giovedì 20 novembre 2014

Il Bosco Verticale di Milano

Il Bosco Verticale di Milano, progettato dall'architetto Stefano Boeri, nel quartiere Porta Nuova, il premio messo in palio ogni anno dal Museo dell'Architettura di Francoforte. Lo rende noto il Politecnico di Milano, dove Boeri è docente di Urban Design. Tra i finalisti del premio internazionale altri grattacieli di Rotterdam, Sydney, Barcellona.
"Il premio che è stato assegnato al Bosco Verticale rappresenta un riconoscimento all'innovazione nell'ambito dell'architettura - ha detto Boeri -. È un invito a pensare all'architettura come un'anticipazione del futuro per ognuno di noi, non solo come l'affermazione di uno stile o di un linguaggio. Il Bosco Verticale è una nuova idea di grattacielo, in cui alberi e umani convivono. È il primo esempio al mondo di una torre che arricchisce di biodiversità vegetale e faunistica la città che lo accoglie".
Il complesso è composto da due torri residenziali di 80 e 112 m di altezza (27 e 19 piani, 113 residenze totali) in grado di ospitare 800 alberi fra i 3 e i 9 metri di altezza, 11.000 fra perenni e tappezzanti, 5.000 arbusti, per un totale di oltre 100 specie diverse.
Il sindaco di Milano ha detto: "Complimenti a Stefano Boeri per l'assegnazione al grattacielo 'Bosco Verticale', da lui progettato. Si tratta di un riconoscimento che premia anche Milano, una città che coniuga la spinta al futuro con la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico esistente".

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