno due milioni di  insegnanti, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, per raggiungere l’obiettivo internazionale di garantire a tutti l’accesso all’istruzione primaria entro l’anno 2015, definito dagli accordi “Education for All” e dai Millennium Development Goals.

sabato 28 settembre 2013

Lotta al mercurio

merc.jpgDopo 4 anni di trattative, 140 nazioni hanno raggiunto l'accordo sul primo trattato mondiale per la riduzione delle emissioni di mercurio, uno dei metalli più tossici. Il trattato prevede che entro il 2020 siano messi al bando vari prodotti in cui è utilizzato: lampade a fluorescenza, termometri, cosmetici, batterie...

Ci sono poi gli impianti che lo emettono (come le centrali a carbone): quelli di nuova costruzione dovranno adottare le migliori tecnologie disponibili per tagliare le emissioni, gli esistenti dovranno comunque ridurle. Per quanto riguarda le miniere d'oro "artigianali" in Paesi in via di sviluppo, le nazioni interessate elaboreranno piani perché il mercurio sia ridotto o eliminato.

Alcuni scienziati e ambientalisti avrebbero voluto regole più stringenti (per esempio per gli impianti industriali). Ma è un primo passo.

venerdì 27 settembre 2013

Chi ha salvato più vite

220px-Fritz_Haber.pngUn sito Internet americano, dedicato alla divulgazione scientifica, ha avuto un'idea originale per compilare la classifica dei geni di tutti i tempi. Più che la fama, a contare è l'effettiva utilità sociale, cominciando dalle moltitudini che devono loro la vita. Ne è scaturita una sorprendente classifica di nomi sconosciuti o dimenticati. Ecco la top ten dei benemeriti, con il numero delle vite salvate nella parentesi, secondo stime attendibili.

1 Fritz Haber, nella foto, (2,7 miliardi)

È il chimico tedesco, vissuto dal 1868 al 1934, che inventò il fertilizzante sintetico per aumentare i raccolti.

2 Karl Landsteiner ( 1 miliardo)

Il patologo statunitense nel 1911 scoprì i 4 gruppi sanguigni: senza di lui le trasfusioni sarebbero mortali.

3 Norman Borlaug {245 milioni)

L'agronomo americano, Nobel per la pace nel 1970, è il padre della "rivoluzione verde", ovvero la coltivazione del grano ad alto rendimento.

4 Abel Wolman (173 milioni)

Ha diffuso l'acqua potabile grazie all'uso del cloro: una delle scoperte più grandi nella salute pubblica.

5 Edward Jenner (122 milioni)

Inglese, medico di campagna della fine del '700, è il papa del vaccino antivaiolo.

6 Bill Foege ( 122 milioni)

Negli anni Sessanta fu autore della strategia della vaccinazione che sradicò il vaiolo.

7 John Enders (113 milioni)

Il biologo americano, Nobel nel 1954, creò i vaccini contro morbillo e polio.

8 Howard Florey (80 milioni)

Australiano, divise il Nobel con Fleming e Chain per l'estrazione della penicillina.

9 Gaston Ramon (60 milioni)

Francese, negli anni Venti scoprì i vaccini contro la difterite e il tetano, usando la formaldeide.

10 David Nalin (52 milioni)

La sua terapia di reidratazione orale, a base di sali e zuccheri, ha salvato molti bambini.

giovedì 26 settembre 2013

Nanotecnologie

0.jpgII mercato mondiale delle nano-tecnologie sfiora i mille miliardi di dollari. Un risultato che pareva incredibile nel 74, quando Norio Taniguchi, dell'univer¬sità di Tokyo, coniò il termine "nanotech". Sono ormai 170 le società, piccole e grandi, che anche nel nostro Paese si sono lanciate in un comparto del tutto nuovo che crea materiali più leggeri, resistenti ed economici di quelli tradizionali polimerici. Le applicazioni sono infinite: dalle vernici isolanti ai tessuti che non si strappano e non si sporcano, dai nano tubi al carbonio a uno spray che una volta steso su una superficie, la trasforma in pannello fotovoltaico. Nanoparticelle sono utilizzate nella produzione di co¬smetici, nei sistemi di diagnostica medica e nell'elettronica per creare batterie di maggior durata, hard disk di elevatissima capacità e chip microscopici. Per esempio, transistor grandi circa 18 nanometri: una moneta da 1 euro potrebbe contenerne alcuni miliardi. Si stanno inoltre evolvendo metodi avanzati per la somministrazione di farmaci, protesi mediche più resistenti, memorie ram più dense, sistemi di produzione e stoccaggio dell'energia più efficienti.

L'ultima novità sembra una sem¬plice salvietta umidificata per lavarsi le mani. Ma passata su un vetro, lo rende compatto, idrorepellente e resistente a urti e graffi. Tanto da far diventare superfluo per anni l'uso dei detersivi per pulirlo: basterà sfiorarlo con un panno umido. La salvietta, importata in Italia da un'azienda bergamasca, è imbevuta di una soluzione che reagisce con la catena molecolare della silice contenuta nel vetro. L'applicazione può essere eseguita da chiunque sia interessato a modificare molecolarmente le finestre di casa, il box della doccia o il tergicristallo dell'auto.

mercoledì 25 settembre 2013

Il recupero della Costa Concordia

costa_concordia-1.jpgDopo i tragici eventi che la videro naufragare nelle acque dell’isola del Giglio, con una operazione durata circa 19 ore, alle 4 del mattino del 17 settembre 2013, la nave da crociera Costa Concordia è stata riportata in posizione verticale dalla scogliera su cui si era adagiata la sera del 13 gennaio 2012.

