Tim in questi anni ha portato la fibra finno agli armadi
posizionati sulle strade: il collegamento tra armadio e casa è rimasto in rame,
quindi molto più lento, un cosiddetto collo di bottiglia. Si parla di FTTC,
Fiber-to-the-cabinet, con fibra fino all’armadio e di FTTH, Fiber-to-the-home,
nel caso della fibra che entra direttamente in casa. Tim, che in passato che l’unico
operatore telefonico (con nome Telecom) si è sempre opposta all’accordo e
quindi in qualche modo alla cessione della sua rete, un tempo l’unica rete
esistente. Ma le autorità in questi anni hanno fatto notevole pressione,
ritenendo che in regime di libera concorrenza la rete non possa essere in mano
ad unico operatore ma debba essere indipendente.
L’idea della rete unica si basa anche sulla necessità di non
duplicare gli investimenti infrastrutturali: l’obiettivo è di concentrare gli
investimenti in un’unica società e in questo modo rendere più efficiente e
capillare la connessione a internet. «C’è bisogno di un’infrastruttura potente
e forte nel Paese per poter arrivare dappertutto e questa infrastruttura non
può essere nelle mani di un solo operatore, deve essere ovviamente al servizio
di tutti e poi gli altri concorreranno», ha detto il ministro per l’Innovazione
tecnologica Vittorio Colao.
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