martedì 6 settembre 2022

Internet: l'Italia va verso la rete unica in fibra ottica

Tim e Open Fiber (le società proprietarie in Italia della rete internet) hanno firmato un accordo per unire le infrastrutture della rete italiana a banda larga con l’obiettivo di creare un’unica società (con Cassa Depositi e Prestiti) per migliorare la qualità delle connessioni internet ultraveloci. In sostanza hanno iniziato il percorso che porterà alla creazione di una rete unica, di cui si discute da anni. Questa operazione ha lo scopo di velocizzare la sostituzione delle vecchie reti con un’unica rete ultraveloce in fibra, considerato che la connessione in Italia è molto più lenta della media europea. Visionando QUESTA MAPPA noterete come la maggior parte dei comuni abbiano una connessione molto lenta.

Tim in questi anni ha portato la fibra finno agli armadi posizionati sulle strade: il collegamento tra armadio e casa è rimasto in rame, quindi molto più lento, un cosiddetto collo di bottiglia. Si parla di FTTC, Fiber-to-the-cabinet, con fibra fino all’armadio e di FTTH, Fiber-to-the-home, nel caso della fibra che entra direttamente in casa. Tim, che in passato che l’unico operatore telefonico (con nome Telecom) si è sempre opposta all’accordo e quindi in qualche modo alla cessione della sua rete, un tempo l’unica rete esistente. Ma le autorità in questi anni hanno fatto notevole pressione, ritenendo che in regime di libera concorrenza la rete non possa essere in mano ad unico operatore ma debba essere indipendente.

L’idea della rete unica si basa anche sulla necessità di non duplicare gli investimenti infrastrutturali: l’obiettivo è di concentrare gli investimenti in un’unica società e in questo modo rendere più efficiente e capillare la connessione a internet. «C’è bisogno di un’infrastruttura potente e forte nel Paese per poter arrivare dappertutto e questa infrastruttura non può essere nelle mani di un solo operatore, deve essere ovviamente al servizio di tutti e poi gli altri concorreranno», ha detto il ministro per l’Innovazione tecnologica Vittorio Colao.


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