Lo stabilimento ferroviario di Savigliano (CN) oggi Alstom, multinazionale francese presente in tutto il mondo, un tempo Fiat Ferroviaria, lavora al treno a idrogeno da anni. Si tratta del «Coradia iLint», convoglio alimentato a celle a combustibile a idrogeno, che ha già percorso oltre 180 mila chilometri sulle strade ferrate di Germania e Olanda in oltre un anno e mezzo di sperimentazione.
Perchè un treno a idrogeno? Perchè un grossa percentuale delle ferrovie minori non è elettrificata e quindi vi transitano convogli trainati da locomori diesel, con i relativi problemi di inquinamento ambientale.
Come funziona un treno a idrogeno? Le celle a combustibile, alimentate dall'idrogeno, a emissioni zero, producono elettricità e quindi il treno diventa nuovamente elettrico come tutti gli altri.
I test sono ormai terminati e il treno è pronto ad entrare in produzione. Lo stabilimento di Savigliano potrà produrne quaranta destinati a due land (regioni) tedeschi, dove andranno a sostituire i locomotori diesel.
Il «Coradia iLint» può trasportare fino a 320 passeggeri. È il primo treno passeggeri regionale al mondo ad entrare in servizio con una dotazione di celle a combustibile per convertire idrogeno e ossigeno in elettricità, eliminando così le emissioni inquinanti legate alla propulsione.
Il treno è silenzioso e la sua unica emissione è vapore acqueo. Ha un'autonomia di circa mille chilometri. Lo sviluppo della propulsione è un progetto Alstom degli stabilimenti tedeschi e francesi, ma lo scheletro del Coradia è saviglianese.
Germania e Francia sono molto interessate al suo sviluppo, perché oltre il quaranta per cento delle loro linee non è elettrificato. Ma anche in Italia, e soprattutto in Piemonte, dove il reticolato ferroviario regionale è piuttosto sviluppato, l'interesse è alto, visto che il 33 per cento delle tratte funziona con locomotori diesel. I primi Coradia potrebbero entrare in servizio nei Land del Nord della Germania nel 2022.
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