I LNGS sono finanziati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’ente che in Italia coordina e finanzia la ricerca in fisica nuclearee della fi sica delle particelle elementari. L’idea di dotare l’INFN di un grande laboratorio sotterraneo dedicato alla fisica subnucleare nasce nel 1979 grazie al prof. Antonino Zichichi, all’epoca Presidente dell’INFN.
Le opere di scavo per la costruzione delle sale sotterranee hanno avuto inizio nel 1982. I laboratori sono utilizzati come struttura a livello mondiale da scienziati provenienti da 29 paesi diversi; attualmente ne sono presenti 1100 impegnati in circa 15 esperimenti in diverse fasi di realizzazione.
Le strutture sotterranee, tre grandi sale sperimentali, ognuna delle quali misura circa 100 m di lunghezza, 20 m di larghezza e 18 m di altezza e tunnel di servizio sono collocate su un lato di un tunnel autostradale, lungo 10 Km, che attraversa il Gran Sasso.
A causa delle grandi quantità d’acqua presenti all’interno del Gran Sasso, la temperatura naturale è circa 6-7 °C e l’umidità quasi del 100% durante tutto l’anno. Per ottenere una climatizzazione ottimale per le attività che vi si svolgono, le sale sperimentali sono impermeabilizzate e coibentate; la ventilazione, assicurata da una lunga tubazione che corre lungo la galleria autostradale.
La Terra è continuamente colpita dai raggi cosmici, particelle di origine galattica ed extragalattica, che costituiscono disturbo per le apparecchiature che studiano fenomeni estremamente rari o particelle dalle proprietà ancora per lo più sconosciute come i neutrini o le particelle di materia oscura. a. I Laboratori si trovano così immersi in quello che i fisici chiamano ‘silenzio cosmico’: una condizione necessaria per svolgere l’attività scientifica cui sono dedicati.
I 1400 m di roccia che sovrastano i Laboratori costituiscono una copertura tale da ridurre il flusso dei raggi cosmici di un milione di volte; inoltre, la radioattività naturale in galleria è migliaia di volte inferiore rispetto alla superficie grazie alla minima percentuale di Uranio e Torio presente nella roccia di tipo dolomitico che costituisce la montagna del Gran Sasso.
Principali argomenti di ricerca dell’attuale programma sono: la fisica dei neutrini naturalmente prodotti nel Sole e in esplosioni di Supernova, la ricerca di particelle di materia oscura e lo studio di reazioni nucleari di interesse astrofisico e decadimenti rari.
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