Vista l’enorme mole del natante, l’operazione ha richiesto un’impresa ingegneristica senza precedenti, attraverso l’operazione denominata “parbuckling” (il termine deriva da una tecnica ben precisa, con cui nell'Ottocento venivano fatti rotolare i grandi barili che contenevano generi alimentari per sollevarli su un piano inclinato mediante una doppia corda). 

Sono state necessarie opere infrastrutturali di portata eccezionale, ma tutto è andato come previsto dai tecnici, membri di un pool di ingegneri italiani ed esteri.

QUI puoi vedere l'animazione delle operazioni di recupero della nave

giovedì 27 giugno 2013

Tesla contro Edison

Edison_vs_Tesla.jpgNikola Tesla era un personaggio schivo. Aveva sempre lavorato per Thomas Edison, bravo inventore, ma soprattutto aveva fiuto per gli affari. Stanco di essere sfruttato da Edison (che aveva un caratterino), Tesla si licenziò e si mise in società con George Westinghouse.


L'energia elettrica si stava rapidamente diffondendo e c'era il problema di produrla e trasportarla in modo economico. I due progettarono di produrre energia con il medesimo principio del mulino ad acqua: sfruttare un salto naturale. Addirittura sulle cascate del Niagara costruirono la prima grande centrale idroelettrica della storia.


Produceva corrente alternata mentre Edison sosteneva che la corrente continua era più vantaggiosa. Oggi sappiamo come è finita la disputa: aveva ragione Tesla; tutta la nostra energia elettrica prodotta ooggi è alternata.

mercoledì 26 giugno 2013

Possiamo abbandonare il carbone?

Produzione-EE-al-2030-2-586x410.jpg


Secondo un recente studio l’inquinamento da carbone uccide in Europa oltre 22000 persone all’anno, ovvero cinque persone ogni due ore. Il carbone è un serial killer spietato che avvelena anche il clima, visto che le emissioni di CO2 del carbone sono più che doppie rispetto a quelle del metano a parità di energia prodotta.


La buona notizia è che è possibile pensare ad un’Europa senza carbone. Il grafico in alto mostra l’andamento storico della produzione di energia elettrica nell’Unione Europea (fonte Eurostat e BP)  e un possibile scenario da qui al 2030.


L’obbiettivo di consegnare il carbone alla storia è a portata di mano. Non è un obiettivo facile, perchè ci saranno sicuramente forti resistenze, ma è realizzabile con la volontà politica dei cittadini dell’Unione.


Il carbone va lasciato sottoterra e gli operatori economici del settore possono scegliere se  passare progressivamente nel campo delle rinnovabili nell’arco di una quindicina di anni semplificando la vita a tutti, oppure se continuare a combattere una battaglia di retrogruardia che sarà comunque persa sul lungo periodo, ma con molti più danni.


 

martedì 25 giugno 2013

Crescono le energie rinnovabili

energie_rinnovabili.jpgFra le 14 e le 15 di domenica 16 giugno, in Italia, per la prima volta nella storia, l’energia elettrica non c’è costata nulla. In quell’ora il totale del fabbisogno energetico nazionale è stato soddisfatto dalla produzione di energia solare, eolica e idroelettrica.


L’evento, pur se limitato ad una solo ora, è comunque un momento storico per la produzione energetica nazionale, è stato favorito da una giornata soleggiata, da diffusi fenomeni ventosi nelle regioni centro-meridionali e dalle alte temperature che hanno sciolto le cospicue riserve idriche accumulatesi in alta quota, nella primavera più nevosa degli ultimi anni. Il fenomeno si era già verificato in alcune zone del Paese, ma mai in tutto il Paese. I dati sulle rinnovabili sono comunque confortanti: nel mese di maggio 2013 hanno comunque superato il 50% del totale.

lunedì 17 giugno 2013

Tempesta solare in arrivo

Nelle prossime settimane, occhio al segnale di cellulari e Gps: è in corso infatti una estesa tempesta solare che potrebbe far sentire i suoi effetti addirittura per i prossimi due mesi. A dare l’allarme è il Solar Dynamics Observatory della Nasa, che già dalla fine di maggio ha registrato un grande buco coronale sulla superficie del Sole, il più grande osservato da molti anni a questa parte. I buchi coronali, spiega l’osservatorio, portano particelle di vento solare verso la nostra magnetosfera e oltre.


Nel migliore delle ipotesi, queste particelle causano fenomeni come l’aurora boreale, ma nei casi più gravi provocano tempeste elettromagnetiche che vanno a interferire con i sistemi elettronici terrestri, dalle sonde ai Gps. La Nasa avverte che nei prossimi due mesi sarà possibile assistere a fenomeni di questo tipo, black-out dei satelliti con conseguenze sui sistemi Gps, i sistemi di comunicazione degli aerei e anche i segnali dei cellulari.


Si tratta di una tempesta magnetica particolarmente lunga e persistente, se si pensa che di norma gli effetti durano circa 48 ore, e in alcuni casi estendersi a una o più settimane. In questo caso invece il rischio è di avere a che fare con conseguenze ben più durature, soprattutto sui sistemi wireless dell’Europa occidentale. Senza contare poi gli effetti sulla salute, visto che le particelle ad alta energia rilasciate dal vento solare possono generare radiazioni dannose per l’uomo, con rischi quale il danneggiamento cromosomico e il cancro.


