Gli effetti negativi dell'alcol sulla guida sono ben noti.
Esso agisce su diverse funzioni cerebrali (percezione, attenzione,
elaborazione, valutazione ecc.), con effetti diversi e strettamente correlati
alla quantità di alcol presente nel sangue, cioè al tasso alcolemico.
Il tasso alcolemico si misura in grammi di alcol per litro
di sangue; un tasso alcolemico di 1g/litro indica quindi che in ogni litro di
sangue del soggetto è presente 1 grammo di alcol puro.
I primi effetti negativi si cominciano a riscontrare già con
valori di 0,2 g/litro, ad esempio nella capacità di suddividere l'attenzione
tra due o più fonti di informazioni e nell'interazione con la stanchezza; con
un tasso di 0,5 g/litro cominciano ad essere compromessi il campo visivo
laterale, i tempi di reazione, la resistenza all'abbagliamento, il
coordinamento psicomotorio. Con un tasso di 0,8 g/litro i sintomi precedenti si
aggravano e viene compromessa anche la capacità di valutazione delle distanze,
l'attenzione cala in modo notevole, diminuisce la sensibilità alla luce rossa.
Ad un tasso di 1 - 1,2 g/litro i sintomi precedenti si aggravano e compare
l'euforia, la visione laterale è fortemente compromessa, come pure la percezione
delle distanze e della velocità di movimento degli oggetti. A tassi tra l,5 e 2
g/litro tutti i sintomi precedenti sono in misura esagerata, con la completa
sottovalutazione dei pericoli, lo scoordinamento dei movimenti (ad esempio si
accelera invece di frenare), reazioni fortemente rallentate. Tutto questo si
riflette sui rischi di incidente grave.
Ma come si raggiungono questi valori ? In altre parole,
quanto si può bere prima di raggiungere i valori sopra indicati e prima di
risentire effetti negativi?
Supponiamo che si tratti di un soggetto del peso di 70 kg il
quale, a digiuno ed in breve tempo, beve due lattine di birra ad alta
gradazione (7% in volume). Entro mezz'ora i circa 35 g di alcol contenuti nella
birra, assorbiti attraverso tubo digerente, stomaco ed intestino, trasportati
in circolo dal sangue e diffondendosi nei liquidi cellulari, determinano il
valore massimo di alcolemia. In questo caso viene raggiunto il valore di 0,7
g/litro. Tale valore rimane stabile per breve tempo (circa mezz'ora) al suo
valore massimo, poi comincia lentamente a decrescere: l'alcol viene
metabolizzato per la massima parte (circa il 90%) dal fegato, il resto viene
emesso attraverso i polmoni ed i reni. Il ritmo di smaltimento del fegato è
costante e l'alcol risulta completamente eliminato nell'arco di 7 ore.
Nessun commento:
Posta un commento