martedì 1 novembre 2011

7 miliardi

World Population and Oil-anteprima-500x330-504207.jpgIn questi giorni l'umanità tocca la soglia dei 7 miliardi di persone. Mai nella storia eravamo stati così tanti. 


I precedenti record venivano celebrati in tutto il mondo come il grande risultato della modernità, come vittoria della nostra specie, come conferma del predominio e del controllo del pianeta ormai acquisito. Ci si compiaceva della vita più lunga, della fame ormai vinta, almeno da noi, delle guerre e delle pestilenze ricordo lontano. Era tutto un rallegrarsi.


Oggi l'evento è annunciato con un sottofondo di paura, una sottointesa preoccupazione.


Date un'occhiata al grafico e vedrete che il mondo è stato poco popolato fino a non molto tempo fa. Anzi, noterete come la crescita esponenziale della popolazione mondiale (linea blu) è stata resa possibile dalla crescente disponibilità di energia relativamente a basso costo, carbone e soprattutto petrolio (linea rossa).


Ma sappiamo bene che il petrolio a basso costo è ormai agli sgoccioli.


Vediamo anche che i Paesi oggi economicamente più in forma sono quelli che crescita demografica: Cina, India, Brasile. Europa e Stati Uniti sono vecchi, impauriti e in crisi. Pernsano: cosa sarà del nostro futuro?


La sfida è grande ma anche le nostre capacità di invenzione e innovazione.


Certo occorrerà essere capaci di uscire da vecchi schemi, vecchie abitudini, vecchi interessi.


Un mondo nuovo si apre davanti a noi.

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