lunedì 21 febbraio 2022

Linus Torvalds

Era il 1991 quando un giovane informatico finlandese di nome Linus Torvalds annunciò a una community di programmatori che stava creando un nuovo sistema operativo aperto, perché insoddisfatto del sistema operativo usato a quel tempo.  “E’ solo un hobby, non sarà mai una cosa seria”, scrisse Torvalds.

Il kernel è un piccolo programma che è alla base di un sistema operativo e ha la funzione di far dialogare  la macchina (tastiera, monitor, mouse, …) con le app.

Il 17 settembre 1991, Torvalds rilasciò la prima kernel (il cuore del sistema operativo) Linux: da allora quel progetto nato come hobby è diventato uno dei sistemi operativi open source più utilizzati, soprattutto tra i programmatori  ma anche in molte aziende. Dopo 30 anni, Linux ne ha fatta di strada: dopo essere rilasciato come software libero, oggi viene utilizzato per PC, server, smartphone e persino per i software per le automobili.

Il grande successo che Linux ha avuto è dovuto soprattutto a due fattori: essere un software open source e il lavoro di una community di sviluppatori, che continuano ad aggiornarlo anno dopo anno. Torvalds scelse infatti di rendere il suo sistema operativo aperto. Con la nascita di Internet e di una nutrita community di sviluppatori, Linux ha potuto crescere e migliorare anno dopo anno.

Pensate che all’inizio, Linux consisteva in appena 10.329 righe di codice e 88 file, includendo una sola app. Le attuali distribuzioni contengono oltre 28 milioni di righe di codice in 69.325 file. Oggi Linux rappresenta un sistema operativo stabile, sicuro e gratuito accessibile a tutti e continuamente aggiornato, che è stato integrato su centinaia di milioni di dispositivi in tutto il mondo. Per finire, anche il cuore (kernel) del  sistema operativo più diffuso sugli smartphone, Android, è derivato da Linux. 


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