lunedì 16 agosto 2021

Gas serra: da dove arrivano?

I gas serra sono quei gas presenti nell’atmosfera che lasciano passare molte delle radiazioni che dal Sole raggiungono la Terra, ma che trattengono parzialmente le radiazioni infrarosse emesse dalla Terra, provocando l’effetto serra. Questo fenomeno è naturale, e regola la temperatura del pianeta permettendo la vita: ma l’attività umana ha causato un innaturale aumento dell’effetto serra, che sta comportando un allarmante aumento delle temperature. Il riscaldamento globale è in buona parte causato dall’aumento dei gas serra nell’atmosfera, causato dalle attività umane. Ma da quali attività?

I gas serra possono essere il risultato di processi naturali, come nel caso del vapore acqueo, o di processi naturali e artificiali, come l’anidride carbonica (CO2) e il metano (CH4), oppure di processi soltanto artificiali. Quello più citato quando si parla di riscaldamento globale, però, è l’anidride carbonica, che rappresenta oltre il 75 per cento delle emissioni causate dall’uomo ed è il principale responsabile dell’aumento della temperatura sul pianeta, un fenomeno ormai provato scientificamente e che secondo l’IPCC, il comitato sul cambiamento climatico dell’ONU, entro il 2030 sarà superiore agli 1,5 °C ritenuti la soglia massima di sicurezza per avere effetti contenuti e gestibili, seppure con grandi spese di denaro e risorse.

Esistono varie stime su quanto i diversi settori delle attività umane contribuiscano, in percentuale, alle emissioni globali di gas serra. Sono valutazioni molto complesse e che possono cambiare a seconda dei parametri considerati. Una delle stime più citate è quella del’IPCC che si basa sui dati del 2010: il 25 per cento deriva dalla produzione di elettricità e calore, dalla combustione di carbone, gas naturali o petrolio; il 24 per cento dall’agricoltura, dall’allevamento e dalla deforestazione; il 21 per cento dall’industria; il 14 per cento dai trasporti; il 6 per cento dal consumo di combustibili fossili per uso residenziale e commerciale; e per il 10 per cento da una serie di altre attività come l’estrazione di combustibili fossili, la raffinazione del petrolio, la sua lavorazione e il suo trasporto.

I trasporti dunque (anche se la quota è in aumento) contribuiscono solo per il 14%, meno di allevamento e agricoltura, e  sono per il 70% su strada e il resto in parti uguali navi e aerei. Su strada sono suddivisi per il 60% auto e per il 40% veicoli commerciali.



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