sabato 11 febbraio 2023

Taxi volanti

Il 6 ottobre scorso, in Italia, è decollato per la prima volta un drone elettrico che può trasportare un pilota, un passeggero e una valigia. È stato un volo di prova, ma presto potrebbe diventare un servizio disponibile per la gente. Questi droni si chiamano eVTOL, che significa "decollo e atterraggio verticale elettrico".

In recenti anni, molte aziende hanno investito molto denaro per sviluppare questi droni perché sono sicuri, economici e sostenibili. Molti aeroporti italiani stanno già costruendo i luoghi da cui decolleranno, chiamati "vertiporti". L'obiettivo è di creare un modo più veloce di viaggiare tra alcune località molto frequentate, come ad esempio un aeroporto e una stazione ferroviaria.

Tuttavia, sarà un mezzo di trasporto costoso e utilizzato solo da alcune persone. Le aziende stanno lavorando per ottenere le certificazioni necessarie e l'ENAC, l'ente italiano che si occupa dell'aviazione, ha già incluso questo servizio nel suo piano di sviluppo. La prima tratta potrebbe essere aperta entro il 2024 per collegare l'aeroporto di Fiumicino a Roma Termini.

Negli ultimi due anni c’è stata una notevole accelerazione grazie allo sviluppo tecnologico delle batterie che ha ridotto in modo significativo i costi dei taxi volanti. L’obiettivo condiviso tra le tante aziende che hanno realizzato questi veicoli è di proporre un servizio simile a quello di un treno ad alta velocità, con velocità e costi simili, anche se su tratte più brevi e trafficate.

Dell’alternativa volante ai taxi si discute da un pezzo. Negli ultimi due anni, tuttavia, c’è stata una notevole accelerazione grazie allo sviluppo tecnologico delle batterie che ha ridotto in modo significativo i costi dei taxi volanti.

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