In tempi recenti sono due i casi celebri di tempesta solare: nel 1989 in Quebec e nel 2003 in Sudafrica, quando si è verificato l’affascinante fenomeno dell’aurora boreale. E gli esperti sostengono che la Terra in questi mesi è colpita da potenti flussi di radiazioni ultraviolette, raggi X, ioni, elettroni e protoni provenienti dal Sole in misura simile all’89. Il Sole attraversa cicli della durata di 11 anni in cui va da un minimo a un massimo nel numero di macchie solari, nel 2009 ha toccato il momento di massima quiete, ora invece sta aumentando la concentrazione di energia cinetica. Possibili conseguenze sul clima terrestre: aumento della temperatura dell’acqua e fenomeni meteorologici di oscillazione, mentre non si hanno prove di influenza sul riscaldamento globale.

giovedì 13 giugno 2013

CO2: occorrono misure urgenti

co2.jpegIl 2012 ha visto un aumento record dell'1,4% della CO2 prodotta dal settore energia a livello globale e di questo passo la febbre del Pianeta si avvia a superare la soglia 'critica' di due gradi centigradi rispetto all'epoca pre-industriale. Questo l'allarme lanciato dall'ultimo rapporto dell'Agenzia internazionale dell'energia (Iea), che pero' fornisce anche la 'ricetta' in quattro mosse per una decisa inversione di rotta, mentre a Bonn sono in corso i negoziati internazionali sul clima.


''Il momento di agire e' adesso, aspettare non fara' che aumentare i costi a lungo termine'' ha commentato il commissario Ue, Connie Hedegaard. Considerando che il settore dell'energia pesa su circa i due terzi delle emissioni globali di gas serra ''il rapporto mostra un aumento piu' probabile delle temperature fra i 3,6 e i 5,3 gradi centigradi, ma rileva anche che puo' essere fatto molto senza mettere a rischio la crescita economica'' spiega Maria van der Hoeven, direttore esecutivo dell'Iea. Mentre Usa e Ue riducono le emissioni di CO2, la Cina e il Giappone sono in salita.


CQuali allora le quattro mosse proposte dall'Iea per contenere il riscaldamento del Pianeta per il 2020? Innanzitutto misure mirate all'efficienza energetica di edifici, industria e trasporti, che da sole contano quasi la meta' del taglio di gas serra complessivo necessario (-8% rispetto a emissioni attese nel 2020). Altro intervento e' la limitazione della costruzione e dell'uso degli impianti energetici a carbone meno efficienti (-20% di CO2). La fetta di rinnovabili aumenta dal 20% attuale al 27% nel 2020, cosi' come quella di gas naturale. Interventi per dimezzare le emissioni di gas metano in atmosfera dall'industria di gas e petrolio nel 2020 tagliano un altro 18% di CO2 e un abbandono parziale dei sussidi ai carburanti fossili completa il quadro, con un altro taglio del 12%.

lunedì 10 giugno 2013

Meno vai su Internet, più sei bravo a scuola?

smartphone_donna.jpgEcco due ricerche sulle quali mi pare valga la pena soffermarsi, anche se la prima è soltanto una conferma. Secondo l'Istat il 25% delle studentesse italiane usciva (al tempo dei giudizi) dalle medie con "distinto" (il 20% con "ottimo"), mentre i maschi si assestano al 14% di distitno e 14% di ottimo.


Tra i ragazzi l'impegno cala col crescere: alle medie il 21% (solo 14% delle ragazze) mira alla sufficienza, il 13% (contro il 9% delle ragazze) studia solo le materie gradite; al liceo il 27% dei maschi fa il minimo indispensabile. Insomma, le ragazze s'impegnano di più e sono più brave. Lo sapevamo.


La seconda indagine è sul sito "Educazione&scuola" e rivela che "se uno studente riduce di un terzo il tempo dedicato al cellulare e a Internet, aumenta di un voto la sua media scolastica". Il sito ha calcolato che chi ha 6 di media passa 5 ore al giorno al telefonino e al computer, contro le solo 2 ore di chi ha la media dell'8. Gli studenti con la media del sei inviano circa 100 sms al giorno, contro i 25 di quelli che hanno la media dell'8.


Sarebbe interessante incrociare le due ricerche. Ma fermiamoci qui, anche perché le statistiche vanno sempre prese con le molle. Resta il fatto che il tempo tolto allo studio non produce frutti.


Forse per migliorare i voti basterebbe anteporre il book (scolastico) a Facebook.

mercoledì 29 maggio 2013

Energia dal sole

sole.jpgPensate quanto è potente il Sole: in appena un quarto d'ora, con i suoi raggi, ci manda più energia di quanto tutti gli uomini nel mondo ne consumino in un anno intero.


Se l'acqua è la culla della vita (i primissimi organismi viventi hanno avuto origine in mare), è la luce del Sole che ha reso possibile lo sviluppo e l'evoluzione di piante e animali. E la Terra è l'unico pianeta abitato del Sistema solare proprio perché si trova alla giusta distanza dalla sua stella. Su Mercurio, per esempio, i raggi del Sole sono troppo caldi e ogni cosa verrebbe arrostita in pochi attimi. Saturno o Plutone, invece, sono talmente distanti da non riuscire a ricevere sufficiente tepore.


