Per sensibilizzare tutta la popolazione su questa enorme problematica, ed eliminare completamente il consumo di questi oggetti, dodici anni fa è stata istituita la prima giornata mondiale senza sacchetti di plastica.
La creazione di una giornata mondiale che si ripete ogni anno, ha lo scopo di invitare le persone a servirsi di borse riutilizzabili invece che di sacchetti usa e getta in plastica.
Gli oceani, che assorbono quasi un terzo dell’anidride carbonica che produciamo, sono sempre più in crisi. Vengono infatti inquinati ogni anno da oltre 13 milioni di tonnellate di plastica tra bottigliette, mascherine, guanti, flaconi di detersivi e borse monouso.
Sui fondali marini si annidano quasi due milioni di pezzi di microplastiche per metro quadrato. Queste particelle minuscole vengono ingerite da pesci e crostacei, finendo direttamente sulle nostre tavole.
Al loro posto è meglio utilizzare comode shopper realizzate con fibre tessili. Le borse in tessuto, inoltre, risultano molto resistenti rispetto alle borse di plastica, che rischiano di rompersi facilmente ed essere gettate senza neanche venire utilizzate.
Anche i sacchetti con cui si conservano i cibi (ad esempio quelli per i surgelati) possono essere sostituiti con barattoli in vetro, facilmente sterilizzabili dopo ogni uso.
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