Un gruppo di 150 francesi per mesi hanno discusso di una serie di proposte per limitare gli effetti del riscaldamento climatico. la nuova disposizione è passata sabato, in tarda serata, all’Assemblea nazionale, con molte polemiche visto che la Francia è anche il Paese di Airbus, il colosso che produce aerei e che ha sede a Tolosa.
Sì, per tanti non bisognava infierire in questo momento sul settore aereo, afflitto da difficoltà immani a causa del Covid, senza contare i problemi di Air France, la compagnia nazionale, che a più riprese, anche di recente, ha ricevuto prestiti e aiuti pubblici per salvarsi.
La nuova legge francese, che cerca di combattere il riscaldamento climatico, prevede altre misure ecologiche concrete, come la proibizione dei piccoli aerei pubblicitari, visibili d’estate dalla spiagge. Poi, per limitare il packaging, s’imporrà agli esercizi commerciali con più di 400 metri quadrati a disposizione di adibire il 20% della superficie al «comprare sfuso»: è una piccola rivoluzione da applicare da qui al 2030.
Sarà anche vietato inserire i dépliant commerciali nelle cassette delle lettere (a parte se il proprietario vi metterà di propria volontà un adesivo con scritto sopra «oui pub», «sì alla pubblicità»). E ogni vestito commercializzato in Francia dovrà presentare un’etichetta che indichi in sintesi quale sia il suo impatto ambientale. La nuova legge ha pure l’obiettivo di facilitare la riparazione degli oggetti di uso corrente ed evitare una immediata sostituzione.
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