Secondo un sondaggio un americano su 20, ovvero il 5% della
popolazione, si è trasferito a causa dell'epidemia di Covid-19; nella fascia di
età compresa fra i 20 e i 30 anni la percentuale sale fino all'11%. Possibilità
di lavorare da casa, minori spese di affitto e costo della vita più basso
rispetto alle grandi città hanno spinto molti dipendenti a scegliere il
telelavoro da zone fino ad adesso poco attrattive.
La bassa densità di popolazione, gli ampi spazi aperti e
l'abbondanza di opportunità ricreative sono molto ricercate. Alcuni villaggi
hanno persino stanziato degli incentivi economici per invogliare gli smart
worker a trasferirsi. L'addio a Los Angeles, New York e San Francisco di molti
lavoratori è stato favorito dalla chiusura degli uffici e dall'aumento degli
affitti in queste metropoli. La nuova metodologia di lavoro ibrido ben si
presta a essere messa in atto in villaggi rurali fuori dalle aree più
congestionate. Ma dato che le Zoom town hanno poche abitazioni disponibili e
ora molte richieste, si corre il rischio di alzare i prezzi delle case e
mettere in difficoltà i residenti storici.
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