mercoledì 16 febbraio 2011

2011 Anno della Chimica

chimica_colori.jpgLa chimica è l’arte di trasformare la materia e fabbricare materiali e prodotti nuovi, perciò una scienza alla quale tutte le altre sono direttamente e strettamente legate. E si comprende il perché. La chimica studia i 'mattoni' fondamentali della realtà che ci circonda. Delle varie sostanze, naturali e artificiali, organiche e inorganiche, questa disciplina conosce le proprietà, la composizione, il modo di reagire. Il suo è un immenso potere, che però può sfuggire di mano. Accade quando da una reazione chimica in cui sono entrati in gioco ingredienti ben conosciuti salta fuori, del tutto inatteso, un ospite sgradito che può rivelarsi pericoloso per l’uomo e per l’ambiente.

Oggi può ancora accadere, anche se è più difficile. Il 2011 è stato proclamato dall’Onu Anno internazionale della chimica. L’obiettivo è far conoscere tutte le conquiste tecnologiche che si devono a questa scienza e le nuove tendenze che in essa si stanno affermando, tra cui la cosiddetta Green Chemistry o 'chimica verde'. Si vuole eliminare per sempre la possibilità che Chimica diventi sinonimo di 'veleno'. Una chimica pulita, cioè a misura d’uomo, è indispensabile: questa scienza ha un peso straordinario nella vita dell’uomo. Ciò che non esiste già in natura è frutto di una sintesi chimica. Dalla benzina alla plastica, dai prodotti alimentari ai farmaci, dall’edilizia ai computer. Senza la chimica non potremmo mangiare, vestirci, lavorare, curarci, viaggiare, e neanche conoscere le regole che governano la vita. Per rendersi conto del ruolo della chimica, sarebbe fatica improba stilare l’elenco di tutti i settori in cui entra. Si fa prima a individuare quelli in cui è assente (ma ce n’è qualcuno veramente?)

Il 2011, anno dedicato a questa scienza dalle Nazioni Unite, porta in sé un significato forte. Per la diffusione che ha e per la grande esperienza acquisita, toccherà alla chimica affrontare le principali sfide ed emergenze che oggi il mondo si trova davanti. Cresce la domanda di alimenti. I suoli sono aridi e poco fertili. Il capestro energetico frena le attività produttive perché condiziona duramente il prezzo del prodotto finale. Solo la chimica può sperimentare nuove fonti che non creano gas serra, e intanto ridurre i costi dell’energia migliorando l’efficienza e abbassando gli sprechi, Fino al 20% del benzene rilevato nei centri urbani evapora durante le fasi di stoccaggio, trasporto e rifornimento. La chimica può aiutare efficacemente le economie stressate dalle ricorrenti crisi. Offrire alla popolazione dei Paesi in via di sviluppo un modello di alimentazione sana, nutriente e di gusto. Difendere e preservare il patrimonio mondiale di beni culturali. (La minaccia viene da un ambiente inquinato che attenta alla salute delle opere d’arte: quello esterno perché l’acidità atmosferica trasforma in gesso il marmo dei monumenti, quello indoor perché i musei affollati diventano un rischio micidiale per tanti capolavori). E, dal momento che il turismo di massa non può essere fermato, solo la chimica può escogitare rimedi sufficienti. Cento anni dopo il Nobel per la chimica a Marie Curie, le Nazioni Unite, nell’ambito del decennio 2005-2014 dedicato allo sviluppo sostenibile, celebrano questa scienza che ha contribuito notevolmente al benessere materiale dell’umanità. e ora ha il compito di preservare le risorse naturali del Pianeta. La chimica diventa «il tutore della qualità della vita», ruolo che non contraddice la sua funzione conoscitiva, fondamentale per la comprensione del mondo e dell’Universo.

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