Dal Sole arriva tutta l'energia di cui uomini, piante e animali hanno bisogno per vivere. Anche la benzina delle auto è merito del Sole, perché si ricava dal petrolio e i giacimenti petroliferi non sono altro che i residui vegetali di milioni di anni fa. E chi ha permesso la loro crescita? Il Sole. E chi ha dato l'energia ai batteri affinchè producessero il petrolio? Il Sole.


Gira e rigira tutto è riconducibile ai quell'energia che ogni giorno, da milioni e milioni di anni, ci arriva sulla Terra. E, siccome pure la bistecche e il minestrone contengono energia solare, anche noi, in un certo senso, siamo figli del Sole.


Eppure la maggior pane di questa energia non è direttamente utilizzata dall'uomo. Circa il 30% viene riflessa dall'atmosfera e si disperde nello spazio, quasi la metà (il 47%) viene assorbita dall'atmosfera e da origine agli eventi meteorologici, il 22% alimenta il ciclo dell'acqua. La fotosintesi dei vegetali assorbe appena lo 0,02% dell'energia solare e in questa minima parte sono comprese anche tutte le coltivazioni dell'uomo.


Il modo più semplice per "imprigionare" e sfruttare il calore della nostra stella sono i pannelli solari per la produzione di acqua calda. Montati sui tetti delle case sono costituiti da fogli di rame ricoperti da pannelli neri. Il nero attira la radiazione infrarossa dei raggi solari (cioè la "componente" calda) e così facendo si riscaldano le lastre di rame. Alle spalle del rame corre una serpentina piena d'acqua. Il calore passa dal rame all'acqua che, quando ha raggiunto una temperatura adeguata, va a riempire un boiler per venire poi distribuita nei bagni e nelle cucine quando serve. In Israele il 75% dell'acqua calda usata in casa è ottenuto in questo modo.


Per ottenere energia elettrica direttamente dal Sole occorre usare una cella fotovoltaica, un termine complicato che è l'unione della parola greca photos (luce) con il nome dato all'unità di misura dell'elettricità, il volt. Una cella fotovoltaica riesce a trasformare la luce in elettricità grazie a particolari materiali, i semiconduttori, con cui è costruita.


Il cuore di una cella è fatto da due sottilissimi strati di silicio purissimo. Lo strato superiore contiene una spruzzata di fosforo (strato n), mentre quello sottostante un pizzico di boro (strato p). Quando i raggi del Sole colpiscono lo strato superiore e lo riscaldano, si ottiene la fuoriuscita di alcuni elettroni. Gli elettroni liberi sono attirati dallo strato sottostante e, spostandosi da una parte all'altra, sullo strato di partenza (lo strato n) si creano dei vuoti che vengono subito riempiti da altri elettroni. Da tale movimento di particelle ha origine il fluire della corrente elettrica.

martedì 30 aprile 2013

Tuttosapere aprile 2013

tuttosapere.JPGVi invito a visitare il numero di aprile di Tuttosapere, il bellissimo Giornalino on line con redazione tutta verzuolese condotta dal bravo Davide.


Cliccate sull'immagine per leggere on line o scaricare.


Nel frattempo vi do un'anticipazione della rivista. Provate a risolvere il seguente gioco matematico.


Osserva la seguente sequenza di numeri interi: quale sarà il decimo numero? 7  10  9  12  11 ....

lunedì 22 aprile 2013

La Giornata della Terra

giornata-della-terra-2010-logo.jpgLa Giornata della Terra (in inglese Earth Day), è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l'ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Le nazioni Unite celebrano questa festa ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile. La celebrazione che vuole coinvolgere più nazioni possibili, ad oggi coinvolge precisamente 175 paesi. Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra.


I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.

lunedì 15 aprile 2013

Eulero

eu.JPGOggi sarebbero 306 anni dalla nascita del grande matematico svizzero Leonhard Paul Euler, alias Eulero, a cui è dedicato il doodle di Google odierno. Accostato a Pitagora, Euclide e Newton, ha indagato ogni branca della disciplina madre dalla geometria alla trigonometria, dal calcolo infinitesimale all' analisi, dedicandosi anche alla fisica e all' astronomia. 


Eulero aveva perso l'occhio destro appena trentenne, si dice per il troppo lavoro o per aver fissato troppo a lungo il Sole alla ricerca di un nuovo modo per misurare lo scorrere del tempo. A questa perdita Eulero, anche in virtù della sua grande fede, aveva reagito bene, dichiarando “ Ora avrò minore occasione di distrazione”; consentiva anche agli altri di scherzarci su, come faceva Federico Il Grande di Prussia, alla cui corte Eulero aveva vissuto per 25 anni dal 1741 al 1766, chiamandolo il “ Ciclope della Matematica”. Per trent’anni l'occhio sinistro aveva retto da solo, ma poi si era spento del tutto, così che la presenza dei due assistenti si era fatta indispensabile. 


I contributi di Eulero sono innumerevoli e inestimabili: dall'introduzione di alcune notazioni e simboli fondamentali - come il pi greco, la e per il numero di Nepero (costante fondamentale per lo studio dei logaritmi in analisi, da allora numero di Eulero), le notazioni di seno e coseno in trigonometria e quella f(x) per le funzioni – alla formula di Eulero dei numeri complessi, dalla risoluzione del problema dei sette ponti di Königsberg (che diede il via allo studio dei grafi), alla formula per calcolare molti dei numeri primi, per i quali il matematico aveva una passione particolare. E questi non sono che pochi esempi della sua opera. 


