Il «pi greco», che appartiene alla categoria di numeri che i matematici chiamano «trascendenti», ha infinite cifre dopo la virgola e da sempre i matematici si sono impegnati a calcolare i suoi decimali non certo con la pretesa di arrivare alla fine, impresa del tutto impossibile, ma per cercare di scoprire in questa lunghissima serie di cifre qualche curiosità.
Nella parte decimale dei cosiddetti «numeri periodici», ad esempio, alcune cifre o gruppi di cifre si ripetono all’infinito, ma qualcosa del genre sembra non succedere ai decimali del «pi greco». Un numero veramente unico nel suo genere. Il calcolo delle cifre decimali, inoltre, viene anche utilizzato per verificare il grado di potenza di un computer, le potenti macchine che consentono oggi di raggiungere risultati un tempo impensabili. Nel 1949 furono calcolate più di duemila cifre decimali del «pi greco», ma già nel 1973 un computer arrivò al milione lavorando quasi un giorno intero. Il miliardo di cifre fu invece superato nell’agosto del 1989 con un IBM.
Gli ultimi dati sulle cifre decimali del «pi greco» hanno dell’incredibile. Alla fine del 2009 l’informatico francese Fabrice Ballard arrivò a calcolare quasi tremila miliardi di decimali facendo lavorare un computer per 121 giorni ma nell’agosto dello scorso anno l’ingegnere giapponese Shigeru Kondo ha raggiunto i cinquemila miliardi di decimali utilizzando un software creato dallo studente americano Alexander Yee. L’impresa è stata riconosciuta dal Guinness dei Primati. Ma Kondo, non soddisfatto della sua fatica, sta già lavorando per raggiungere, entro la prossima estate, i diecimila miliardi di decimali. Questo «pi greco», dunque, è davvero un pozzo senza fondo!
mamma mia k pasticcio il Pi-greco!
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