martedì 11 ottobre 2011

Un sogno al carbonio

pistorius19-703287.jpgFino a un anno d'età, per rincorrere gli altri bambini Haflidi strisciava carponi come Pisellino di Braccio di Ferro. Lui rideva, mentre la sua giovane mamma di nascosto piangeva, perché il bambino era nato senza gambe e lei sapeva che non avrebbe mai potuto correre felice come gli altri per i prati verdi della loro Islanda.


Poi un giorno, i genitori di Haflidi - che oggi ha sei anni - vedono alla tv la storia di Oscar Pistorius, il grande atleta sudafricano, al quale furono amputate le gambe da bambino. Era come se, dal video, Oscar si rivolgesse esclusivamente a quel papa e a quella mamma disperati, quando ripeteva: «Grazie a queste due protesi, ho praticato tutti gli sport e corro talmente veloce che sono diventato un campione paralimpico dei 100 dei 200 e i 400 piani». La mamma di Haflidi quel giorno pianse sì, ma di gioia, prese in braccio il suo piccolo e gli promise: «Presto anche tu correrai come Pistorius».


Promessa mantenuta. Con quelle protesi, simili a quelle di Oscar, ora Haflidi non smette di correre. Si ferma solo quando alla tv trasmettono le gare di Pistorius, il quale bacchetta tutti quelli che non hanno vissuto l'esperienza del papa e della mamma di Haflidi: «Spesso,quando ho i pantaloncini corti, i bambini mi fissano. I genitori li sgridano di nascosto, invece di spiegare loro la mia condizione». La condizione di chi oggi, grazie alla tecnologia, anche senza gambe non si deve accontentare di sognare di correre.

lunedì 10 ottobre 2011

Facebook, i miei dati in 1200 pagine

facebook-privacy.jpgE’ un povero illuso chi pensa di aprire pagine su Facebook, scambiare foto e notizie personali e riuscire contemporaneamente a custodire la propria privacy. Nulla di ciò che pubblichiamo su internet va perduto.Tutto può essere utilizzato e diffuso a nostra insaputa.


Se ancora si volesse una prova di ciò basterebbe la storia di Max Schrems, studente austriaco di 23 anni, che ha chiesto a Facebook di poter visionare - per una ricerca - i dati registrati sul proprio conto. Il risultato è stato impressionante, anzi spaventoso: Max si è visto recapitare un CD con 1200 pagine di dati. Ovvero tutto quanto era stato pubblicato su di lui nel giro di tre anni, perché l'archivio di Facebook non cancella nulla.


Lo studente ha presentato 22 denunce al Garante della privacy contro Facebook ma non ha cancellato il profilo sul social network. Pubblicizzando il proprio caso, ha detto, vuole mettere in guardia i navigatori ingenui e diventare il paladino della trasparenza della Rete dalla parte degli utenti.

giovedì 6 ottobre 2011

Steve Jobs

steve-jobs.pngDopo lunga malattia il fondatore della Apple e inventore di ipod, iphone, ipad, è morto fra la sua famiglia nella notte scorsa.


Voglio riicordarlo con alcuni brani del discorso che fece all'Università di Stanford il 12 giugno 2005 in occasione della consegna dei diplomi di laurea.


Dovete trovare ciò che amate. E questo è tanto vero per il vostro lavoro quanto per chi vi ama. Il lavoro riempirà gran parte della vostra vita e l'unico modo per essere veramente soddisfatti e quello di fare quello che pensate sia il lavoro migliore. E l'unico modo per fare il lavoro migliore e quello di amare quello che fate. Se non lo avete ancora trovato, continuate a cercare. Non vi fermate. Come tutti gli affari di cuore, lo saprete quando lo troverete. E, come nelle migliori relazioni, diventerà sempre migliore al passare degli anni. Quindi, continuate a cercarlo fino a quando non l'avrete trovato. Non fermatevi.