Sue infatti sono anche alcune tra le più importanti equazioni della geometria e la soluzione di molti problemi di Pierre Fermat, anche se non  dell' Ultimo di cui diede solo una soluzione parziale. Ma soprattutto è sua quella che viene oggi considerata la formula più bella della matematica, ovvero l' Identità di Eulero: e iπ  +1 = 0. A definirla così fu Richard Feynman perché lega tra loro, attraverso gli operatori fondamentali della matematica (uguaglianza, addizione, moltiplicazione ed esponenziazione), alcune tra le costanti, i numeri e i simboli più importanti. 


Secondo lo stesso Eulero molte di queste scoperte e intuizioni matematiche sono merito dei figli: la maggiore parte di esse, amava ripetere, gli sono venute alla mente infatti mentre cullava uno dei suoi tredici pargoli, e non mentre si consumava gli occhi sui fogli di calcolo. Del resto, come disse il matematico e fisico francese François Arago: “ Eulero calcolava senza sforzo apparente, così come gli uomini respirano o le aquile si sostengono nel vento”. 

mercoledì 27 marzo 2013

Il mezzo più fidato? Il bus

il mezzo di trasporto più sicuro - Copia.jpgQual è il mezzo di trasporto più sicuro? Non esistono molti studi comparativi al riguardo. Uno dei più completi, anche se non aggiornatissimo, è stato realizzato nel 2000 dal Detr, il Dipartimento ai trasporti britannico. Gli esperti hanno confrontato i tassi di mortalità di vari mezzi di trasporto (pedoni compresi) in base a vari parametri: le ore di viaggio, i km percorsi, il numero di viaggi... Vittime. Dai calcoli emerge che l'aereo è il mezzo più sicuro in assoluto rispetto ai km percorsi.


 


 

martedì 26 marzo 2013

Milionario a 18 anni. Con una 'app' geniale

 


daloisio_280xFree.jpgQuando in poche ore, a 18 anni da compiere, finisci sul New York Times, BBC news e su tutti - nessuno escluso - i portali trendy del web, da Wired a TechCrounch, devi aver fatto qualcosa di grande. E Nick D'Aloisio lo ha fatto: ieri Yahoo! ha ufficializzato l'acquisizione della sua Summly, la 'app' alla quale lavora da quando aveva 15 anni.


I termini finanziari dell'operazione non sono stati resi noti ma secondo indiscrezioni, Yahoo! avrebbe versato 30 - qualcuno dice 50 - milioni di dollari: D'Aloisio diventa cosi' milionario a 17 anni e viene assunto da Yahoo!, per la quale lavorerà da Londra mentre continuerà a studiare.


La app è stata lanciata lo scorso anno: è sostanzialmente un aggregatore di notizie e informazioni sugli smartphone, acclamata anche da Apple, che l'ha riconosciuta come una delle migliori app per iPhone nel 2012. 


Uno così Yahoo! non se lo è lasciato scappare, bruciando sul tempo, questa volta, proprio Apple: "Nick rappresenta un cambio generazionale per come pensa e per come ritiene il mobile. Questa generazione non privilegia il mobile e solo mobile, e questo significa aver un punto di vista differente", dice al Financial Times il vice presidente per il mobile e i prodotti emergenti di Yahoo!, Adam Cahan. 


Per il motore di ricerca, una scelta che dice molto sulle direzioni di sviluppo presenti e future: il web ormai significa mobile: tablet e smartphone. E in questa direzione muoveranno tutte le iniziative dal più alto potenziale di business nei prossimi anni.


Summly consente di visualizzare le notizie online, prelevandole da centinaia di siti diversi e realizzandone attraverso complessi algoritmi un riassunto di circa 400 caratteri. L'idea venne a D'Aloisio mentre si preparava per un esame di storia, facendo lunghe e dispersive ricerche sul web. "Capii che avevo bisogno di qualcosa che semplificasse e riassumesse queste ricerche".


"Eccitato per il prossimo capitolo di Summly! Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto", ha subito twettato Nick. "Mi piacciono le scarpe, probabilmente mi comprerò delle Nike e un nuovo computer, ma per il resto voglio mettere i soldi in banca", ha detto D'Aloisio all'Evening Standard. All'Università, pare voglia iscriversi a Filosofia a Oxford. 


 

mercoledì 20 marzo 2013

Abu Dhabi: centrale solare a concentrazione

Shams-11-586x360.jpgAd Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti, è entrata in funzione una centrale solare a concentrazione da 100 MW. Anche se produce più petrolio del Messico, Il piccolo paese del golfo Persico guarda con interesse alle rinnovabili.


Abu Dhabi è il più grande dei sette Emirati Arabi Uniti. Grandi come il nord Italia, gli Emirati hanno una produzione di petrolio superiore a quella di Messico e Iraq e riserve dichiarate superiori a quelle della Russia.


Ciò nonostante, gli Emirati si preoccupano per il futuro e iniziano ad investire in energie rinnovabili. In questi giorni è stata inaugurata dopo 3 anni di lavoro la centrale solare termodinamica  Shams-1 (che in arabo significa sole).


