domenica 2 ottobre 2011

Chi ha paura dell'istruzione tecnica?

giovani.jpgNegli ultimi anni si registra la tendenza manifestata da studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado ad iscriversi in prevalenza ai licei, con prevalenza dello scientifico. Gli Istituti tecnici perdono terreno e ancor più gli Istituti professionali. Nello stesso tempo allarmano sempre di più l'aumento della disoccupazione giovanile e la percentuale di giovani che - scoraggiati - hanno rinunciato a studiare ma anche a cercare lavoro. 


Ora alcuni segnali sembra che arrivino dalle istituzioni. Il Ministero dell'Istruzione intende dare nuovo impulso agli istituti tecnici, mentre il Ministro del Lavoro intende ripensare la legge sull'apprendistato per integrare meglio studio e lavoro.


Si tratta anche di ripensare l'orientamento dei giovani che devono intraprendere un nuovo ciclo di studi per colmare in qualche misura il divario tra l'offerta formativa e i fabbisogni lavorativi e professionali scoperti. Certo, non è agevole ridimensionare la diffidenza che le famiglie manifestano verso i percorsi dell'istruzione tecnica e professionale da proporre ai propri figli.


In altri paesi le cose non stanno così. E' assai noto l'esempio che si menziona ricorrentemente delle Fachochschulen tedesche, ma anche in Francia (con le Sezioni di tecnici superiori), in Svezia ( con i corsi AVE, Advanced Voca-tional Education), nella stessa Confederazione Elvetica sono apprezzati convenientemente e valorizzati percorsi d'istruzione tecnica e professionale ai quali viene riconosciuta, come a quelli di formazione generale, dignità non solo giuridica e formativa.


Una cultura tecnica non deve necessariamente essere priva di sapere, che ne è il presupposto per promuoverne il successo e il continuo avanzamento sul terreno dell'ideazione, della progettualità, così come della capacità di risolvere i problemi. E' così difficile riconoscere che una cultura è degna di questo nome anche quando consente all'uomo di nutrire il proprio spirito attraverso la scien¬za, la tecnica e la tecnologia e non soltanto con le lettere e la filosofia?

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