venerdì 11 luglio 2014

Chi ha inventato il catarifrangente?

Agli inizi del Novecento la guida notturna era un'esperienza per persone davvero coraggiose: il buio era fitto e i fari delle auto erano il più delle volte troppo deboli, capaci appena di rischiarare la strada. All'epoca, inoltre, non c'erano segnali che indicassero o delimitassero la carreggiata.
Percy Shaw, dopo una giornata di duro lavoro, era solito andare a prendere una birra all'Old Dolphin di Queensbury, un villaggio situato sulle colline dello Yorkshire, in Inghilterra, per poi tornare a casa a Boothtown, giù a valle. La strada era molto tortuosa e per mantenere la direzione Shaw, come tutti gli altri automobilisti, si affidava al riflesso dei fari della sua auto contro le rotaie del tram che univa i due paesi, ma qualche tempo dopo la linea tramviaria venne rimossa.
Una notte del 1933, mentre Shaw cercava di tornare a casa dopo la consueta serata al pub, avventurandosi in auto lungo la strada completamente buia fu incuriosito da un riflesso fulmineo ai bordi della carreggiata. Si fermò. Ad attirare la sua attenzione erano stati gli occhi di un gatto che aveva attraversato la strada. Ma soprattutto Shaw si accorse che si trovava completamente contromano e che se non si fosse fermato sarebbe sicuramente finito nella scarpata che costeggiava la via.
Essendo proprietario di una ditta che si occupava di pavimentazioni stradali, si mise subito al lavoro per trovare una soluzione al problema della guida notturna. Brevettò una borchia da incastrare con un supporto di ferro nella strada, con due lenti riflettenti la luce montate su un alloggiamento in gomma e nel 1935 per produrre la sua invenzione aprì una fabbrica tuttora esistente.
Queste borchie, chiamate Catseye, "occhio di gatto", in ricordo dell'episodio che ispirò l'inventore nella sua avventura imprenditoriale, venivano posizionate a intervalli regolari al centro della carreggiata, per indicare il percorso semplicemente riflettendo la luce dei fari delle auto.
Il prodotto ebbe un enorme successo e ne furono venduti milioni di pezzi, facendo la fortuna di Shaw, che nel 1965 ricevette dalla Regina Elisabetta II il titolo di Ufficiale dell'ordine dell'impero Britannico. Nonostante il successo Shaw condusse sempre una vita semplice, investendo tutti i guadagni nell'azienda e concedendosi come unico lusso due splendide RolIs Royce.

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