La centrale copre un’area di 2,5 km² ed ha una potenza di 100 MW: 250 000 specchi parabolici forniscono energia termica al vapore che alimenta le turbine. Con un irraggiamento di 5,5 kWh/m² anno, non occorre infatti una grande superficie per sostenere i consumi di 20 000 famiglie.


Secondo i progetti, Shams 1 verrà seguita da Shams 2 e 3 con l’obiettivo di produrre il 7% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili nel 2020, il che non è poco per un paese che galleggia sul petrolio.

mercoledì 13 marzo 2013

Elettrodomestici

elettrodomestici.jpgFrigoriferi, lavatrici, lavastoviglie sono molto diffusi e sono praticamente sempre in funzione. Consumano quindi - soprattutto i frigo - grandi quantità di energia elettrica, prodotta oggi soprattutto dalle grandi centrali termoelettriche bruciando carbone, petrolio, gas e rilasciando grandi quantitativi di anidride carbonica. Contribuendo così – con l’effetto serra – al riscaldamento globale.


E' importante allora rimpiazzare appena possibile i vecchi elettrodomestici con apparecchi nuovi di cui sia comprovata l'efficienza, cioè il basso consumo di elettricità a parità di prestazione: è semplice, basta confrontare tra loro le etichette energetiche che devono essere ben esposte, scegliendo in ogni caso modelli di classe A o superiore (A+, A++, A+++).  


Per chiarirti meglio le idee, visita il nostro sito Topten per scegliere gli elettrodomestici più ecologici e convenienti e leggere altri ecoconsigli.


E' poi fondamentale farne un uso attento, così da ridurre il consumo di elettricità (e di acqua). Ad esempio, possiamo programmare i lavaggi con la lavatrice e la lavastoviglie dopo le 18:00, quando c'è una sovrapproduzione di elettricità rispetto alle richieste che va sprecata perchè le fabbriche sono chiuse, le centrali elettriche non possono essere spente e l'elettricità non può essere accumulata.  In questo modo si potrebbe evitare di costruire alcune nuove centrali elettriche.


Infine, è fondamentale chiedersi se sia davvero indispensabile avere anche l'asciugatrice elettrica o la macchina per il caffè espresso.


La nostra società dipende sempre di più dall'energia elettrica, in modo esagerato: un blackout ci mette in crisi. Proviamo a riesaminare il nostro stile di vita per vedere se c'è una dipendenza da ridurre. Ad esempio, abbiamo il congelatore? E' davvero indispensabile averlo così capiente (ed energivoro!) e colmo di cibi surgelati? Comprare cibi freschi non sarebbe meglio?  

lunedì 11 marzo 2013

Lo sprint del fotovoltaico

fotovoltaico2.jpgNessuno avrebbe mai immaginato, anche appena 3 o 4 anni fa, che nel nostro paese si sarebbe arrivati ad installare a inizio 2013 oltre mezzo milione di impianti fotovoltaici, per una potenza totale di più di 17 GW.


Ripercorrendo la breve storia del FV in Italia, ricordiamo il nostro entusiasmo al raggiungimento dei primi 100 MW. Erano 5 anni fa, il 14 aprile 2008, e gli impianti in esercizio erano poco meno di 10.000. Sicuramente una pietra miliare destinata a essere poi dimenticata una volta ottenuti altri traguardi.


A fine febbraio del 2010, appena 3 anni fa, veniva ufficializzato il raggiungimento di un’altra soglia psicologica, come si usa dire: il primo GW, con circa 70mila impianti FV installati.


Da quel punto in poi ci sarebbe stato un crescendo tumultuoso, segnato anche dalle ripetute critiche, soprattutto negli ultimi due anni, sull’eccessiva spesa per gli incentivi. Critiche ma anche tentativi di intralciare il settore, in parte riusciti, provenienti dai rappresentanti del settore energetico tradizionale. Anche alcune associazioni dei consumatori hanno cavalcato questa accusa, ma poi sembravano meno attente a stigmatizzare altri ingenti e storici oneri che pesano in bolletta.

martedì 19 febbraio 2013

NICCOLÒ COPERNICO

cop.JPGNICCOLÒ COPERNICO viene festeggiato oggi da Google con un doodle animato per celebrare il suo 540esimo compleanno. Il famoso astronomo polacco Mikofaj Kopernik era nato infatti il 19 febbraio 1473, e divenne famoso in tutto il mondo per aver diffuso la teoria eliocentrica, con la quale si postulava che il Sole era fisso al centro dell'Universo e che i pianeti vi giravano attorno, al contrario del geocentrismo, teoria che poneva la Terra al centro di tutto.


Niccolò Copernico con il suo De Revolutionibus orbium coelestium (Le rivoluzioni dei mondi celesti) nel 1543 propone la corretta visione del sistema solare formulando la teoria eliocentrica, nata per sostituire totalmente la teoria tolemaica, proponendo una teoria che per l'epoca era clamorosa: il Sole, e non la Terra, è il corpo celeste che sta al centro del sistema solare, una teoria che Niccolò Copernico basava essenzialmente su calcoli astronomici e probabilmente anche su alcuni lavori di studiosi arabi che ripresero le idee dei greci.


