Secondo un
professore Olandese entro il 2027 i datacenter che supportano l'IA potrebbero
avere un consumo pari a nazioni come l’Argentina o i Paesi Bassi. Questo
elevato consumo è dovuto alla potenza dei server necessari per alimentare l’IA.
Attualmente, l'industria dell'IA è principalmente autoregolamentata, non ci
sono limiti di consumo stabiliti dalle autorità, ma esistono incentivi per ridurre i costi
energetici tramite l'innovazione.
Un ulteriore
problema è il consumo di acqua per raffreddare i datacenter: Microsoft, ad
esempio, ha aumentato il consumo di acqua del 34% tra il 2021 e il 2022. Questi
problemi di consumo di risorse energetiche e idriche dell'IA sono destinati a
crescere.
Intanto
qualche proposta per ridurre i consumi sta venendo fuori. Per esempio l’uso di
hardware che limiti la potenza oppure strumenti che nei momenti critici di
maggiore consumo interrompano l’addestramento dei sistemi di IA, senza
comprometterne le prestazioni. Oppure ridurre la velocità di risposta dell’AI
in cambio di un minore consumo.
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