venerdì 10 dicembre 2021

Auto con schermi sempre più grandi

Sono ormai molte le auto che al loro interno montano almeno uno schermo sul cruscotto. Quelli che in gergo vengono definiti “sistemi di infotainment” dalla fusione delle parole “information” e “entertainment”, perché offrono appunto un po’ di entrambe le cose. Fino a qualche anno fa i sistemi di infotainment più evoluti erano montati su vetture di fascia alta: oggi stanno arrivando su ogni auto.

Ci sono parecchie ragioni per ritenere questi sistemi distraenti e quindi molto pericolosi. Tuttavia si ritiene che i sistemi di infotainment siano comunque meno peggio dell’uso degli smartphone alla guida: che è vietato, ma piuttosto comune.

Di schermi all’interno delle auto si iniziò a parlare con una certa concretezza intorno al 2010, tre anni dopo l’arrivo sul mercato dei primi iPhone e quando già si stavano diffondendo i sistemi di navigazione satellitare. Già da decenni i volanti, le autoradio e i quadri strumenti delle auto (prima analogici e poi digitali) rappresentavano una relativa distrazione dalla guida. L’arrivo degli schermi sui cruscotti ha segnato però un chiaro peggioramento.

Mancano dati chiari e completi su come e quanto siano usati  i sistemi di infotainment, e su quanto eventualmente siano pericolosi. Mancano anche regole chiare che ne definiscano l’uso: è complicato regolare cosa si possa fare con gli schermi, e quando.

Tutto questo mentre nel futuro (anche senza spingersi in quello ipotetico e di certo non vicino delle auto che si guidano da sole) potrebbero arrivare sempre più sistemi il cui scopo sarà automatizzare vari elementi della guida, di fatto dando agli autisti meno cose da fare e quindi rendendoli più sensibili e disponibili a ogni distrazione.

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