mercoledì 28 settembre 2022

I droni per salvare vite umane

Fin dalla loro comparsa i permessi per i volo non sono stati semplici, soprattutto per questioni legate alla privacy e alla sicurezza. Ma oggi la tecnologia dei droni è consolidata e molto presto potranno essere impiegati per scopi nobili, come salvare vite umane.

La potenziale utilità dei 'quadricotteri' in ambito medico, infatti, per il trasporto urgente di plasma, farmaci, dispositivi medici o addirittura organi, ha convinto la Regione Lazio tanto da aprire nuovi finanziamenti in questo campo in accordo con l’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.

Diverse aziende, enti e società si sono già messe al lavoro da tempo per dare sempre più concretezza a quella che qualche anno fa era ancora solo una semplice sfida e che ora è sul punto di essere realizzata. Anche AdR (Aeroporti di Roma) ha avviato la costruzione del primo Vertiporto per i taxi-droni o droni salvavita, con l'intenzione di renderlo operativo già dal 2024 per gli scambi tra Fiumicino e la Capitale.

I droni salvavita hanno la particolarità di poter, in situazioni di emergenza, risparmiare il tempo prezioso che si perderebbe in lunghe code di traffico, aumentando le probabilità di successo nelle operazioni di soccorso. Possono raggiungere i 100 chilometri orari di velocità e avere un’autonomia garantita di 50 chilometri.

Le sacche di sangue o i medicinali possono essere stivati all’interno di particolari scompartimenti e, a fronte di un peso di 10 kg al decollo, possono essere trasportate fino a quattro sacche di sangue.

I droni salvavita difatti, proprio per le loro caratteristiche di immediatezza, nonché per la loro possibilità di raggiungere i luoghi più ostici grazie all’utilizzo della via aerea, potrebbero anche tornare utili in aeree disastrate da catastrofi naturali, come terremoti e alluvioni, ma anche in caso di incendi e incidenti stradali: il loro campo di applicazione sarebbe molto vasto.

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