venerdì 30 novembre 2007

La tragedia del Vajont

398d183a5e83013776eef62d34f968b8.jpg 1959. Nella gola del Vajont si sta costruendo quella che sarà la diga più alta del mondo: 263 metri. Tutti sono convinti che la diga, che ha creato lavoro, porterà turismo e denaro per la presenza del lago artificiale. Quando i dirigenti della società costruttrice scoprono sul fianco del monte Toc una terribile spaccatura, una massa enorme di terreno che potrebbe franare nel lago, decidono di non dire niente e andare avanti. Il geometra Olmo, entusiasta della costruzione, si è fidanzato con Ancilla, una giovane di Longarone e ora, terminata la diga, come tanti altri, deve cambiare casa. Il 4 novembre 1960 un primo pezzo di montagna frana nel lago, sollevando un'onda tremenda. Seguono frenetici consulti tra la società e gli esperti, ma ancora una volta i risultati vengono tenuti segreti. Occorre infatti arrivare al collaudo per poter ottenere i contributi governativi e vendere la diga allo Stato. Invano la giornalista Tina Merlin denuncia che il monte Toc rischia di franare nel lago stesso, provocando una strage. Anche Ancilla, che ha sposato Olmo, cerca di convincerlo a lasciare Longarone. Tutto risulta inutile. Quando, nel settembre 1963, uno scossone provoca un terremoto, i dirigenti della società, impauriti, decidono di procedere allo svuotamento del lago. Troppo tardi. Il 9 ottobre 1963 milioni di metri cubi di montagna scivolano nell'acqua e sollevano un'onda alta 250 metri che devasta la valle e tutti i paesi fino a Longarone. Sono duemila le vittime accertate.

Cosa ci insegna questa tragedia che potremmo definire annunciata?

Che l'opera dell'uomo può essere devastante;

Che una forma di energia "pulita" come l'idroelettrica può essere causa di morte;

Che spesso comunque crea disagio ad un gruppo di persone: si crea un lago dove proma c'erano case;

Che il senso di responsabilità nel compiere la propria professione deve essere altissimo;

il film evidenzia forti sentimenti: di amore, di radicamento nella propria terra ...

è da evidenziare la caparbietòà dellagiornalista Tina Merlin nel portare avanti la sua battaglia solitaria contro tutti e nemmeno tanto appoggiata dai valligiani.

Ci sono tanti spunti di riflessione voi forse potete trovarne altri. 

 

Gahoo Yoogle

8d44d90f6c48099d9228404b510dbc6e.jpgLa rivista per ragazzi Mondoerre ogni mese pubblica una interessante rubrica sull'uso del PC.

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Buona lettura

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giovedì 29 novembre 2007

Petrolio, un futuro in riserva

ff91b9e9744275ab65d7b4bd7c2cc245.jpgSecondo una ricerca di un paio di anni fa
dell’irlandese Colin J. Campbell, geologo
ed ex petroliere, il picco di estrazione
dell’oro nero è stato raggiunto: il mondo
disporrà di petrolio in misura sempre minore
per l’esaurimento dei pozzi in produzione e
l’impossibilità di individuarne dei nuovi. Ne
deriva l’impennata del prezzo del barile, sul
quale gioca molto la speculazione. Lo stesso
Campbell quando il greggio era a 60 dollari
affermava che i costi reali di estrazione non
superavano, nelle condizioni geologiche
peggiori, i 5 dollari a barile. Il resto finiva ...

(salvate e stampate la pagina intera da Avvenire del 06 novembre)Avvenire_Petrolio un futuro in riserva.pdf

mercoledì 7 novembre 2007

Petrolio sempre più su

Il Prezzo del petrolio ormai è arrivato a 98$ al barile.

Ci sarà della speculazione, forse tornerà a scendere, ma le preoccupazioni per il futuro aumentano.

Siamo pronti per una società senza petrolio?d575ca52c7a38278279f0a66c17748b7.jpg