giovedì 10 febbraio 2011

Grafene da Nobel

grafene.gifIl premio Nobel per la fisica quest'anno è andato a due russi, Andre Geim e Konstantin Novoselov, che nel 2004 hanno scoperto un materiale giudicato "impossibile": il grafene.

Si tratta di un foglio di carbonio che ha solo due dimensioni, larghezza e profondità: lo spessore, quasi inesistente, è di un solo atomo. Gli atomi sono disposti a esagono, come le celle di un alveare. Tanto per avere un'idea, occorrono tre milioni di strati di grafene per raggiungere un millimetro di spessore.

A che cosa serve questo materiale trasparente e cento volte più forte dell'acciaio? Essendo un conduttore elettrico e termico eccezionale e avendo una flessibilità straordinaria, potrà avere molti usi. Intanto rimpiazzerà il silicio nell'informatica (sono già in produzione schemi ultrasottili per cellulari e computer), poi si potranno realizzare sensori biologici da impiantare più facilmente nei nostri organismi e batterie più potenti. I nuovi componenti elettronici potranno essere inseriti nei tessuti dei vestiti senza essere danneggiati. E permetteranno di realizzare sofisticate generazioni di touchscreen.

«Il grafene è la plastica del futuro», ha spiegato Geim (52 anni) al comitato Nobel E ha aggiunto: «Difficile immaginare tutte le applicazioni: aerei, sateliti, auto, pannelli solari, tv, la vita intera può essere rivoluzionata».

Lui e Novoselov (36 anni) sono nati in Russsia ma hanno fatto la loro scoperta all'università di Manchester in Inghilterra, dove entrambi  lavorano e vivono.

Sono partiti da un pozzetto di grafite preso da una matita e una striscia di nastro adesivo.

Spiegazioni teoriche sulla possibilità di ottenere il grafene erano apparse addirittura nel 1947 ma nessuno sinora era riuscito a metterle in pratica.
Nel 2000 Geim aveva vinto anche la versione ironica del premio, l'Ig-Nobel assegnato negli Usa alle ricerche più strampalate: era riuscito a far volare una rana in un campo magnetico a dimostrazione che la scienza non è necessario sia noiosa per essere buona.

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