Il doodle di oggi, martedì 19 febbraio 2013 riprende nello stile le rappresentazioni grafiche dell'epoca di Niccolò Copernico, con i pianeti del sistema solare in rotazione attorno al Sole. Niccolò Copernico morì il 24 maggio 1543.

giovedì 14 febbraio 2013

Smartphone double screen

1.JPGE' nato in Russia lo smartphone con due schermi, si chiama YotaPhone: uno classico touchscreen frontale e uno in bianco e nero a inchiostro elettronico sul retro del dispositivo simile a quello di un lettore di e-book. I due display possono essere sfruttati per scopi leggermente diversi, rendendoli più utili: davanti fai praticamente tutto grazie al sistema operativo di Google Android 4.1 Jelly Bean, dietro mantieni attivo qualche programma o attività di cui hai bisogno costantemente o comunque per lungo tempo.


Il retro in primo piano - Per visualizzare qualcosa sullo schermo con tecnologia e-ink che funge da secondo schermo, ti basta inviarla da una parte all’altra del dispositivo. Puoi scegliere, per esempio, di tenere sempre sott’occhio il calendario, o magari le indicazioni stradali.

lunedì 11 febbraio 2013

A spasso per la città

02-moving-in-the-city_804206.jpgDi case curiose nel mondo ce ne sono a bizzeffe (guarda qui), ma l'ultima stranezza in ordine di tempo arriva dalla Cina. Per far fronte al problema del caro-affitti e del caro-mutui causato dalla sempre crescente richiesta di alloggi da parte della popolazione in continuo aumento, gli architetti dello studio People's Architecture Office (PAO) di Pechino hanno ideato Tricycle House, la casa triciclo, un mini locale pieghevole e trasportabile in cui poter svolgere le normali attività quotidiane.


Trasportabile ovunque con poche pedalate, la casa triciclo è dotata di tutti i comfort di una moderna abitazione: una stufa per scaldare, la vasca da bagno e un serbatoio d'acqua. Inoltre, gli arredi interni sono modulari e versatili, adattandosi perfettamente a qualsiasi occasione. 


E l'illuminazione? Anche in questo caso design e innovazione sopperiscono alla mancanza di elettricità. Le pareti della copertura sono infatti in plastica traslucida che lascia filtrare la luce naturale di giorno e quella dei lampioni durante la notte.

mercoledì 6 febbraio 2013

Texax, megabatterie per regolarizzare il flusso di energia

4015408-eolico-generatori-in-una-centrale-eolica.jpgLa scorsa settimana è entrato in funzione il più grande sistema di batterie del pianeta, con lo scopo di regolarizza l’output energetico del parco eolico di Notrees, Texas da 153 MW; sì. proprio in Texas, il paese dei petrolieri ad oltranza, si sta sperimentando questa tecnologia all’avanguardia.


In caso di eccesso di produzione eolica il sistema di batterie Xtreme Power è in grado di immagazzinare 24 MWh di energia; in caso di bisogno è poi in grado di erogare una potenza istantanea di 36 MW, l’equivalente della potenza massima installa in 12000 abitazioni italiane.


Le batterie aumenteranno la resilienza della rete elettrica; in caso di picco della domanda, esse possono erogare energia nell’arco di pochi secondi, mentre attualmente gli impianti a gas impiegano circa un quarto d’ora per arrivare a regime di produzione.


E questo è solo l’inizio: tra i progetti sostenuti dal dipartimento energia USA c’è anche un analogo sistema di batterie da 75 MWh da installare a Modesto, California. Con un costo di 46 milioni di $, eviterà la costruzione di una centrale a gas da 78 milioni di $.


Sempre in California, si sta sviluppando un sistema di immagazzinamento dell’energia mediante aria compressa in depositi sotterranei, con una potenza disponibile di 300 MW.


Queste innovazioni nell”immagazzinamento dell’energia, mostrano che il futuro può essere solo rinnovabile: basta volerlo (e al contempo non volere più i combustibili fossili).

venerdì 1 febbraio 2013

Polveri sottili

inquinamento_pm10.jpgL'aria è sempre più irrespirabile a causa dello smog, in due aule scolastiche su tre i livelli di polveri sottili (Pm 10) e di anidride carbonica superano i limiti indicati dalle autorità internazionali. Per legge non dovrebbero sforare i 50 microgrammi per metro cubo e invece a volte sono persine il triplo.


A rivelarlo è lo studio Mese (Effetti dell'ambiente scolastico sulla salute) condotto in diverse città europee, comprese Siena e Udine. A Milano e nell'intera Pianura Padana la situazione è ancora più critica. Colpa del traffico, del riscaldamento invernale e anche di una posizione geografica e di condizioni meteo infelici. Peggio di noi sta solo la Danimarca, mentre le scuole più salubri sono quelle svedesi e norvegesi.


Nel nostro Paese le concentrazioni di Pm 10 e C02 sono ben oltre i limiti rispettivamente nel 78 e nel 66% delle aule. L'inquinamento prodotto in strada entra in classe raggiungendo livelli spesso superiori agli 80 e si aggiungono alle polveri rilasciate dai gessi per la lavagna e a tutte quelle che gli studenti si portano dietro. Dai vestiti alle scarpe, o che si accumulano negli spazi e sui libri.


Conseguenze: due terzi di chi frequenta le aule più inquinate soffre con maggior frequenza di raffreddore e tosse notturna. Ma non conosciamo ancora tutti gli effetti che avranno queste polveri nel sistema respiratorio di corpi giovani e indifesi.


