martedì 27 ottobre 2020

Perché studiare?

Lo studio “a memoria”, ossia “a pappagallino” funziona per esercitare la memoria, appunto. Ma ha un grande limite: “stacca” una parte del cervello (quella che serve a capire) e la mette a riposo. Il risultato è che, di un testo imparato a memoria, si comprende davvero ben poco. Quindi, per esempio, se il prof entra nel dettaglio e chiede “Sì, ma cosa significa?”, il rischio è quello di non aprire bocca.

Si può fare a meno dello studio? No: per capirlo dovete abbandonare per un momento l'aula, il banco, lo zaino, le verifiche e i problemi di matematica. E provare a guardare più lontano, a qualcosa di molto più grande. L'uomo è riuscito a evolvere, a passare dall'uso della ruota all'arrivo sul pianeta Marte perché ha elaborato le informazioni che possedeva; le ha trascritte (non appena ha imparato a farlo); le ha catalogate.

Secoli dopo secoli, queste informazioni sono diventate sempre di più. Le biblioteche hanno avuto il compito di trattenerle come tesori preziosi, e poi di condividerle. Oggi queste “informazioni” sono a disposizione di tutti: gli studenti, nel loro primo percorso di studi, apprendono “i fondamentali” di ogni materia. Questi dati – la storia della letteratura, dei fatti, la geografia, la matematica, le lingue – se ci pensate bene, vi permettono di diventare protagonisti del mondo. Per esempio, vi fanno capire in quale continente vivete; quale forma di governo regola il vostro Paese; quali battaglie sono state combattute perché tutte le persone fossero finalmente libere.

Quando, poi, si tratterà di decidere quale scuola superiore frequentare, il mondo della conoscenza si aprirà ancora di più: a questo punto sarete voi a scegliere, tra tutte le “materie” che avete incontrato, quella che più vi incuriosisce o vi interessa. Il medico, l'ingegnere, l'insegnante, il giornalista, l'agricoltore: ogni professione richiede una formazione specifica, anche questa risultato di decenni di stratificazioni di conoscenze, che oggi vengono rese disponibili nella loro forma più aggiornata.

Lo studio, in pratica, vissuto da piccoli, da adulti, da anziani, ha sempre la stessa funzione: fornisce gli strumenti per capire la realtà, presente e passata.

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