Le discariche, da puzzolenti luoghi per l'accumulo dei rifiuti potrebbero presto trasformarsi in impianti ecologici per la produzione di energia. Un team di ricercatori britannici ha recentemente messo a punto un nuovo sistema che consente di recuperare il gas metano prodotto dalla decomposizione dell'immondizia anche in siti molto piccoli, dove fino a oggi questa operazione era considerata impraticabile.
Pattume energetico. Il metano nasce in ambienti privi di ossigeno dalla putrefazione di sostanze organiche e viene estratto dalle discariche attraverso speciali pozzi di aspirazione. Per evitare che insieme al metano venga risucchiata anche aria, tali pozzi sono collocati a grande profondità, in zone ermeticamente isolate. Per questo finora sono state sfruttate soltanto le discariche più grandi, sprecando così le enormi quantità di metano prodotte negli impianti più piccoli. Si calcola che le discariche europee potrebbero generare oltre 94 miliardi di metri cubi di metano all'anno, ma attualmente solo l'1% di questi viene recuperato. Il rimanente viene bruciato per evitare incidenti ma immette nell'atmosfera tonnellate di inquinanti.
Una coperta per i rifiuti. L'idea dello scienziato inglese Viktor Popov è quella di ricoprire le discariche con speciali membrane che isolino il metano dall'aria. Queste particolari coperture sarebbero formate da due strati di argilla semi impermeabile che racchiudono un terzo strato di materiale permeabile.
All'interno dello strato permeabile verrebbe pompata anidride carbonica che, mantenuta a una pressione leggermente superiore a quella atmosferica, creerebbe una barriera che impedirebbe all'aria di entrare in contatto con il metano. Estraendo il metano, l'anidride carbonica verrebbe risucchiata nella discarica attraverso la membrana.
lunedì 18 gennaio 2010
Energia pulita dall'immondizia
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