L’overbooking si verifica quando si vendono più biglietti
aerei di quelli disponibili, tanto da non riuscire a rispettare la prenotazione
di uno o più viaggiatori. Il perché non è di facile intuizione, eppure la
risposta è semplice. L’overbooking tutela da eventuali cancellazioni o
modifiche alle prenotazioni. Non a caso i viaggiatori disdicono spesso, o
rimandano il viaggio all’ultimo momento. Immaginiamo come ciò avvenga su larga
scala. I clienti che prenotano viaggi sono migliaia, e buona parte potrebbe
annullare la partenza. In tutti questi casi l’overbooking copre la perdita con
le prenotazioni in surplus.
L’overbooking è legale. La compagnia tuttavia, deve
rimediare all’inconveniente risarcendo in modo diretto o indiretto lo
sfortunato viaggiatore. L’indennizzo consiste generalmente nella fornitura di
un biglietto per il primo volo disponibile o di una sistemazione di pari
livello.
L’overbooking si previene munendosi di carta fedeltà, diventando
clienti Gold con specifici vantaggi (tra cui l’esclusione dall’overbooking), o
facendo il check-in online subito dopo l’acquisto del biglietto. La Carta dei
diritti del passeggero in vigore dal 2009 riassume le normative italiane e
internazionali in tema di overbooking. Il documento prevede che, in caso di
overbooking, la compagnia aerea debba rimborsare il prezzo del biglietto, o
garantire la partenza con il primo volo disponibile a condizioni comparabili.
L’impresa responsabile deve inoltre offrire l’indennizzo delle spese per pasti
e bevande consumati durante l’attesa, e, se necessario, un’adeguata
sistemazione alberghiera.
Nessun commento:
Posta un commento