martedì 22 marzo 2011

Fukushima: il coraggio dei cinquanta

Militari-Fukushima05G1.jpgSono operai, ingegneri, tecnici, impiegati. Cinquanta persone ordinarie che hanno, però, fatto una scelta straordinaria: quella di restare nell’impianto nucleare di Fukushima – danneggiato dallo tsunami che ha causato, nei giorni successivi, quattro esplosioni e due incendi – per fermare la fuga di radioattività. Gli altri 750 lavoratori sono stati evacuati perché il livello di radiazioni era troppo elevato e poteva causare seri danni alla salute. Come il tumore alla tiroide, una ghiandola del collo particolarmente esposta al rischio di contaminazione.

I 50, invece, hanno voluto rimanere e ora combattono da soli contro il tempo per raffreddare il reattore, ed evitare nuovi scoppi o peggio la fusione del suo nucleo da cui si sprigionerebbe un’enorme nube tossica. Ora, stanno cercando di raffreddare il sistema con un idrante spara-acqua. La gente che abita nei dintorni della centrale è terrorizzata: una zona di raggio 80 km intorno all’impianto sono stati evacuati. Le file all’aeroporto sono chilometriche, come le code di auto dirette a Sud.

Chi non può andar via, si è barricato in casa, dopo aver fatto scorte di cibo. Per questo, gli scaffali dei supermercati sono ormai vuoti. Le autorità hanno perfino raccomandato di non stendere i panni all’esterno. Il livello di pericolosità – secondo gli esperti – è tra 5 e 6, su una scala che va da 1 a 7.

L’incidente di Fukushima sarebbe, dunque, il secondo più grave della storia nucleare: solo quello avvenuto nel 1986 alla centrale russa di Chernobyl sarebbe stato peggiore, con un livello di allarme 7.

2 commenti:

  1. Mamma mia , c'è stato un vero e proprio disastro nella centrale di Fukushima ma speriamo che i reattori vengano raffreddati e che tutto vadi bene , soprattuto per la gente che ritrovi i suoi cari.

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  2. k coraggio ragazzi io sarei subito scappata
    lo so sn un 1 fifona
    xrò tovò coloro degli idoli!
    Possono morire x le altre persone sn dei veri eroi secondo me
    e questo tsunami e il terremoto hanno distruto tt poveri

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