lunedì 15 settembre 2008

Grande Fiera d'Estate, il presidente Costa parla di energia

1375081234.jpgIn occasione dell'inaugurazione della 33° Grande Fiera d'Estate di Cuneo è intervenuto anche il presidente della Provincia, Raffaele Costa che ha colto l'occasione per approfondire i temi legati all'ambiente ed energia, in particolare alle energie alternative, derivanti da fonti cosiddette sostenibili.

”L’Unione europea – ha detto Costa - sta dicendo agli Stati membri, ai cittadini e alle aziende di casa nostra, a tutti noi, che entro il 2020 bisognerà fare tre cose: aumentare fino al 20% la produzione di energia da fonti rinnovabili; ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica in atmosfera e, da ultimo, avere un beneficio di un ulteriore 20% dal risparmio energetico. Un triplice obiettivo ambizioso, che chiama in causa tutti, attività produttive e istituzioni.

La Provincia di Cuneo – ha precisato Costa - approverà entro l’anno in corso il Piano energetico provinciale: lo farà, ovviamente, non senza averne condiviso linee guida e prospettive con tutte le associazioni di categoria. Nel frattempo, molto lavoro è stato fatto, molto lavoro si sta facendo proprio per avere una fotografia della situazione nel suo complesso e nella sua dinamica”. La situazione presenta aspetti critici, come evidenziato poche settimane fa in occasione dell’Assemblea Annuale di Confindustria Cuneo.

Il consumo energetico annuale della Granda è stato nel 2006 pari a 4.788 gigawattora. Erano 3.203 ancora nel 1995: + 80% in undici anni, secondo un trend che trova riscontro anche nelle dinamiche nazionali. Il consumo procapite dei cuneesi è peraltro sensibilmente più alto: 8.500 kilowattora/anno a fronte 5.800 della media nazionale, segno inequivocabile di una notevole vivacità economica. In effetti, l’industria pesa per il 71% sul totale dei consumi, mentre l’agricoltura supera di poco il 3%, il terziario si ferma al 13%, la medesima percentuale sulla quale si attestano le utenze domestiche.

In base a dati forniti da Terna SpA, la produzione di energia del Cuneese, perlopiù mediante impianti di cogenerazione e idroelettrico, copre appena il 66% dei fabbisogni. Il restante 34 dipende dall’importazione di energia prodotta altrove, perlopiù in Francia.  “Molte risposte – ha aggiunto Costa - devono venire da un nuovo piano energetico nazionale, al quale il Governo sta lavorando e che dovrà farsi carico di scelte importanti. Come Provincia, il nostro Piano Energetico farà propri gli obiettivi comunitari: maggiore sfruttamento delle fonti rinnovabili, riduzione dei consumi energetici, riduzione delle emissioni inquinanti. Per quanto riguarda l’energia termica e quella derivante da biomasse, il dato da cui parte la Granda sulle rinnovabili è tutt’altro che trascurabile: oltre il 17% dell’energia prodotta deriva da fonti rinnovabili, a un passo dall’obiettivo citato dell’Unione europea, una situazione lusinghiera rispetto alla situazione nazionale”.

Altri dati incoraggianti: il fotovoltaico sta avendo una grande impennata: nel 2006 la produzione elettrica da fotovoltaico non arrivava ad una potenza di picco complessiva di 500 kilowattora, nel 2007 superava i 1.500 (più 400 per cento) e per il 2008 supererà i 2.500.

2 commenti:

  1. Fa piacere sentire che i panneli fotofoltaici gli stanno usando in molti....non sapevo che erano così popolari...meglio così...

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  2. adesso il fotovoltaico é diventato un po' una moda, però ad esempio sono altrettanto importanti il risparmio energetico e il teleriscaldamento come abbiamo qui a Verzuolo

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