Le terre rare - REE (Rare Earth Elements) - sono metalli essenziali per realizzare prodotti di alta tecnologia. Individuarle è un compito impegnativo e la loro estrazione ha un grande impatto ambientale. Per questa ragione, con la crescita della popolazione e l’aumento della domanda di tecnologia sarà necessario trovare delle soluzioni adatte e sostenibile.
La popolazione umana è cresciuta esponenzialmente negli ultimi 100 anni e le previsioni indicano un ulteriore incremento che ci porterà fino a nove o dieci miliardi di esseri umani entro il 2050. Questa crescita è stata accompagnata da un crescente aumento del consumo delle risorse naturali la cui accelerazione maggiore è determinata proprio dal progresso tecnologico. Le nuove tecnologie infatti, sono più performanti ma richiedono anche l’uso di maggiori quantità di risorse tra queste, senz’altro, le terre rare essenziali. Oggi questo monopolio è in mano a nazioni come la Cina.
Ma che cosa sono le terre rare? Sono un gruppo di diciassette elementi chimici completamente sconosciuti alla maggior parte di noi: cerio (Ce), disprosio (Dy), erbio (Er), europio (Eu), gadolinio (Gd), olmio (Ho), lantanio (La), lutezio (Lu), neodimio ( Nd), praseodimio (Pr), promezio (Pm), samario (Sm), scandio (Sc), terbio (Tb), tulio (Tm), itterbio (Yb) e ittrio (Y).
Questi metalli sono essenziali per l’industria tecnologica ed elettronica, poiché vengono utilizzati per realizzare un’ampia gamma di prodotti di largo consumo come televisori, memoria del computer, batterie, telefoni cellulari, generatori di turbine eoliche ecc… Non solo, le terre rare vengono utilizzate anche per la “tecnologia verde”, ovvero per pannelli fotovoltaici e auto elettriche la cui diffusione è prevista in forte crescita nei prossimi anni.
Le riserve mondiali di terre rare si trovano in tutto il mondo, ma sono molto più diffuse in Cina, Stati Uniti, Australia, Myanmar, Madascar. La Cina possiede circa un terzo delle riserve mondiali e detiene il primato della loro produzione raggiungendone quasi il 60%. Dal punto di vista ambientale il problema nell’industria mineraria si riscontra nelle fasi di estrazione e di raffinamento, perché le sostanze subiscono una serie di passaggi che generano consistenti scarti tossici. È stato calcolato che la lavorazione di una tonnellata di questi metalli produce circa 2.000 tonnellate di rifiuti tossici. Ecco perché è di fondamentale importa il riciclo di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, RAEE. In questo modo elementi come le terre rare possono essere riciclati e immessi nel ciclo produttivo senza la necessità di nuove estrazioni dal suolo