Le domeniche a piedi e gli sforzi che i produttori di auto hanno compiuto per ridurre le emissioni inquinanti si sono rivelati solo pannicelli caldi. L'unico rimedio pare sia la pioggia, che pulisce l'aria. Ma si può affidare la salute dei nostri ragazzi alle previsioni meteo?

mercoledì 30 gennaio 2013

Serra fotovoltaica

serra-agricola.jpgLa più grande serra fotovoltaica del mondo è in Sardegna. Si chiama Su Scioffu, dal nome della località in cui si trova, ed è appena stata inaugurata nel comune di Villasor, vicino a Cagliari. Ottantamila pannelli di silicio (una volta dismessi, torneranno sabbia come quella del mare) che coprono 35 ettari di serre e producono 20 megawatt di energia elettrica, equivalente ai consumi annuali di circa 10 mila abitazioni. Si evitano così 25 mila tonnellate di emissioni di C02.


Realizzata con i soldi della regione sarda e di due multinazionali, Su Scioffu ha coinvolto quattro cooperative locali nella gestione e offre lavoro a 90 persone. Ma è già in programma il raddoppio del progetto. Spiega Marcelio Spano, l'ingegnere che ha pilotato questa realizzazione: «Installando pannelli solari sulle serre si genera un circolo virtuoso: oltre all'energia pulita, si assume personale e si coltivano frutta e verdura a


chilometro zero». Era una delle tante zone depresse del Campidano, soprattutto dopo che era stato chiuso lo zuccherificio Eridania. Inoltre, la Sardegna importa circa l'80% dell'ortofrutta che consuma. Ora si potrà contare su prodotti locali a prezzi competitivi.


La Twelve Energy, società agricola proprietaria del parco, ha già predisposto le coltivazioni di fragole, angurie, meloni, zucchine, pomodori, peperoni, carciofi e una vasta gamma di specie floreali. È soltanto l'inizio. Conclude Spano: «Vorremmo evitare gli errori che si sono compiuti per l'eolico. Per questo coinvolgiamo costantemente i comuni, chiedendo loro di proporre dei piani d'azione nell'ambito delle rinnovabili. Prima si scelgono le aree produttive, poi si costruiscono gli impianti. Così si evitano gli sprechi e i costi per trasferire l'energia».

lunedì 28 gennaio 2013

Nanotecnologie

fonte genitronsviluppo_com.jpgII mercato mondiale delle nanotecnologie sfiora i mille miliardi di dollari. Un risultato che pareva incredibile nel 1974, quando Norio Taniguchi, dell'università di Tokyo, coniò il termine "nanotech". Sono ormai 170 le società, piccole e grandi, che anche nel nostro Paese si sono lanciate in un comparto del tutto nuovo che crea materiali più leggeri, resistenti ed economici di quelli tradizionali polimerici. Le applicazioni sono infinite: dalle vernici isolanti ai tessuti che non si strappano e non si sporcano, dai nano tubi al carbonio a uno spray che una volta steso su una superficie, la trasforma in pannello fotovoltaico.


Nanoparticelle sono utilizzate nella produzione di cosmetici, nei sistemi di diagnostica medica e nell'elettronica per creare batterie di maggior durata, hard disk di elevatissima capacità e chip microscopici. Per esempio, transistor grandi circa 18 nanometri: una moneta da 1 euro potrebbe contenerne alcuni miliardi. Si stanno inoltre evolvendo metodi avanzati per la somministrazione di farmaci, protesi mediche più resistenti, memorie ram più dense, sistemi di produzione e stoccaggio dell'energia più efficienti. 


L'ultima novità sembra una semplice salvietta umidificata per lavarsi le mani. Ma passata su un vetro, lo rende compatto, idrorepellente e resistente a urti e graffi. Tanto da far diventare superfluo per anni l'uso dei detersivi per pulirlo: basterà sfiorarlo con un panno umido. La salvietta, importata in Italia da un'azienda bergamasca, è imbevuta di una soluzione che reagisce con la catena molecolare della silice contenuta nel vetro. L'applicazione può essere eseguita da chiunque sia interessato a modificare molecolarmente le finestre di casa, il box della doccia o il tergicristallo dell'auto.

giovedì 17 gennaio 2013

Lavavetri

bur.JPGCome si puliscono le finestre del grattacielo più alto del mondo? Beh, con olio di gomito e tanto coraggio. In questo video della BBC un giornalista britannico si unisce alla squadra di pulitori di vetri del Burj Khalifa di Dubai: 828 metri di altezza per 160 piani di vetro e acciaio.


«Abbiamo sempre paura» dice uno degli operai: la torre incute rispetto. Il timore è anche quello di lasciarsi sfuggire di mano uno degli attrezzi di lavoro, che cadendo da quell'altezza potrebbe causare danni ingenti. 


E poi c'è il vento, che a quelle quote può generare vortici così forti da scuotere pericolosamente non solo i pulitori, ma l'intero edificio, come viene spiegato nel video. La forma aerodinamica del Burj Khalifa, tutta curve e spigoli, è stata studiata proprio per ridurre al minimo l'impatto dell'aria sulla struttura. 


«Sembra incredibile che in un edificio così evoluto la pulizia delle finestre sia effettuata ancora a mano» commenta, un po' in affanno ma per nulla spaventato, il giornalista. 


Ma quanto tempo impiega il team a pulire tutte le 24.000 finestre dell'edificio? Circa 3 mesi: quando si è finito è ora di ricominciare da capo.