lunedì 3 febbraio 2025

TikTok e la sospensione negli Stati Uniti: cosa c'è dietro?

Nei giorni scorsi, TikTok ha vissuto momenti di grande incertezza negli Stati Uniti. Il social network è stato inizialmente chiuso su tutto il territorio nazionale, colpendo 170 milioni di utenti. Tuttavia, dopo sole 12 ore, la piattaforma è stata ripristinata. Il principale motivo ufficiale del blocco è legato a preoccupazioni sulla sicurezza nazionale. L'amministrazione statale ha giustificato la decisione sostenendo che TikTok, di proprietà della cinese , potesse rappresentare un rischio per la privacy e i dati sensibili degli utenti americani.

Tuttavia la rapida riapertura, in coincidenza con l’inizio della presidenza Trump suggerisce che la temporanea chiusura possa avere motivazioni politiche ed economiche. Non a caso, il capo di TikTok era presente come ospite d'onore alla cerimonia di insediamento di Trump. Durante il blocco temporaneo i concorrenti di TikTok, come X (ex Twitter), BlueSky, YouTube Shorts e Instagram Reels, hanno cercato di attrarre il pubblico con funzioni simili a quelle di TikTok.

Tik Tok rappresenta un caso unico, essendo la prima piattaforma non statunitense a ottenere un successo globale con oltre 1,5 miliardi di utenti, di cui 170 milioni solo negli Stati Uniti. Questo ha portato il social ad essere al centro di una disputa tra Washington e Pechino, che va oltre la semplice questione tecnologica. Tra le soluzioni proposte, si ipotizza un'acquisto da parte di un'azienda americana, oppure un accordo con un’azienda USA, per garantire una gestione più sicura dei dati degli utenti americani, oppure la chiusura definitiva della piattaforma negli Stati Uniti. 




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