sabato 12 marzo 2011

Terremoto in Giappone, mai così violento

tsunami-giappone-11-marzo-2011.jpgUna scossa spaventosa per straordinarietà e durata: che lo dicano i giapponesi – abituati a convivere con le frequenti scosse sismiche – rende bene l’idea della potenza del terremoto, 8,9 gradi della scala Richter, che ieri mattina alle sette ha colpito l’intera costa nord orientale del Giappone. La terra ha tremato per un lungo, interminabile minuto: «Sembrava di stare su una nave in mare aperto» ha confidato ai giornalisti Mauro Politi, un ricercatore italiano che da un anno vive e lavora a Tokyo.

La popolazione ha reagito compatta e organizzata, rispettando i piani di evacuazione senza farsi prendere dal panico. Altrove i danni sarebbero stati ben maggiori ma in Giappone ormai da decenni le città sono costruite secondo criteri antisismici, cioè utilizzando materiali e progettando le strutture in modo che resistano ai movimenti tellurici. Nessuna precauzione, però, è bastata a salvare la vita delle oltre mille vittime. Molti sono i morti causati dallo tsunami scatenato dal sisma – con onde alte fino a dieci metri – che si è abbattuto sulla costa di Sendai.

Preoccupante la situazione della centrale nucleare di Fukushima, dove le scosse hanno provocato gravi problemi al sistema di raffreddamento dei reattori, che potrebbe rilasciare dei vapori radioattivi. Nelle ultime ore il governo giapponese ha ordinato l’evacuazione di tremila persone che vivono nella zona prossima alla centrale. Il terremoto di ieri mattina è il più grave mai verificatosi prima d’ora in Giappone e il settimo per gravità nella Storia del pianeta: secondo gli esperti fino a trentamila volte più violento di quello che colpi l’Aquila due anni fa.

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