Un evento del genere potrebbe essere causato da una tempesta
magnetica innescata da un'eruzione solare particolarmente potente: ad andare in
crisi potrebbero essere i cavi sottomarini che garantiscono la connettività a
livello globale.
Gli effetti delle tempeste solari sulla rete elettrica e
sulle relative infrastrutture sono noti da tempo: le interferenze
elettromagnetiche innescate dalle eruzioni solari possono compromettere il
funzionamento delle apparecchiature che garantiscono il funzionamento delle
centrali elettriche e dei nodi di distribuzione, lasciando quindi
potenzialmente senza energia intere regioni, o addirittura nazioni.
Eventi di questo tipo sono per fortuna rari: l'ultimo è
stato registrato nel 1989 e ha messo fuori uso una grande centrale elettrica
del Quebec lasciando senza corrente per oltre nove ore tutto il Canada
occidentale. Ma all'epoca la rete Internet non esisteva ancora. Oggi
l'infrastruttura elettrica è molto più sicura rispetto a trent'anni fa ma la
stessa tempesta, ancora oggi, potrebbe mandare in tilt i cavi sottomarini che
trasportano il segnale Internet da un continente all'altro.
Le conseguenze di questo silenzio digitale sarebbero
drammatiche: nessun accesso, non solo al web, ma anche a servizi essenziali,
come quelli finanziari e sanitari, le telecomunicazioni e i servizi di
informazione. Tra l'altro una tempesta solare di queste proporzioni metterebbe
fuori uso anche i satelliti per le telecomunicazioni, che permettono al segnale
Internet di rimbalzare da una parte all'altra della Terra.
Ad oggi non esistono simulazioni che ci permettano di
conoscere in anticipo le conseguenze di un black-out della Rete su scala
planetaria, ma sicuramente non sarebbero né leggere né di breve durata.
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