Nessuno vuole morire. Neanche chi vuole andare in paradiso vuole morire per arrivarci. E nonostante tutto, la morte è la destinazione che condividiamo. Nessuno vi è mai sfuggito. E così dovrebbe essere perchè la Morte è probabilmente l'unica, migliore invenzione della Vita. E' l'agente di cambiamento della Vita. Elimina il vecchio per far spazio al nuovo. Proprio adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo distante da oggi, diventerete gradualmente il vecchio che deve essere eliminato. Mi dispiace essere così drammatico, ma questa è la verità. Il vostro tempo è limitato, quindi non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi - che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altri. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui lasci affogare la vostra voce interiore. E, cosa più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore ed il vostro intuito. Loro sanno già quello che voi volete veramente diventare. Tutto il resto è secondario.


 


 

domenica 2 ottobre 2011

Chi ha paura dell'istruzione tecnica?

giovani.jpgNegli ultimi anni si registra la tendenza manifestata da studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado ad iscriversi in prevalenza ai licei, con prevalenza dello scientifico. Gli Istituti tecnici perdono terreno e ancor più gli Istituti professionali. Nello stesso tempo allarmano sempre di più l'aumento della disoccupazione giovanile e la percentuale di giovani che - scoraggiati - hanno rinunciato a studiare ma anche a cercare lavoro. 


Ora alcuni segnali sembra che arrivino dalle istituzioni. Il Ministero dell'Istruzione intende dare nuovo impulso agli istituti tecnici, mentre il Ministro del Lavoro intende ripensare la legge sull'apprendistato per integrare meglio studio e lavoro.


Si tratta anche di ripensare l'orientamento dei giovani che devono intraprendere un nuovo ciclo di studi per colmare in qualche misura il divario tra l'offerta formativa e i fabbisogni lavorativi e professionali scoperti. Certo, non è agevole ridimensionare la diffidenza che le famiglie manifestano verso i percorsi dell'istruzione tecnica e professionale da proporre ai propri figli.


In altri paesi le cose non stanno così. E' assai noto l'esempio che si menziona ricorrentemente delle Fachochschulen tedesche, ma anche in Francia (con le Sezioni di tecnici superiori), in Svezia ( con i corsi AVE, Advanced Voca-tional Education), nella stessa Confederazione Elvetica sono apprezzati convenientemente e valorizzati percorsi d'istruzione tecnica e professionale ai quali viene riconosciuta, come a quelli di formazione generale, dignità non solo giuridica e formativa.


Una cultura tecnica non deve necessariamente essere priva di sapere, che ne è il presupposto per promuoverne il successo e il continuo avanzamento sul terreno dell'ideazione, della progettualità, così come della capacità di risolvere i problemi. E' così difficile riconoscere che una cultura è degna di questo nome anche quando consente all'uomo di nutrire il proprio spirito attraverso la scien¬za, la tecnica e la tecnologia e non soltanto con le lettere e la filosofia?

venerdì 30 settembre 2011

L’Italia tra 150 anni

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Vi ricordate il Concorso “L’Italia tra 150 anni” lanciato da Google lo scorso anno scolastico?


Si è conclusa la competizione nel corso della quale migliaia di studenti delle scuole italiane si sono impegnati a riflettere sul significato dell’Unità d’Italia e sul futuro del nostro Paese.


Sono stati inviati più di 5000 Doodle - versioni personalizzate del logo di Google - che sono stati sottoposti ad una durissima selezione, prima ad opera di una giuria interna di Google, poi di una giuria ufficiale composta da personaggi d’eccezione fra cui Lorenzo Jovanotti. Ecco i tre vincitori. 


