La porta del negozio aperta anche quando l'impianto di riscaldamento è in funzione. Una cattiva abitudine che, a quanto pare, è abbastanza diffusa tra i commercianti italiani. L'allarme arriva da Legambiente, che bacchetta i “negozianti spreconi”, colpevoli di tenere le porte aperte per invogliare i clienti ad entrare. Uno spreco di energia che si ripercuote non solo sull'ambiente e sul clima, ma anche, secondo gli ambientalisti, sulle tasche dei cittadini. «I negozi spreconi oltre che i polmoni penalizzano anche il portafogli – ha dichiarato Andrea Poggio, vicedirettore dell'associazione – Tutta l'energia sprecata da questi negozi ce la faranno pagare sul prezzo di vendita della merce: quindi tenere le porte aperte è un pessimo segnale verso l'acquirente oltre che un danno per la salute».
La denuncia di Legambiente si ispira alla campagna “Closethedoor”, lanciata in Inghilterra proprio per sensibilizzare i commercianti contro lo spreco di energia. I negozi britannici che aderiscono all'iniziativa possono esporre un adesivo sulla porta chiusa, in cui si spiega ai clienti che si tratta di un accorgimento per risparmiare energia. La campagna “Closethedoor” ha già dato risultati incoraggianti. Secondo una ricerca della Cambridge University, infatti, nei negozi inglesi che tengono la porta chiusa quando il riscaldamento è in funzione c'è stata una riduzione del consumo energetico fino al 50%. Complessivamente, i commercianti virtuosi permettono di evitare ogni anno l'emissione in atmosfera di 10 tonnellate di CO2, equivalenti a 3 voli di andata e ritorno da Londra a Hong Kong.
In attesa che anche in Italia venga lanciata una iniziativa simile, Legambiente ha pubblicato le foto dei negozi spreconi e le notizie sulla campagna sul sito www.vivinconstile.org. L'associazione invita anche i cittadini a inviare altre foto di “negozi spreconi” all'indirizzo viviconstile@legambiente.org. (Foto Legambiente)
martedì 25 gennaio 2011
NEGOZI SPRECONI, CHIUDETE QUELLA PORTA!
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