Quest'anno ricorre il 150° anniversario dell’inaugurazione del Traforo ferroviario del Frejus, che collega il Piemonte con la Savoia. Fortemente voluto dal governo sabaudo e da Camillo Benso di Cavour per collegare finalmente il Piemonte con il resto dell’Europa.
Un’opera faraonica per l’epoca, il tunnel è lungo 12.847 metri, realizzata in appena 13 anni con le innovative tecniche di scavo degli ingegneri Sommelier, Grandis e Grattoni. Il tunnel rappresentò la prima grande opera di valico delle Alpi.
I lavori iniziarono nel 1857, con grande entusiasmo di Cavour (che tuttavia non ne vedrà il completamento, infatti morirà pochi mesi dopo l’unificazione d’Italia nel 1861). Interamente a doppio binario, l’opera ha subito diversi rimaneggiamenti, per adattarsi alle crescenti esigenze del trasporto ferroviario sempre in evoluzione.
Dopo l’iniziale esercizio con trazione a vapore (con non poche difficoltà, vista la necessità di ventilazione del tunnel e la scarsa potenza delle locomotive sulle ripide pendenze della linea), dal 1915 il tunnel fu elettrificato in corrente alternata, con sensibili miglioramenti nell’esercizio della linea Torino – Modane. Dopo i danneggiamenti della Seconda Guerra Mondiale, nel 1961 venne rifatta l'elettrificazione in corrente continua.
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