Hanno tutti in comune la formazione in uno degli Istituti indiani di
tecnologia, le università specializzate soprattutto nella formazione informatica.
Gli IIT sono pubblici e la loro storia risale al 1947, quando era nata la necessità di
organizzare meglio la formazione universitaria in ambito scientifico e
tecnologico nel paese.
Sono oggi presenti in 23 città dell’India e sono considerate
università prestigiose non solo tra gli indiani, ma anche nei paesi occidentali
dove è via via aumentata la domanda di ingegneri elettronici e informatici. La
loro frequenza garantisce grandi
opportunità lavorative e per questo ogni anno milioni di giovani fanno domanda
d’iscrizione con una selezione piuttosto severa (ne entra uno su cento).
Negli IIT, gli appartenenti alle classi più ricche hanno di
solito maggiori opportunità di carriera, ma è comunque vero che la formazione
ricevuta consente a chi parte più svantaggiato di trovare lavoro o di proseguire
gli studi all’estero: gli Stati Uniti sono una delle principali destinazioni
degli studenti delle IIT.
La rapida crescita degli ultimi decenni nel settore
tecnologico negli Stati Uniti ha fatto sì che ci sia un’alta domanda di
ingegneri informatici, che non può essere colmata attingendo unicamente dalle
più importanti università statunitensi. Per questo motivo molte aziende cercano
nuovi impiegati tra gli studenti degli IIT e le finanziano anche.
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