Ghiacciaia |
Ma come avveniva la conservazione degli alimenti,
soprattutto quelli freschi, quando non c’era il frigorifero? Beh, innanzitutto
occorre specificare che i cosiddetti alimenti deperibili dovevano essere
assolutamente consumati in giornata o nell’arco delle 48 ore. Non bisogna
dimenticare poi che molti prodotti venivano messi sott’olio, sott’aceto o sotto
sale. Altre metodologie di conservazione del cibo largamente utilizzate erano
l’essicazione, l’affumicatura e la salamoia.
Per quanto riguarda la formazione del ghiaccio,
indispensabile nella produzione di alcuni alimenti come il burro, bisognava
ricorrere alla ghiacciaia. Partiamo dal presupposto che ogni centro abitato si
avvaleva di un grande buco adibito alla raccolta della neve; questo veniva poi
ricoperto con delle fascine in modo da consentire la trasformazione della neve
in ghiaccio. Vi era poi una persona incaricata di supervisionare la ghiacciaia
che aveva il compito di tagliare di volta in volta il ghiaccio che diveniva
necessario, per mezzo di una sega.
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