Nel 1500 Ferdinando Magellano aveva appena circumnavigato
per la prima volta il globo dall'Atlantico al Pacifico, che già, alla corte di
Carlo V di Spagna, nel 1523, circolava un'idea: realizzare un canale in America
Centrale per collegare i due oceani, tracciando una via più breve e sicura
verso le ricche Isole delle Spezie e le Indie. Ma solo più di tre secoli dopo,
nel 1881, Ferdinand de Lesseps, costruttore del Canale di Suez, iniziò gli scavi
su incarico della Francia. Ad inizio ‘900 fu il presidente Usa Theodore
Roosevelt a rispolverare il progetto, attratto dai notevolissimi vantaggi
economici derivanti da canale.
Ma come funziona? Il canale artificiale corre ad una quota
di 26 metri più elevata rispetto al livello dei due oceani. La zona attraversata
raggiungeva i 160 m di altitudine: per ridurre il dislivello prima a 50 m e poi
a 26, vennero asportati quasi 80 milioni di metri cubi di roccia (circa 8
milioni di camion). Dopo il fallimento dei francesi nel 1904 entrarono gli
Stati Uniti. Un sistema di tre chiuse fanno salire le navi fino al canale; altre
tre le fanno ridiscendere al livello del mare.
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