Per la scuola primaria, Avanti con energia, Scuola Primaria Borgo Rosselli, Porto San Giorgio


Per la secondaria di primo grado, W i nuovi simboli, Istituto Comprensivo A. Gramsci, Aprilia


Per la secondaaria di secondo grado, I Miti continuano, Liceo Artistico Statale P. Petrocchi, Pistoia


Il vincitore assoluto è il Doodle “Avanti con energia!” Questo Doodle è esposto oggi sulla home page di Google.it.


Tantissime le tematiche emerse riflettendo sul futuro del nostro Paese. In particolare, quelle più ricorrenti sono state: l’integrazione razziale, l’importanza dell’ambiente e l’utilizzo di energia pulita, la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano e infine il ruolo di spicco che l’Italia dovrà conquistare in Europa.


Auguriamoci che gli spunti di riflessione forniti dagli studenti italiani possano realmente ispirare i prossimi 150 anni del nostro Paese.

martedì 27 settembre 2011

Google compie 13 anni

Googles_13th_Birthday-2011-hp.jpgVi sembra - come a me - che Google esista da sempre? E no!  Il più grande motore di ricerca al mondo, festeggia solamente il suo tredicesimo compleanno. E' un giovanotto.


Tutto è iniziato con un investimento relativamente modesto di 100.000 dollari, e dopo poco tempo ha cambiato il modo di navigare su internet, il modo di cercare e trovare le pagine web, rivoluzionando il mondo. Una volta si usava Yahoo o Altavista come motori di ricerca principali. Ma il debutto di Google in questo giorno nel 1998, ha cambiato il World Wide Web per sempre.


Il 4 settembre del 1998, Larry Page e Sergey Brin hanno presentato la società Google Inc per ricevere un assegno da 100.000 dollari da un investitore.


Tutto è nato all’Università di Standford, quando Page e Brin dopo aver sviluppato la teoria del motore di ricerca basato sulle analisi matematiche delle relazioni tra i siti web crearono un servizio di ricerca denominato BackRub nel gennaio del 1996.


Poco tempo dopo i due ragazzi rivalutarono il nome e il logo a favore di Google, un gioco sulla figura matematica, “googol”, che rappresentava il numero 1 seguito da 100 zeri. Il nome incarna la missione di creare una quantità infinita di risorse web. Ed è quello che hanno fatto.Da quel momento, Google è diventato un nome di famiglia con miliardi di richieste in tutto il mondo, e altrettanti dollari di guadagno.


Ma Google non è solo un motore di ricerca è un browser (Chrome), è due sistemi operativi (Android e Chrome OS), è un servizio di pubblicità (Adwords e Adsense), è un social network (Google+), è… Tutti questi servizi sono di Google è mostrano la sua grandezza che è in quasi tutto nel WWW. Così, buon compleanno, Google.


Che Internet sarebbe senza Google?

sabato 24 settembre 2011

Idraulico, infermiere, estetista, lavoro assicurato

sos_idraulico2.jpgTrovare un lavoro, e più ancora un lavoro fìsso, è di questi tempi e per molte persone un vero rompicapo. Il mercato del lavoro è davvero una piazza strana. Prendete per esempio gli idraulici, gli infermieri, i parrucchieri o le estetiste: per questi lavoratori la domanda supera l'offerta. Significa che pochi giovani intraprendono questi mestieri ricercati invece dal mercato, dove il posto sarebbe assicurato. Le imprese di costruzioni possono impiegare anche un anno nella ricerca di idraulici e carpentieri.


Negli ospedali gli infermieri scarseggiano mentre molte aziende pagherebbero a peso d'oro progettisti meccanici e metalmeccanici, pare introvabili.Avrebbero ottime possibilità di impiegarsi anche i farmacisti, gli addetti al ricevimento dei clienti e gli operatori di mensa, i tornitori e gli autisti di pullman.


La mappa dei lavoratori introvabili è il risultato di una ricerca che il sistema informativo delle Camere di commercio, industria e artigianato hanno compiuto con il Ministero del Lavoro. Dobbiamo tenerne conto quando si decide cosa fare da grandi.