venerdì 8 maggio 2015

Rendering, cos’è e quali sono i suoi vantaggi

Fino ad alcuni anni fa i cosiddetti “disegni tecnici” dominavano la scena della progettazione, erano lo strumento con cui il progettista (architetto, ingegnere, geometra…) forniva tutte le informazioni necessarie: altezze, quote, distanze dalle strade, volumi, spessori dei muri, superfici vani, etc.
Tuttavia, questi disegni lasciavano ampio spazio all’immaginazione del cliente.
Oggi le cose stanno cambiando.
Grazie alla continua evoluzione nel campo del “computer graphics” siamo in grado di ottenere una serie di vantaggi prima impensabili, sia sul fronte della progettazione stessa che su quello della presentazione del progetto al cliente.
Infatti, grazie all’uso di software di progettazione possiamo ottenere una serie di vantaggi, come ad esempio una precisione millimetrica sia nel calcolo di superfici e volumi che nel computo metrico, e la possibilità di mostrare al cliente viste tridimensionali foto realistiche immediatamente comprensibili e molto fedeli alla realtà.
Con il termine rendering  si definisce un'immagine artificiale molto realistica a partire da un modello tridimensionale elaborato al computer. Il modello geometrico realizzato viene rivestito con colori del tutto uguali ai materiali reali (texture) e illuminato mediante fonti luminose che riproducono quelle naturali o artificiali.
Dopo aver creato un’immagine statica, i fotogrammi possono anche essere visti in sequenza generando una vera e propria animazione: ad esempio è possibile “passeggiare” virtualmente attraverso i vani di una stanza.
Quindi, se una fotografia ha la funzione di illustrare qualcosa che già esiste, un rendering ha lo scopo di illustrare un’idea, un progetto, un modello che ancora non esiste, ma come se esistesse davvero!

Ecco quindi che il rendering fotorealistico diventa fondamentale nell’attività di progettazione architettonica. 

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