Bruxelles indica 15 componenti che le aziende dovranno
lasciare sul mercato per 5 anni dalla prima introduzione del relativo modello.
Anche gli aggiornamenti software dovranno essere garantiti per 5 anni. Inoltre
le batterie dovranno resistere a 500 ricariche complete senza scendere sotto
l’83% della loro capacità. Si pensa anche di introdurre un’etichetta ecologica
sull’efficienza energetica, esattamente come quelle degli elettrodomestici, che
dovrà includere la durata e la resistenza della batteria, per esempio alle
cadute o agli urti.
L’UE sostiene che il ciclo di vita dei dispositivi sia
troppo breve e non vengono in sufficiente quantità riparati, riusati o
riciclati, secondo i principi dell’economia circolare. Smartphone e tablet che
non si adegueranno alle regole non potranno più essere venduti nell’Unione
europea. La proposta di direttiva va completare le norme già introdotte sul
caricabatterie universale, che varranno dal 2024 e che hanno suscitato le
critiche soprattutto da Apple.
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