Tre italiani su quattro sarebbero contro il nucleare. E non solo: il 70% del campione si mostra più agguerrito che mai su questo punto e pronto ad andare a votare al prossimo referendum con lo scopo di manifestare non solo il proprio dissenso ma anche per tentare di arginare la corsa all’atomo e per riaprire il dibattitto sullo sviluppo delle rinnovabili. A rivelarlo, un sondaggio condotto daGnresearch, società internazionale specializzata nell’individuare gli umori dei cittadini di ogni Paese.
Osservando le tabelle, poi, colpisce che a impensierire gli italiani non siano, stranamente, i terribili echi di Fukushima bensì l’impatto negativo che l’atomo potrebbe avere sull’ambiente e sulla salute degli individui in genere. Temutissime, dal 45% del campione, sono le scorie mentre il 29% di esso si dichiara terrorizzato dalla possibilità di un errore umano. Solo l’11% degli intervistati ha ammesso l’ossessione delle conseguenze di un eventuale incidente naturale sulle centrali e mentre il 37% degli stessi ammette di essere disposto a pagare bollette più salate purché l’energia venga prodotta da fonti rinnovabili.
Già noto, poi, ma sempre piuttosto curioso è invece notare come il 20% dei ferventi sostenitori del nucleare, ammetta sì di caldeggiare l’atomo ma mai sul proprio territorio …
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