lunedì 15 maggio 2023

L'UE vuole allungare la vita degli smartphone

La Commissione europea ha pubblicato la proposta di direttiva contro l’obsolescenza programmata dei dispositivi elettronici mobili. Le regole valgono per le componenti dei cellulari e dei tablet e mirano ad estendere la vita dei dispositivi da 3 a 5 anni. Le aziende vorrebbero che cambiassimo il nostro smartphone ogni tre anni, li capiamo, ma non è il punto di vista migliore, per noi consumatori e per l’ambiente. Dunque si va verso smartphone più longevi, che consumano meno energia e possono essere riparati, riusati e riciclati.

Bruxelles indica 15 componenti che le aziende dovranno lasciare sul mercato per 5 anni dalla prima introduzione del relativo modello. Anche gli aggiornamenti software dovranno essere garantiti per 5 anni. Inoltre le batterie dovranno resistere a 500 ricariche complete senza scendere sotto l’83% della loro capacità. Si pensa anche di introdurre un’etichetta ecologica sull’efficienza energetica, esattamente come quelle degli elettrodomestici, che dovrà includere la durata e la resistenza della batteria, per esempio alle cadute o agli urti.

L’UE sostiene che il ciclo di vita dei dispositivi sia troppo breve e non vengono in sufficiente quantità riparati, riusati o riciclati, secondo i principi dell’economia circolare. Smartphone e tablet che non si adegueranno alle regole non potranno più essere venduti nell’Unione europea. La proposta di direttiva va completare le norme già introdotte sul caricabatterie universale, che varranno dal 2024 e che hanno suscitato le critiche soprattutto da Apple.

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